Di Mario Ricca
Il Copione E’ Sempre Il Solito!
È delle ultime ore, la notizia della quarantesima vittima italiana nei territori di guerra.
Il clichè è sempre il solito:
I politici che dopo il cordoglio verso la famiglia del Caduto di turno ribadiscono “l’impegno italiano nelle missioni all’estero”;
Il teatrino dei fanatico-pacifisti, che senza proporre idee volte alle concrete soluzioni dei problemi, si appella a principi e slogan naftalinati, conditi con quanto solo costoro sono capaci di produrre in quantità industriale:
Le Banalità!
Naturalmente, quanto detto sulla classe politica, rientra perfettamente in un protocollo retorico ma necessario che da utilitarista convinto, accetto nella piena consapevolezza del fatto che tutto ciò fa parte delle regole di un “gioco”, sul quale però, mi vengono in mente delle considerazioni in virtù del mio cinismo che non mi consente di vedere le cose con la lente offuscata dalla naturale ma momentanea emotività.
Con tutto il rispetto per i caduti e le loro famiglie, i soldati, scelgono di partecipare a missioni di guerra, percependo una retribuzione giustamente adeguata, soprattutto per i rischi che i Nostri affrontano consapevolmente.
In teoria, le missioni sono a difesa di Libertà e Pace, paroloni con i quali i “teatranti” di cui sopra, spesso si sciacquano la bocca cercando di lavare i cervelli, così, come da quando l’uomo ha percepito cosa poteva e può trarre da quell'”investimento” denominato Guerra.
Ma Quale Pace! Quale Libertà!
Realisticamente, lo scopo di tutto questo, è la sola difesa di interessi economici, cosa che io trovo del tutto legittima da sostenitore convinto di una politica finalizzata al profitto a differenza di chi utopisticamente, vorrebbe una politica assistenziale fondata sull'”approfitto”.
Il nostro paese, avendo una minima forza contrattuale, non puo esimersi dal partecipare alla guerra, dal momento che coloro che dettano le regole del gioco, sono quegli Stessi, venuti in soccorso a coloro che io ritengo essere i colpevoli dell’esistenza dei suddetti “teatranti”, quando l’Italia doveva essere “liberata dal Male”!
Dal momento che quelli che contano non fanno giustamente niente per niente, essendo l’amicizia avere e dare, è giusto che chi ha dato, si senta in diritto adesso di “chiedere”, facendolo con quella “Forza Contrattuale” che permette loro di dettare unilaterali ed insindacabili Condizioni.
A proposito di Libertà e Pace:
Quando sarà a noi permesso di redimerci da questa moderna forma di schiavitù?