Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
La Vergogna E’ Aperta Per Ferie
Mentre ci apprestiamo ad onorare in ogni modo la moda, facendoci turlupinare da vari esercizi commerciali che ci propongono sempre le stesse soluzioni a temi che generalmente ci toccano solo il portafogli con la scusa di ottemperare ad ordini di—vini, ligi alla tradizione, anche oggi ti proponiamo di raschiare il barile della vergogna.
Ultimo ma non ultimo, ecco il tema dell’ingiustizia nella giustizia:
William Pezzullo e Lucia Annibali: vittime di uno stesso reato, ma per il Quirinale conta il genere.
Commento di Mario:
“Le sessantoldracchie sponsorizzano evidentemente meglio…
Il Quirinale ha una responsabile dei problemi per la coesione sociale!”.
Commento mio:
Passerà anche questa moda.
Va detto però che se si vuol ottenere visibilità e fama, bisogna avere un ottimo addetto stampa: Vedi la carriera di Maria Grazia Cucinotta. Se William avesse avuto uno sponsor degno di tal nome, probabilmente ora sarebbe in parlamento.
Non diamo sempre la colpa a chi magari non ne ha.
Salendo di vergogna in vergogna, diamo l’odierna medaglia di cartone a ciò che genera spesso proprio la vergogna per l’appunto.
Siamo in Italia, terra che dovrebbe essere culturalmente avanzata ma che disprezza fino a questo punto la sorgente della cultura: La Scuola. Così, partendo dalla notizia seguente,
1°: Concorsi a scuola e all’università, aboliti per farsa.
Commento mio:
“Ma questo governo ci vuole arrivare o no a Pasqua?
Perché questa gente vuole farsi immolare come agnelli?
Non lo sanno che l’Italia è una repubblica sfondata sulla raccomandazione, il lecchinaggio, i sotterfugi ed ogni più bieca forma di furbizia, virtù protette da chi poi si fa passare per santo e si dice anche titolare del paradiso, come marchio registrato?
FORZA STEFANIA!!!!!!!”.
Si arriva all’ovvio risultato:
2°: Con parole mie: la RAI elimina la cultura dal palinsesto radiofonico.
Commento mio:
“Egregio Professor Broccoli, cari amici tutti,
io sono fra coloro che vi ha ascoltati dal lontano 1999, che avrebbe voluto continuare ad ascoltarvi e che non può più farlo, grazie all’“intelligenza” di chi, dopo aver distrutta Radio due, sta iniziando a farlo anche con Radio uno; saranno queste le “riforme”?
Io faccio parte di quelli che parteggiavano per le trasmissioni storiche, per cui, dal ventiquattro ottobre del duemilasette, sono stato in grado di conservare in digitale duecentottanta puntate, alle quali ho aggiunte le ultime cinque della serie.
Io sono però anche quello che fa sue le parole che Seneca scrisse a Lucilio: “l’atleta che dopo ogni caduta si è rialzato più baldanzoso”, intendendo con ciò, la sicura rinascita di qualcosa di simile a “Con Parole Mie”, atteso che quel coso che vi ha vietato di continuare a portare avanti un lavoro così ben fatto, prima o poi verrà defenestrato, speriamo da gente più Capace culturalmente.
Se volete, potete girare questa mia, (con tutta la firma), al reo di tanto scempio, visto che eventuali querele da parte del coso in questione non fanno paura a me, contento di aver pagato il canone ed aver ricevuto in cambio un Servizio come il vostro, agli antipodi del servizio prestato dal coso finora innominato.
Sicuramente vi risentirò, sicuramente continuerò ad ascoltare il Professore là dove ancora gli verrà permesso di esprimersi.
Per ora un caro saluto, in attesa di rivedere la vostra Squadra più baldanzosa che mai.”.
Tu avresti scritto di meglio: Accontentati!
Il gradino più basso del podio ci porta a cambiar tema… E neanche tanto!
Quando si dice, Il Trionfo della burocrazia:
1°: Un certificato antipedofilia per lavorare con i bambini.
Commento di Mario:
“Ma i certificati penali li devono produrre pure i venditori del “Bimby”, l’elettrodomestico preferito dai pedofili?”.
Commento mio:
“Se hanno la stessa equipollenza del certificato antimafia… Sì”.
Mi chiedo però, se dovesse poi accadere qualcosa a scuola, chi verrebbe condannato, il reo o l’ente che lo ha assunto, come nel caso che segue?
2°: Venafro. Con documenti falsi incassano titoli rubati, Poste condannate.
Commento di Mario:
“Strano che Poste Italiane va verso la privatizzazione, (purtroppo solo parziale), e diventa toccabile…”.
Commento mio:
“Stanno cambiando i tempi o è solo un fuoco di paglia?”.
Artigliano la medaglia d’argento di questa classifica prefestiva questa serie di zozzoni:
Adescavano bimbi su WhatsApp e Skype. Sventata rete di 24 pedofili.
Commento di Mario:
“”In quattro mesi la ragazzina, indotta a inviare video e immagini che la riprendevano in atteggiamenti erotici, aveva avuto oltre duemila contatti con la rete di pedofili, aveva scambiato 2.197 sms e contatti Skype, 133 telefonate e ricevuto sei ricariche telefoniche”.
La ragazzina ritengo visti i numeri che sia figlia di genitori particolarmente impegnati…”.
Commento mio:
Speriamo sia solo quello proposto da Mario il motivo; diversamente la situazione sarebbe da vergogna sotterranea, visto che non ci vuole molto a pensare ad una complicità da sfruttamento, magari messa in atto proprio dai genitori.
E comunque: Se si hanno tanti “impegni”, perché si mette al mondo chi poi non si può seguire?
PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!
Il tema “bambini”, prende anche la medaglia d’oro ed il titolo di Re della vergogna di oggi con quest’ex aequo:
1°: Genitori mostri: mettono al mondo un figlio per poterlo violentare.
Commento di Marco:
“Solo 5 e 8 anni? Credevo che queste sentenze schifose le facessero solo in Italia…eppure è accaduto in Germania!
Pena di morte diretta!”.
Commento mio:
“Si sta risvegliando il vero spirito tedesco!”.
2°: “Casa degli orrori” nello Utah, madre uccide sette neonati.
Commento di Mario:
“Chissà come mai tre figli se li è tenuti…”.
Commento mio:
“Mi lascia perplesso il fatto che il marito non ne sapesse niente: O è un idiota, o è un complice”.
Che dire: Buona Pasqua?
Alla prossima.