Di Vittorio Venditti
Andiamo In “Campagna”!
Oggi dovrei parlare dell’evento del periodo, la canonizzazione di due persone che per noi comuni mortali sono già santi da un pezzo, ma un po’ perché ne parlano tutti, (per altro, in maniera anche troppo conforme ai canoni dettati da chi ritiene di avere l’esclusiva su questi due pilastri della storia moderna), un po’ perché se ti va, puoi rivedere qui l’esperienza che ho avuta la fortuna di vivere con uno di loro, (quando era in vita l’altro, io non ero ancora nato), ritornando nel particolare del paesello, preferisco iniziare ad addentrarmi in quella cosa che ci romperà gli zebedèi fino al prossimo venticinque maggio ed anche oltre, atteso che probabilmente, anzi, quasi sicuramente dovremmo registrare i colpi di coda di chi ha vinto contro chi non ce l’avrà fatta, stupide meschinità che verranno trattate a dovere da me che, come detto, ho intenzione di divertirmi contro tutto e tutti. Sto parlando della campagna elettorale, utile a chi la pratica, del tutto superflua, anzi, una vera rottura di scatole per chi, la campagna, la conosce come luogo di lavoro.
Prima di esaminare le nuove liste però, sarà il caso di dare un colpo mortale a coloro che hanno la memoria corta, sia per reale bassa capacità di ricordare, sia per meschina ma legittima convenienza. Per questo, avendole recuperate in qualche modo, ti ripropongo in download le [download id=”541″ format=”2″], e le [download id=”542″ format=”2″], non avendo potuto recuperare gli elenchi dei candidati che ci ammorbarono nel millenovecentonovantanove, da cui uscì, come accaduto nelle liste successive per un’altra persona, un impiegato municipale che, probabilmente solo per questa ragione, non abbiamo ritrovato nella lista numero due del duemilaquattro. Per correttezza d’informazione, ti dico che a proposito dei candidati vincenti della lista della quale fu responsabile l’allora Sindaco eletto, vale a dire Antonio Di Renzo, (Gigino), colui che nel duemilaquattro si sfilò in quanto già assunto al municipio, è Salvatore Amorosa, (il socio). Meno fortuna invece ha avuta Lucia Cirelli, costretta a ricandidarsi anche nel duemilanove ed oggi collega dell’Amorosa, come si può evincere dalla [download id=”543″ format=”2″]/2011 che rimetto all’esame della tua intelligenza, come pure dalle schermaglie alle quali abbiamo assistito nel tempo, a proposito dell’assunzione della Cirelli, cosa della quale ho più volte farneticato anch’io.
Insomma: Tolti i precedenti e considerato solo quanto accaduto in questo millennio in fatto di assunzioni al municipio, considerate le due fazioni storiche che si contrappongono nel borgo, potremmo tranquillamente dire che siamo uno a uno, se non si considerano altri due assunti, Giuseppe Candeloro, (Bembè) e Carlo Concettini, (u Furnar), assunti ma fino ad oggi non ancora in lizza.
Come mi è già capitato di dire più di una volta, non invidiando questa gente visto che un lavoro ce l’ho ed è anche meglio retribuito di quello che avrei potuto ottenere in Gambatesa e che sia io che i miei fratelli, (per non parlare dei miei genitori), alla faccia di chi diceva il contrario, siamo stati capaci di acquisire le nostre fonti di sostentamento senza abbassarci a chiedere l’elemosina del voto, magari a gente che conta meno di noi, potrei star zitto e fregarmene altamente della sorte delle liste in competizione. Se farnetico in merito è per due ragioni: Innanzitutto per far dispetto a chi, credendo di avere l’esclusiva per chiacchierare, pensa di fermarmi ma il progetto non può che restare solo nella sua insignificante mente, poi, perché siccome sono costretto a pagare le tasse per campare anche questa gente e quella che legittimamente sta cercando di guadagnare qualcosa da questa ulteriore rottura di zebedèi, ritengo a mia volta in maniera chiara e legittima, di avere il diritto di prendere in giro chi, nonostante tutto, ancora non arriva a capire che il lavoro e più in generale la propria vita, sono qualcosa che contraddistinguono la persona e che ne creano la reputazione, ma soprattutto la libertà d’azione. In altre parole, si vive lostesso o forse anche meglio senza scendere a compromessi con chi, una volta sceso ad aiutare chi chiede aiuto, poi, altrettanto legittimamente presenta il conto, non sempre alla portata delle tasche del questuante propostosi in lizza.
Non parlerò di altri che per questo passato periodo ci hanno “Messa la faccia”, a meno di non ritrovarli nelle nuove liste, visto che sinceramente darei importanza ai morti, gente che mentre governava o era all’opposizione, mi è scivolata come fosse olio. A breve però esaminerò questi nuovi candidati che, visto il numero degli abitanti di Gambatesa, non potranno essere effettivamente tutti Candidi, ma sicuramente, (e parlo di coloro che si ripropongono), avranno più di qualche macchia da nascondere con ogni tipo di riporto.