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ELEZIONI MUNICIPALI DI GAMBATESA: Analisi Del Voto

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Sempre Secondo Il Mio Punto Di Vista!

Municipio, del 28 maggio 2011

In quest’ultimo mese, ho scritto molto a proposito delle elezioni municipali, tanto da sentirmi autorizzato anche a fare un’analisi di ciò che è cambiato presso il municipio, risultato di quest’ultima tornata elettorale, indice di democrazia, che che ne dicano le parti in causa. Non parlerò però di un paio di doppiogiochisti, infiltrati in entrambe le liste, perché questi, alla stessa stregua di vermi, hanno tentato di mangiare dove non dovevano, riuscendoci in un caso, solo per la complicità offerta da chi non ha creduto a ciò che gli veniva comunicato.

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Dunque: Se ti va, apri i due documenti che ti ho appena proposti in due finestre affiancate e ragioniamo insieme su ciò che entrambi abbiamo di fronte.

Innanzitutto, io rimarco la diminuzione dei votanti, cosa di per sé non proprio positiva, cosa che ancora una volta va addebitata ai risultati del modo utilizzato a tutti i livelli per governarci. E’ chiaro infatti che al di là dell’acquisizione di nuovi residenti, va visto come da anni la popolazione giovanile che poi passa fra i votanti, non solo non è aumentata, ma va via via diminuendo.

Altro dato che salta all’occhio, è che il consiglio municipale è stato sostituito quasi in toto. Eccetto i due capolista, già presenti nel 1995 fra quegli scranni con la compagine, poi all’opposizione di Emilio Venditti, (c’era pure allora!!!!!!!), e Salvatore Concettini, presente nella lista “La Rotta Giusta Per gambatesa” nel 2004, (Riccardo D’Antonio, pur presente nel medesimo gruppo non risultò fra gli eletti, quasi come oggi), il resto è tutto nuovo, che io sappia: ([download id=”577″ format=”2″]).
Ora passo a cercar di capire, (con la mia poca intelligenza), quali possono essere i motivi di un così repentino ma bel cambiamento, analizzando quali sono stati i motivi che lo hanno permesso.

Andando per ordine di numero di lista, credo che la vittoria di “Gambatesa Partecipa”, sia stata determinata dal fatto che negli ultimi dieci anni l’amministrazione sia rimasta sorda a tante richieste dei gambatesani, in tutti i tempi ed in tutti i modi. Voglio dire ad esempio che se è nata questa “Voce Fuori Dal Coro”, è principalmente per denunciare quanto è accaduto in paese e quanto si è fatto per riparare ai danni prodotti, al di là di pettegolezzi e forme di ostracismo delle quali evito di parlare, non tanto perché l’ho già fatto, quanto perché per la vita del paese, (e parlo della vita pubblica), è importante ciò che fa chi ci governa, non quanto cerca d’imporre qualcuno che da ciò deve trarne il proprio tornaconto a sfregio delle più elementari forme di democrazia. Arrivando quindi al dunque, va detto che “Gambatesa Partecipa” e chi è oggi Sindaco del paesello, vale a dire Carmelina Genovese, hanno avuta la capacità d’intercettare ogni discorso, positivo o negativo che sia, proveniente da ogni voce, compresa quella che qualcuno vorrebbe tacitare per sempre, traendone l’ovvio ed indiscutibile vantaggio, oggi sotto gli occhi di tutti.

Pasquale Abiuso invece, con la sua “Gambatesa Nel Cuore”, ha pagato lo scotto di derivare da ciò che fino ad oggi è stato sordo ad ogni richiesta, ed ha perso anche perché, onesto com’è, ha creduto e crede ancora nei vecchi modi di far politica, basati sui legami familiari che a dire di alcuni imporrebbero che gli elettori si dividano in pacchetti preconfezionati, a disposizione dell’una o dell’altra fazione.

Così, grazie a Dio non è più.
La gente, nel segreto dell’urna, ha imparato a fare ciò che vuole.
Sarà merito anche delle farneticazioni partite da questo fastidio?
Qualcuno avrà pensato: “Se ci riesce quello scemo, a suo rischio e pericolo, perché io, magari in segreto, non posso ottenere anche un risultato migliore?”

Non lo so e sinceramente poco m’interessa, atteso che io non debba evangelizzare nessuno, ne sia geloso di chi crede di avere l’esclusiva per far ciò, tanto da arrivare a predicare il bene per poi essere più cattivo e determinato di Satana a far del male; so però che se è vero che la vita va avanti, al di là del modo con il quale si vuol propugnare la propria convinzione, andrebbe intelligentemente considerata ogni modalità che il progresso ci propone, senza snobbare nulla e nessuno.

Un’altra cosa che va rimarcata bene della sconfitta sonante patita da “Gambatesa Nel Cuore”, a proposito dei pacchetti di voti, è la sfacciataggine con la quale si è composta una lista, figlia, in tutti i sensi, della “Rotta Giusta Per Gambatesa”. Si vede chiaramente e già l’ho rimarcato, che quasi tutti i candidati, sono figli o parenti stretti degli amministratori uscenti. Sarà anche vero che in paese siamo pochi e siamo solo quelli, ma perché presentare per nuova qualcosa di vecchio? Perché non arrivare a dire con chiarezza che quella lista doveva legittimamente essere la prosecuzione di quanto si è visto negli ultimi dieci anni?

Sarebbe stato un figurone da non sottovalutare!

Una cosa l’ha scritta Mons., vale a dire Luca d’Alessandro: “Chiunque andrà ad amministrare, avrà vita difficile”, (questo il suo dire in sintesi, che per esteso puoi rileggere qui), avendo piena ragione; va considerato però il fatto che ormai, giovani ed anziani di Gambatesa sono in grado di ricordare il passato e là dove non riescano, ci pensiamo noi ad aiutarli. Per questo, il prenderci in giro con stupidi programmi e false promesse, ormai non attecchisce più, eccetto sui pochi ottusi che sono pochi per l’appunto e poco contano.

Ho detto più volte dei programmi, scritti del tutto inutili e spesso fuori luogo, se non addirittura copiati dai precedenti di altre tornate. A me piace considerare ciò che ci siamo detti con Marco Abiuso sabato notte sulla villa, in una discussione estremamente civile che se è andata avanti fino ad oltre le due di notte, è stato perché a nessuno dei due veniva la voglia di chiudere il discorso, tanto era reale ciò che ci stavamo dicendo nel confrontare le nostre idee. Allo stesso modo, scevri da ogni condizionamento dovuto alla campagna elettorale, mi piace ricordare le capacità umane e culturali di Pasquale Abiuso, persona colta ed umile, persona matura che, dopo questo momento comprensibile, saprà continuare quanto fatto da anni per il bene dei gambatesani, spesso da solo come l’ultimo dei cani. Mi riferisco a quanto accaduto durante la preparazione dell’ultima “Festa dell’emigrante”, dove è stato lasciato solo come un cane per l’appunto, anche a portare i fusti di birra con la sua macchina, aiutato nel caricare da Totore e Marco Frosali che con me stavano passeggiando sulla nazionale, non impegnati in alcun modo con la Pro loco o altri comitati. Siccome anche questa è politica, purtroppo devo considerare che al di là dell’onestà e della laboriosità dell’aspirante Sindaco, ora capo dell’opposizione, a nessun componente di “Gambatesa Nel Cuore” è passato per la testa che i voti si conquistano con l’attenzione per il Prossimo, espressa magari anche nel modo proposto da anni da Pasquale ma non da questi altri, con la conseguenza che nessuno se li è filati al momento di tracciare la fatidica croce sulla scheda. In quella lista ho trovato un giovane che mi ha espressamente dichiarata la sua propensione ad emularmi nelle mie battaglie contro i mulini a vento: Io glie l’ho sconsigliato, lui ha insistito. Vedremo se è stato solo uno spot elettorale, per altro di scarsa presa; se così non sarà, fra cinque anni, o diventerà Sindaco, o se ne dovrà andare da Gambatesa, visto che difficilmente in questo paese si potrà trovare un rompi coglioni come chi ti tedia, depositario di tal marchio registrato.

A margine, riprendendo a farneticare sui risultati elettorali di questa tornata, va detta una parola anche sulle due sezioni presso le quali abbiamo espresso il nostro voto.
Già proposti qui a sangue caldo i numeri derivati dallo spoglio delle schede, avrai visto che nei risultati ufficiali le cifre sono leggermente cambiate. E’ stato infatti tolto un voto a testa alle due liste, cosa derivata da quanto accaduto nella sezione numero due. Questo ci fa concludere che in fatto di organizzazione e rapidità d’azione, la squadra che ha lavorato in questa sezione ha parecchio da imparare dai componenti il gruppo operante nella sezione numero uno.

Per concludere dunque, come più volte ho detto, ora inizia il difficile per Carmelina e compagni, così come inizia di nuovo il lavoro per chi, atteso che il nuovo consiglio si sia insediato, proverà a togliere ai di questo componenti la sedia, provando a farli sedere per terra in caso di mal governo.

BUON LAVORO E GUARDATEVI LE SPALLE!!!