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III TORNEO DI CALCETTO UN CALCIO ALL’INDIFFERENZA

Di Gino De Gregorio

III TORNEO DI CALCETTO “UN CALCIO ALL’INDIFFERENZA”, ORGANIZZATO DAL CENTRO DIURNO DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE

Venerdì 30 maggio si disputerà il III torneo di calcetto organizzato dal Centro Diurno di Termoli. Come consuetudine il torneo si svolgerà presso il campo di calcio a 5 del parco comunale di Termoli dalle 9,30 alle 13,00, al termine tutti i partecipanti si fermeranno per un pic-nic nel verde adiacente il campo.

Il torneo rappresenta il momento conclusivo del progetto “un Calcio All’Indifferenza” tra gli atleti del Centro Diurno “Chesensoha” e quelli dell’ITC G. Boccardi di Termoli, che settimanalmente si incontrano per gli allenamenti.

Il torneo avrà la forma del quadrangolare interregionale Molise-Abruzzo. Oltre alla squadra del Centro Diurno-CSM di Termoli, parteciperanno infatti i calciatori delle squadre di calcio a cinque del Liceo classico-scientifico F. D’Ovidio di Larino, dell’ITC G. Boccardi di Termoli e della Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto.

“Il torneo – dice Angelo Malinconico,direttore del CentroDi Salute Mentale di Termoli – rappresenta uno dei momenti più ricchi della nostra programmazione. Un momento di alta socializzazione, di scambio, di contatto con la natura e la sana competitività. Non a caso il calcio, infatti in nessun altro sport i nostri pazienti riescono a partecipare con la giusta dose di passione e impegno agonistico. Il progetto calcetto del Centro Diurno e CSM è ormai un processo che va avanti da oltre un decennio e vede impegnati pazienti, operatori, specialisti. Assistiamo al mobilizzarsi di energie al servizio della creatività, del confronto, della capacità di sperimentare la vitalità del corpo e sentire la forza sana dell’altro nell’agonismo”.

Gli operatori e i volontari che accompagnano gli atleti hanno compreso il forte valore comunicativo e terapeutico del gioco e la necessità di tenersi in bilico tra il lasciarsi andare, la professionalità e la consapevolezza di un limite interiore, che poi è quello che dà la misura della terapeuticità del gioco stesso.