Di Marco Frosali
La Zoccola Dura E La Rievocazione Di Monte Mario
Altro fine settimana con tempo gradevole e altro appuntamento assieme agli amici della ‘Zoccola Dura’ che ci ha visti protagonisti Domenica scorsa, all’organizzazione della 11a edizione della Rievocazione Storica del circuito di Monte Mario, un tracciato cittadino che partiva da Viale delle Milizie e, lungo la salita di Monte Mario e quella verso la Camilluccia, raggiungeva la via Cassia per ridiscendere verso il Piazzale di Ponte Milvio, al Viale Angelico e tornare al Viale delle Milizie.
Lungo 10.600 metri venne utilizzato nel 1925 per il “Reale Premio Città di Roma”, vinto dal grande Nuvolari con la sua Bianchi 350 “Freccia Celeste” alla media stratosferica (per l’epoca) di 80 km/h circa e mai più utilizzato per gare importanti, il circuito ha ripreso a vivere solo nel 2004 (fonte: motociclismo.it.
Quest’anno però, a causa della concomitanza delle elezioni europee, il tracciato è stato modificato e leggermente accorciato in modo tale da non passare davanti ai seggi elettorali.
La giornata per noi ‘Zoccole’ inizia da sabato…quando io, Sgam-One e Renzo (Boulevard) ci siamo recati nella reale residenza del Barone Alfa Rosso (Mario) nel quartiere che più gli si addice: il Portuense!
Giunti sotto la maestosa villa (macché…era un condominio!), troviamo il barone in tenuta da lavoro con tanto di furgone scassato!
Hai capito il Barone? Fa tanto lo spavaldo e alla fine c’ha pure i buffi!
E così carichiamo sul furgone tutto l’occorrente per la giornata di domenica, dandoci l’appuntamento per le 6.30 circa al piazzale attiguo a Castel Sant’Angelo per montare i gazebo e le transenne del percorso.
Io ho impostato la sveglia alle 6…ma quando apro gli occhi, mi accorgo che erano le 6.50!
Ma porc…!
Sta stronza non ha suonato!
Mi vesto rapidamente e subito vado a prendere Sara nel garage fiondandomi sul luogo dell’appuntamento, dove arrivo dopo nemmeno 20 minuti!
Per fortuna che i ‘lavoratori’, seppur numerosi, ancora sono a metà…così mi metto anche io a dare una mano!
Dopo un po’ arriva anche l’Avvochèto…con tanto di bermuda!
Veniva forse direttamente dal lavoro, visto che dietro al piazzale c’è il tribunale di Roma (Palazzaccio), suo habitat naturale?
O forse doveva andare al mare assieme alla famiglia, ma gli ha dato buca andando a divertirsi con le ‘Zoccole’? (in nostra compagnia, non fraintendiamo!)
Intanto fra molti che lavorano, ce ne sono parecchi che non fanno un c..zo: chi conversa…
…e chi si riposa!
Io intanto sono stato accoppiato al ‘nonno’ Jurassico (Mauro): il gran capo Sgam-One ci ha ordinato di appendere un paio di striscioni alla fine del viale!
In piazza ci siamo solo noi…una decina di ‘Zoccole’ che lavorano ‘Duro’!
Oltre alle nostre moto, ovviamente!
Nel frattempo arriva anche uno dei cronometristi che prenderà parte alla rievocazione…
…ma è parecchio in anticipo!
Finiti i preparativi, io Mauro e Sasy ci rechiamo nel vicino bar a fare colazione.
Ma più che mangiare i cornetti…ci siamo ‘mangiati’ con gli occhi le bariste!
Mauro non ha perso tempo, scattando una foto di nascosto col cellulare, al c..o della barista!
A’ zozzone!
Alla spicciolata, il piazzale inizia a riempirsi.
Arriva anche una volante della Polizia che chiede di parlare con Sgam-One: erano gli agenti che ci avrebbero scortati durante il giro di ricognizione e durante la successiva gara!
Nell’attesa che iniziasse la rievocazione mi siedo sulla moto di Starsky…
…la più vecchia e la più ammirata della giornata.
E qui provo a cimentarmi (col permesso di Starsky!) nella messa in moto, attirando subito la curiosità di parecchi presenti e subendo gli sfottò delle altre ‘Zoccole’!
“A’ Marcolì…sei troppo leggero: nun ja fai a abbassà a’ pedivella!”
“Tira l’arzavalvoleeee!”
“Trova il Punto Morto, premi il pedale e acceleraaaa!”
Come diavolo facevano 70 anni fa a mettere in moto le motociclette con tutte quelle levette non lo so…però un paio di sbuffate mi hanno fatto capire di esserci andato abbastanza vicino!
“Il problema non è la messa in moto è se ti si spegne nel traffico di Roma: pe’ falla ripartì so’ ca..i tua!” mi avverte Starsky!
Già è troppo che non l’ho ingolfata (il rischio massimo era questo!).
La piazza intanto è gremita di moto, motociclisti, visitatori e turisti!
Fra tanti magnifici esemplari, ce ne sono 2 molto particolari:
un signore (Carlo) conosciuto da parecchi membri del club, ma non dal sottoscritto, si presenta con una strana moto carenata, che ha un motore boxer (a cilindri contrapposti) simile a quello delle BMW, trasmissione a cardano (come le Guzzi e le BMW) e raffreddamento a liquido!
Ci spiega che era una moto in dotazione alla polizia inglese negli anni ’50 e ’60…anche se dal colore (grigio cenere) non sembra!
Inoltre, c’è un anziano pilota (sicuramente ha più di 70 anni) a bordo di un esemplare di Moto Guzzi Condor da competizione:
per metterlo in moto bisognava farlo partire a ‘strappo’ (con la spinta) e aveva un rombo e una accelerazione impressionante!
Alcune persone presenti che conoscono il tizio, hanno affermato che in pista hanno cronometrato una velocità di circa 230 Km/h!
“See, vabbè…io col V11 Le Mans arrivo massimo a 210!” sentenzia Alfredo!
Ma per essere una moto sportiva di circa 70 anni fa, aveva una accelerazione degna delle migliori moto sportive moderne!
Il tizio si mette a dare spettacolo facendo piccole ‘tirate’ sui circa 100 metri di rettilineo che portano al piazzale, ma poi ha la pessima idea di mettersi a ‘sgasare’ a pochi metri dal gazebo dove Sgam-One era intento ad iscrivere i partecipanti alla successiva gara, suscitando la sua ira:
“Ahò…e diteje de spostarsi che ce sta a soffocà!”
La piazza è stracolma e continuano ad arrivare altre moto!
Così Sgam-One ordina a Renzo di coordinare il parcheggio degli ultimi arrivati per evitare che parcheggiassero troppo a ridosso della linea di partenza ostacolando il lavoro dei cronometristi: siccome lui controllava il piazzale, il controllo del viale è stato affidato a me e Mauro che iniziavamo ad indicare i posti liberi e far stringere chi avesse parcheggiato troppo ‘largo’, in modo da creare nuovi spazi in cui parcheggiare, proprio come dei parcheggiatori…ABUSIVI!
“E mo’ chi j’e lo dice a quelli de spostasse? Qui se tutto va bene, ce rimediamo un paio de calci ‘n culo!” borbotta Mauro!
Intanto, un rombo assordante provoca l’ammutolire di gran parte dei presenti:
era arrivato un gruppetto di 4 Harleysti che con aria minacciosa, cercano un parcheggio quasi impossibile per le loro moto!
Ma io e Mauro riusciamo a far uscire fuori dei posti facendo spostare alcune moto, evitando il peggio!
Ma…manca qualcosa!
Dov’è la moto Presidenziale?
Era sola soletta, parcheggiata dietro al furgone del ‘Barone’!
Intanto le iscrizioni sono terminate: per un vizio di forma legato all’assicurazione (la mia è scaduta 2 giorni fa: l’ho rinnovata, ma ancora non ho il tagliando con gli estremi della polizza), io e Sara non possiamo prendere parte alla gara…poco male: ci godiamo lo spettacolo!
E così, la Zoccola Dura si divide i compiti:
Ube, Starsky, Palindromo, Sasy, Vincenzo e Alfredo vengono collocati lungo il percorso, chi con la mansione di ‘timbratore’ (timbravano il numero di ogni partecipante per verificare che fosse passato in quel punto del tragitto), chi con quella di ‘segnalatore (per segnalare il percorso!)…
…mentre il resto rimane a coordinare le attività nel piazzale.
Io e Sara prendiamo parte al giro di ricognizione assieme a tutti i motociclisti presenti, girando per le vie di Roma che iniziano ad essere trafficate, nonostante fosse Domenica.
Una volta rientrati tutti, parte la gara vera e propria:
essendo una gara di regolarità, il regolamento prevede che il percorso venga effettuato in un certo tempo.
Chi si avvicina di più al tempo stabilito, vince.
E così Sgam-One detta le regole ai 22 partecipanti:
30 minuti per le moto, 33 (mi sembra) per gli scooter e 36 per i sidecar e i ciclomotori.
I partecipanti partono uno alla volta in ordine numerico, ad intervalli di 30 secondi l’uno dall’altro…
…in modo tale da agevolare il compito dei cronometristi.
Qui la strana coppia di giornata si separa: Mauro viene posto alla fine del rettilineo con una bandierina per verificare eventuali irregolarità…ma la lunga attesa alla partenza lo rende un po’ nervoso!
E finalmente, si parte…
…sotto lo sguardo interessato di alcuni turisti sul terrazzo di Castel Sant’Angelo!
Nell’attesa che rientrassero i partecipanti, il gruppetto degli Harleysti inizia ad osservare tutte le varie moto rimaste nel piazzale…fin quando non si fermano davanti ad una moto all’apparenza molto malandata!
Grazie..era una Harley!
Ma non una qualsiasi….una molto particolare!
Sembrava una moto degli anni ’30, col manubrio rovesciato come nelle moto da corsa e sembrava tutta arrugginita.
E qui iniziano ad osservarla minuziosamente e a fare discorsi che solo persone veramente appassionate e competenti possono fare:
“Guarda il telaio…non è suo! Manco er motore…sto pezzo qua ‘a saldato…la batteria guarda dove l’ha messa! Il serbatoio…i tappi…a’ sella…er parafango de dietro! Ma de chi è sta moto? ”
Tutto chiarito quando si presenta il proprietario che spiega tutto il lavoro che ha fatto:
il telaio era americano e all’inizio era tutto arrugginito, lui ha rimesso il motore e fatto alcune modifiche a suo piacimento, facendo una verniciatura particolare che da l’effetto che la moto sia effettivamente arrugginita, ma senza ricromare il tutto come è tipico delle Harley!
Nel frattempo, ricevo da Sgam-One un altro compito:
“A’ Marcolì…va a mette su tutte e’ moto sti volantini”
Io eseguo subito il compito.
Lo eseguo talmente alla lettera che lo metto anche sulle nostre!
E anche sulle Harley…scontrandomi verbalmente e fisicamente col capo clan (credo) degli Harleysti!
“Che è sto foglietto? Nun m’o mette sulla moto che m’aa devono riprende…dallo a me! Che sei da ‘a concorenza?”
Anche loro stavano distribuendo alcuni volantini relativi al loro club di appartenenza, il Freedom Italian Tribe!
Io glielo porgo: “Ecco! Però sulle altre l’ho già messo!” rispondo…temendo il peggio!
“Sto a’ scherzà…che robba è, fa vedè…ah, er Millennium!” (la mostra scambio di auto e moto d’epoca a cui spesso prendo parte come visitatore all’ippodromo di Capannelle).
E così, dopo una breve chiacchierata, il capo clan accetta di farsi fare una foto con me…
…chiedendomi poi dove venisse pubblicata la foto e liquidandomi successivamente con poche ma chiare parole!
“Mo levate che m’aa devono fotografà…me rovini l’inquadratura!”
Via…più veloce della luce!
Intanto i partecipanti alla gara iniziano a rientrare alla spicciolata affrontando l’ultima prova: uno slalom fra alcuni birilli posti a circa 5 metri di distanza gli uni dagli altri.
Tutti hanno eseguito alla perfezione la prova, tranne un anziano pilota alla guida del suo vecchio Falcone…che invece di fare lo slalom è andato dritto, evitandoli tutti.
Sgam-One lo riprende: “I BIRILLIIII….! E che ca..o! Mo te squalificano!”
E lui, candidamente e ingenuamente ammette: “Non li ho visti!”
Solo che confessa questa sua ‘distrazione’ proprio davanti ai 2 poliziotti che presiedevano alla competizione, facendoli voltare dall’altra parte per non ridergli in faccia!
La giornata volge al termine e, nell’attesa che i cronometristi e il giudice di gara stilassero la classifica finale, visto il gran caldo, il club offre da bere a tutti…
…alla fontanella accanto al gazebo!
Ma tutta questa generosità provoca l’allontanamento volontario degli Harleysti: la prossima volta Birra…o niente!
E giunge così l’atto finale della giornata: la premiazione!
L’Avvochèto legge le classifiche e Sgam-One consegna medagliette e coppe ai vincitori.
Terminato il tutto e ringraziato sia quanti abbiano preso parte alla manifestazione, sia quanti l’abbiano resa possibile (soprattutto le autorità competenti che ci hanno dato le autorizzazioni necessarie), Sgam-One da il rompete le righe e da inizio all’operazione ‘spicciamento’…
…consistente nello sgombero del piazzale dalle varie transenne, striscioni, tavolini e gazebo!
In meno di 20 minuti, tutti i membri della Zoccola Dura sgomberano tutto lo sgomberabile.
Un’altra giornata trionfale per noi ‘Zoccole’!
Siamo riusciti ad organizzare e portare a termine una manifestazione alla quale hanno partecipato, oltre ai 22 in gara, almeno altri 50 – 60 motociclisti (oltre ai vari turisti incuriositi della nostra presenza).
Con impegno e determinazione abbiamo accontentato tutti: Vespisti, Bmwisti, Guzzisti, Cronometristi, Turisti…e pure gli Harleysti!
Ma resta ancora da accontentare un’ultima cosa: le nostre panze!
E così, lasciate le moto posteggiate nel piazzale, ci rechiamo nel vicino baretto dove in mattinata abbiamo fatto colazione (e dove all’interno c’è anche un piccolo ristorante) e diamo sfoggio di tutta la nostra ‘eleganza’ a tavola rovinando la digestione ai pochi e sfortunati turisti presenti, che hanno rischiato diverse volte di soffocare col cibo, spaventati dagli schiamazzi di Sgam-One!
Come antipasto, ci vengono servite le classiche bruschette al pomodoro…
…che ovviamente sono durate ben poco!
Successivamente abbiamo preso il primo: chi si è buttato sulla carbonara…
…chi sull’amatriciana!
Seguito poi dal secondo: arrosto di maiale, patate al forno, fagiolini e carote lesse, o cotoletta e cicoria ripassata…
…e dal caffè!
Dopo aver accontentato anche i loro stomaci, le Zoccole lasciano il povero Sgam-One solo alla cassa a pagare il conto!
“Ammazza quanto siete stronzi! A’te magnato, a’te bevuto…cor c..zo che m’aspettate!”
E così, per concludere un’altra giornata trionfale la Zoccola Dura si dissolve tra le vie di Roma in sella ai suoi destrieri e, come in altre circostanze, sparisce senza lasciare traccia.
Anche in questo caso, vittoria su tutti i fronti!