Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Com’E’ Andata A Finire?
Ho parlato e sparlato di ciò che è successo politicamente a Gambatesa in questi giorni, ma finora ho evitato di dire che fine avesse fatta la vecchia amministrazione o almeno chi l’ha “Capitanata”. Da buon Ulisse dunque e perché non si dica che sono di parte, eccomi oggi a dirti che fine ha fatto il vecchio Sindaco, già prima di chiudere con il paesello.
Martedì scorso, c’è stata la consegna delle chiavi del municipio alla nuova Prima Cittadina e la cerimonia è stata portata a termine dal segretario municipale, visto che Emilio Venditti, non più Sindaco, aveva preventivamente programmata la propria vita privata in maniera da sfruttarla per i suoi legittimi affari personali. La cosa potrebbe sembrare irriguardosa verso la nuova amministrazione, ma sarai d’accordo con me nel considerare che la libertà di ognuno termina dove inizia quella altrui e se fino a ieri si è detto di Emilio che è stato un despota, se finanche chi ti tedia lo ha attaccato come continuerà a fare con l’acquisita esclusiva anche con chi lo sostituirà d’ora innanzi, (ovviamente se sarà necessario), ora nessuno può dire niente in merito all’assoluta libertà d’azione lasciata a Carmelina Genovese e lista, (per altro, come sarebbe accaduto se avesse vinto Pasquale Abiuso, io so i fatti ma non li divulgo): Lui, non c’era proprio.
Ma prima, che aveva architettato per il suo futuro politico il nostro Emilio?
Da tempo ho scritto del suo legame con il movimento “Realtà Italia”, un insieme costituito da persone provenienti da altri partiti, che si proponeva e si propone di fare ciò che negli altri partiti in tanti si propongono di fare ma poi si guardano bene dall’agire in merito. Emilio, per questo motivo, unitamente a tanti, (di cui anche parecchi gambatesani o imparentati con gente nata nel borgo, chiaramente provenienti dalle sue fila), non volendo o non potendo più operare nel paesello, ha pensato bene di spostare il suo raggio d’azione su Campobasso, presentando una lista di candidati alle elezioni municipali del capoluogo regionale in appoggio alla lista di sinistra, (cosa che poi capirai quant’è importante), con il chiaro e legittimo intento di sopravvivere politicamente.
Di seguito, il risultato e qualche mia breve considerazione.
Realtà Italia 202 0.68%
1 BATTISTA Franco 52 25,49%
2 DI CILLO Stefano 29 14,22%
3 DI IELSI Francesco Giuseppe 4 1,96%
4 PIETRONIRO Albano 5 2,45%
5 SERGNESE Olindo 12 5,88%
6 LA GROTTA Federico 1 0,49%
7 CIRELLI Michele 4 1,96%
8 CIRUCCI Luciano 28 13,73%
9 BENVENUTO Giovanni 6 2,94%
10 BOCCAMAZZO Michele 0 0,00%
11 PALMA Gianluca 4 1,96%
12 VARRIANO Giuseppe 0 0,00%
13 DI CRISCIO Pasqualina 4 1,96%
14 TRIVISONNO Maria Teresa 14 6,86%
15 BENVENUTO Dalila 7 3,43%
16 PETRONE Maria del Carmen 1 0,49%
17 DI NONNO Sonia 4 1,96%
18 DORANI Simona 12 5,88%
19 PIETRONIRO Giuseppina 1 0,49%
20 TOMASONE Giovanni 6 2,94%
21 BATTISTA Daniela 10 4,90%
Fonte: informamolise.com.
Che bella figura!
Passando dunque a ciò che voglio dire in merito, mi preme innanzitutto considerare quanto detto da chi imputa questa performance al fatto che non era necessario trovare tanti voti per la coalizione, visto che tutto alla fine si riduce ai soliti giochi politici sotterranei, che dovrebbero portare vantaggi a chi si è candidato, ma prima di tutto a chi ha proposte le candidature sopra esposte. Atteso che io sia più che convinto che più di quei voti “realtà Italia” non poteva portare, (Si badi bene che il venticinque per cento dei suffragi sono stati presi da Franco Battista che non è l’ultimo arrivato in Campobasso e che gli altri venti, perfetti sconosciuti del gruppo hanno totalizzato complessivamente centocinquanta preferenze), ammesso per assurdo che sia valida la teoria del “gioco politico”, mi chiedo se questo sia il miglior modo di fare politica per l’appunto, atteso che la gente se ne sia rotti gli zebedèi, tant’è vero che proprio per questa repulsione popolare si è arrivati a quanto ad esempio accaduto a Gambatesa.
Un’altra cosa, più scherzosa ma seria nello stesso tempo, va vista controllando qualche nome di gambatesano proposto in quest’elenco. Uno a caso, Francesco Giuseppe Di Jelsi, fino a ieri dichiaratamente fascista, proponente il nome ed il volto del Duce in tutte le salse, lo vediamo in lizza con la parte alla quale da sempre ha giurata ostilità… Per questo ho detto che la posizione politica era importante:
Che schifo!
Potrei andare avanti e non lo faccio perché a tutto c’è un limite, anche alla decenza imposta dal non dare di stomaco; resta però il risultato che tutti possiamo leggere, un risultato inutile e compassionevole per chi lo ha ottenuto, risultato che mette ancora una volta in chiaro che l’accanimento terapeutico spesso è per il paziente più deleterio del sopraggiungere di sorella Morte.