Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Altro Bel Risultato, Ma Solo Sotto Elezioni
Oggi, genetliaco del grande Guglielmo Marconi, oltreché compleanno ed onomastico del nostro Marco Frosali, (altre feste non ne vedo), tralasciando ogni festeggiamento provo a tornare sul tema “villa comunale”, per vedere negli anni com’è stata tenuta, dall’amministrazione uscente, ma soprattutto da chi è stato addetto a tenerla pulita e per questo pagato anche con i miei soldi.
Partendo da queste immagini quasi poetiche,
e passando per queste altre, non certo edificanti dal punto di vista decorativo.
Arrivo a quanto esposto in questa farneticazione, che ci mostra come la villa medesima viene superficialmente trattata da chi, (si mormora, per carità!), pare vada per l’appunto dicendo che se la sua lista vince e se lui diventa consigliere municipale, come primo atto amministrativo provvederà a far sì che vengano licenziati gli spazzini, vale a dire i miei amici Salvatore Di Maria, (Cancell), e Donato Codianni, (Sdanghin): Sarà perché quando costui ci lavorava insieme, questi non gli hanno permesso a sufficienza di chiacchierare con chi gli veniva a tiro durante l’orario di lavoro?
Per carità, i Nostri se ne fregano di quanto possa dire Carlo Concettini, (u furnar), (ben conosciuto a Gambatesa per l’unica qualità che lo contraddistingue: il saper chiacchierare e saper farlo a lungo), così come si guardano bene dal rispettare le parole di chi ha prolungato loro un lavoro, (dato a costoro dall’amministrazione “Di Renzo” prima del duemilaquattro), dimenticando però che questo vada premiato con un regolare, sia pur basso stipendio. A me interessa molto di più quanto sanno esprimere, in termini di serietà e capacità lavorativa i figli dell’aspirante consigliere municipale sotto tiro oggi, (si dice: Per carità!), Nicola e Manuel, per i quali, se fossero in lista, voterei ad occhi chiusi; m’interessa però riportare a galla qualcosa che il Nostro pensava avessi cancellato, (qui se vuoi rileggere), farneticazione che se è vero che tratta dei parchi giochi, vede il Nostro in un’azione non azione che lo squalifica e che ne permette di conoscere le qualità lavorative e d’impegno, qualora ce ne fosse ancora bisogno.
Eco com’è “bella” la villa in questi giorni. Io ho atteso di proposito che passasse marzo, volendo avere una foto che non ti facesse dare di stomaco, soprattutto se fai parte di coloro che ricordano i fasti di una villa che si poteva ammirare negli anni settanta del secolo scorso a Gambatesa, frutto del lavoro di amministrazioni che per davvero tenevano al decoro del nostro paesello, almeno nelle parti più in vista, solita ipocrisia nazionalpopolare, ma sicuramente meglio, se la paragoniamo ai risultati dati da gente che si vuol mettere in mostra e ci “mette la faccia”, ma evita di metterci quell’energia lavorativa per cui viene anche pagata.