Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
Ecco Il Motto Che Contraddistingue L’Italica Giustizia
Oggi è domenica, una domenica considerata un po’ particolare per il calendario di Santa romana chiesa, visto che ci presenta il trionfo di Gesù Cristo in Gerusalemme, prima della “Caduta” nelle mani di una giustizia del tempo che, come ogni giustizia umana, non fu tale.
Io, tornando ai nostri giorni, preferisco parlare della giustizia italica e riprenderne una sfaccettatura che la pone in stato di vergogna senza che nessuno la diffami.
Leggendo quest’articolo, oltre alla naturale rabbia dovuta a fatti personali che mi fanno disprezzare quel carrozzone di nullafacenti strapagati, mi viene spontaneo un commento ulteriore.
Prima però, devo presentare quanto proferito dalla nostra “Mina Vagante” in merito.
Commento di Mario:
“Allora chi come me ritiene di non camparci altri ventiquattro anni può delinquere senza pensieri…”.
Mi sembra eloquente.
Tornando a me ed a ciò che penso di quanto accaduto. Ci hanno voluto pensare, oppure non sono stati capaci di agire per tempo? Non dovendo chiedere l’affido ai servizi sociali con la paura della revoca, posso tranquillamente dire che a mio avviso bisogna propendere per la seconda delle ipotesi testé presentate, vista la reputazione della magistratura italica, tante volte chiamata in causa da quest’inutile sito.
Chissà chi è più delinquente, fra questa già da me denominata risma di nullafacenti altamente stipendiati e con i denti fuori dalla bocca per difendere i loro emolumenti e quell’anziano che probabilmente ha dimenticato il proprio passato non proprio pulito. L’unico errore per quest’ultimo, è stato quello di chiedere la grazia ad uno Stato che con altri non è stato, (anche se ora si affanna a dimostrare il contrario), ma con questo ladro di polli è più che presente.