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Il Canto Del Cigno: SI REPLICA!!!

Di Vittorio Venditti

Stavolta Hanno Fregato Anche Il Cigno!

Ricorderai che esattamente quindici giorni fa, con la mia proverbiale impertinenza, presi in giro l’amministrazione uscente per aver “legiferato” fino all’ultimo respiro, con questa farneticazione, nella quale denunciavo lo stato di disarmo dell’amministrazione stessa, cosa poi ripresa dal comizio propostoci da Carmelina Genovese domenica scorsa,qui rendicontato a modo mio ed in maniera sintetica, tanto che ho tralasciata qualcosa della quale comunque sparlerò in seguito, visto che le cose che rasentano il comico, come tali vanno trattate.

“E beh? Che hai da dire ora?”, Direbbe il benpensante di turno?

O bestia, ho da dire due cose. Innanzitutto che per annullare la [download id=”563″ format=”2″] Si è riunito il consiglio quasi al gran completo, come se davvero si dovesse lavorare per Gambatesa tutta. In questo modo, con la presenza anche di qualche irriducibile assenteista, (esempio Salvatore Conte e Giovanni Tronca), si è arrivati ad annullare il documento precedentemente proposto presentando la [download id=”564″ format=”2″], naturale viatico alla successiva [download id=”565″ format=”2″] che ripete in tutto o quasi quanto scritto nella delibera numero tre, tranne, (e qui sta la notizia, seconda cosa non di poco conto), l’esito della votazione. Se infatti il ventinove aprile l’opposizione, (notoriamente a favore del deliberato della maggioranza), ha avuto almeno il buon gusto di astenersi, la stessa, ha gettata la maschera e nelle delibere 4 e cinque ha votato direttamente con la maggioranza per l’appunto, avvalorando di più e meglio la tesi che vado propugnando da tempo, vale a dire che le stupidaggini sulle quali i gambatesani si accapigliano durante le campagne elettorali, alla fine della fiera restano tali vedendo tutti, nessuno escluso, in un fraterno, consolatorio ed interessato abbraccio, (dimentichi di quanto detto e di quanto provocato per il male della cittadinanza che magari annovera nel suo insieme gente che per colpa delle elezioni non rivolge più la parola al proprio compaesano), quell’abbraccio utile a pochi e deleterio per la maggioranza di chi vive in questo borgo.

Insomma: Chi è il Mostro? Chi va cacciato da tutto e da tutti come la peggior peste?

Detto più volte della legittimità del pensiero di ogni essere umano, mi preme continuare a rimarcare la totale illegittimità di quelle forme di ipocrisia che vengono fatte passare per “Credo”, forme da rifuggire in ogni modo per poter vivere secondo le forze che ciascuno può mettere in campo per difendere ciò che ha e o che sa fare, per il bene proprio innanzitutto e poi per la convivenza con il vicino, controllando che la cosa sia reciproca e difendendosi in tutti i modi, compresi quelli non leciti, (come fa chi dice di vivere per l’altrui bene), nell’eventualità vi siano prevaricazioni nei propri confronti, fregandosene altamente del politicamente corretto, non sempre necessario alla vita di ciascuno di noi, ma utile esclusivamente a coloro che vivono di questo.
Con ciò voglio dire che alla luce dei fatti, sono ben felice di aver raggiunto l’obiettivo principale per il quale è nato quest’inutile sito, vale a dire quello di costringere i felloni di Gambatesa, (altrimenti noti come “personalità in vista”, a gettare quella lurida maschera di falsi e velenosi ipocriti, maschera non utilizzabile a carnevale perché le figure concorrenti non sono così vergognosamente lerce, ma hanno in sé una ragion d’essere sicuramente più dignitosa.

Tornando a bomba, per la cronaca, in questi giorni è stata pubblicata anche la [download id=”566″ format=”2″], necessaria a stabilizzare per il prossimo triennio qualcosa che andrebbe estirpata da Gambatesa per favorire il lavoro dei gambatesani, (come si dice in vario modo nei programmi elettorali), cosa che quindi, allo stato dei fatti già risulta non attuabile o continua ad essere attuata esclusivamente per pochi, quei pochi che con una manovra gattopardesca, degna del miglior Giuseppe Tomasi di Lampedusa, stanno cercando di tenere le posizioni, presentando candidati della stessa famiglia, cosa legittima ma da dichiarare pubblicamente, atteso che il gambatesano medio ed in particolare chi ti tedia, sia e faccia il fesso finché la cosa gli fa comodo e non per volontà altrui, quell’altrui che equivale a chi, come detto sopra, ora getta la lurida maschera o, in altri casi, non ha nemmeno il buon gusto ed il coraggio di farlo.