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ASREM: Il Gran Finale

Di Vittorio Venditti

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Lo avevo promesso ed eccomi qua a raccontare come si è conclusa, almeno per ora, quanto da me definita la Via Crucis presso l’A. S. L. o come dice chi sa parlar bene: l’ASREM, a proposito dei fatti raccontati nei giorni scorsi.

Ieri mattina dunque, presa un’altra giornata di ferie, unitamente al mio fotografo di fiducia Salvatore Di Maria, (Totore), mi sono recato all’appuntamento preso in modalità Svizzera con il direttore generale della ASREM, Angelo Percopo, arrivando, com’è mio solito, con un po’ d’anticipo. Raggiunto il secondo piano dello stabile sito in via Ugo Petrella a Campobasso, sono stato messo immediatamente a mio agio, proprio dalla signora Mucciarone, componente la segreteria della direzione generale, Persona che ringrazio di cuore per il servizio prestato.

Verso le undici e un quarto, io e Totore siamo stati condotti presso la stanza del direttore che ci ha accolti anche lui in modo semplice e diretto, cosa che ha immediatamente fatto presagire che avrei ottenuto qualche rapido risultato, almeno dal punto di vista dell’ascolto delle mie doglianze.
Il mio esordio non poteva non essere di riferimento al complimentarmi per la precisione Svizzera della segretaria di cui sopra, cosa che mi ha impressionato non poco, atteso che si stia parlando di enti e di lavoratori che operano in Molise, regione che andrebbe cancellata dalla carta geografica, vista la sua inutilità cronica.
Immediatamente però, sono venuto al punto, proponendo le ragioni per le quali ero andato a disturbare fino a quel livello, ed anche qui mi sono sentito dire, “Ho letto quanto ha mandato in precedenza”, così da permettermi di stoppare il riassunto e venire al dunque per presentare il clou dei fatti:
Un preventivo portato alla ASREM per la disamina, e restituitomi con il risultato di spesa aumentato del trentaquattro e vent’otto per cento, sul conto da me proposto.

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Prima di esaminare questa questione, il direttore Percopo ha immediatamente allertato lo stato maggior generale di quella parte dell’ente presso il quale mi trovavo, chiamando nell’ufficio che mi stava ospitando il Dottor Sergio Rago il quale, prontamente presentatosi, ha recepito a pieno quanto gli veniva proposto, soprattutto in riferimento all’apertura sfalzata degli sportelli al piano terra, ed insieme abbiamo convenuto che forse sarebbe meglio aprire gli uffici in questione al medesimo orario, (si è pensato alle otto e trenta di ogni mattina). Si è poi parlato del fatto che per ragioni di riduzione di spesa, anziché modificare in toto i tesserini per l’esenzione dal ticket, si sarebbe potuta inviare l’e-mail della quale ho farneticato nella prima puntata di questa storia; qui, il dottor Percopo ha obiettato che quel messaggio era stato regolarmente inviato ma io, insistendo sul contrario, ho provocata una sospensiva che si sarebbe dovuta concludere con un’e-mail che lo stesso direttore mi avrebbe inviata nell’immediato, messaggio che io avrei dovuto pubblicare in questa farneticazione come segno di correttezza nei confronti della ASREM e dell’inchiesta che sto portando avanti.

Ecco la sua e-mail:
From:Angelo Percopo
Sent: Monday, April 7, 2014 12:27 PM
To:postmaster@gambatesaweb.it
Subject: tesserino esenzione
“gentilissimo sig. Venditti, devo chiederle scusa perché da una ricerca effettuata il distretto di Campobasso non ha inviato ai mmg il testo del nuovo decreto dando per scontato che autonomamente ne prendessero atto. Qualche medico lo ha fatto altri no. Mi spiace. Faremo tesoro del suo suggerimento. Grazie Angelo Percopo”

A questa persona io ho risposto:
Egregio Direttore,
con lo spirito di voler costruire e non distruggere, (cosa che mi pare questa mattina sia stata chiara), io accetto le scuse e nella mia farneticazione di domani, scriverò che ci siamo accordati affinché si correggano gli errori commessi, considerato che siamo tutti esseri umani e tutti, io per primo, possiamo sbagliare.
Con ciò, mi aspetto che vengano corretti i problemi dei quali abbiamo discusso, ed anche ciò che abbiamo tralasciato, in considerazione del fatto che Lei ha detto di aver letto nei miei precedenti messaggi, ad esempio il fatto che per raggiungere l’ufficio per il ritiro delle autorizzazioni all’acquisizione di protesi, si debbano salire e poi scendere dei gradini, quando sarebbe possibile spostare l’ufficio in questione in una stanza con accesso in piano; credo che presso la Vostra sede, si possa trovare tranquillamente una stanza con simili caratteristiche.
Una cosa non Le ho detto questa mattina, ma credo che non serva, avendo potuto riscontrare il fatto che mi sono trovato di fronte una Persona Intelligente: Io sono venuto lì per me, ma soprattutto per tanti che non possono o non sanno farlo. Insomma: Sono venuto da politico, (senza appartenenza di partito alcuna), a far politica nel senso più vero e più bello del termine, vale a dire, senza chiedere meriti, ma desiderando semplicemente quegli aggiustamenti, (magari a costo zero, (penso allo spostamento ed all’allineamento dell’orario d’apertura degli uffici), cosa che giova alla gente comune più di tanti sprechi che vanno solo a vantaggio di quel sottobosco di faccendieri che, pensando ai loro personali tornaconti, distruggono il vivere comune.
Grazie per l’attenzione prestata questa mattina, in attesa di verificare le correzioni apportate alla rotta di una nave che, se sembra alla deriva, con la giusta Persona al timone, può esser tranquillamente e sollecitamente condotta in porto sicuro.
Parola di Ulisse: (E’ questo il mio nominativo radio da trentaquattro anni, e di anni ne ho quarant’’’otto)
Saluti.

E lui di rimando:
“per qualunque suggerimento mi ritenga a disposizione per quella bella politica di cui tutti abbiamo bisogno. un abbraccio e min abbia timore a tenermi sotto osservazione”.

Ci può giurare!

A margine, devo aggiungere che mi aspettavo una soluzione come quella che sta prendendo corpo, perché da che mondo è mondo chi dirige dall’alto, difficilmente sa cosa succede alla base, comportandosi spesso come Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, quando, (Si dice ma sembra che non sia nemmeno del tutto farina del suo sacco), nel commentare una rivolta del popolo che non aveva più pane, abbia esclamato: Che mangino brioches!, intendendo così il voler risolvere comunque una situazione che però aveva tutt’altro fondamento; la riprova di quanto dico sta nell’e-mail che il Dottor Percopo mi ha inviata ieri, messaggio che denota comunque la volontà di ristabilire un ordine ora non presente.

Ma com’è finita la storia del preventivo aumentato?

Risolto il problema “sportelli ed affini”, (siamo arrivati a parlare anche di quanto accaduto due anni fa a Totore al pronto soccorso del Cardarelli, qui per ricordare), ciò per dire che il risparmio, magari portato a termine mediante la non spesa di danaro superfluo per l’acquisto di materiale che ha un minor costo, possa giovare ad altri, magari a chi è costretto a rimanere in un pronto soccorso di un ospedale, senza cure per due giorni e magari anche senza cibo ed acqua. Per questo ho insistito sul problema preventivo ed il Dottor Percopo, più curioso di me, ha invitato nel proprio ufficio le responsabili del servizio, due signore che poi ci hanno spiegato che il fatto di aver scritto il massimo della cifra sul preventivo ASREM, è dovuto alla Legge che dà la massima libertà all’utente nell’acquisto di ciò di cui ha bisogno, (ho aggiunto io), dando a questo punto anche la massima libertà d’azione a chi, nel fatturare, può crearsi fondi non proprio leciti, per un maggior guadagno ovvero per ungere chi, sotto banco e da dipendente infedele, può pilotare gli acquisti.
Fatta salva l’onestà delle persone presenti, abbiamo convenuto che io avrei dovuto inviare al Dottor Percopo i documenti che mi verranno restituiti da chi mi manderà il materiale che tutti poi dovrete pagarmi, a mezzo e-mail, per verificare quanto verrà richiesto da chi spedisce, in fase di fatturazione. Tutto ciò, affinché, carte alla mano, il Direttore possa agire di conseguenza, secondo le facoltà date a lui dalle Leggi vigenti in materia, o almeno per pubblicizzare la cosa, dimostrando la serietà o meno dell’azienda contattata.

Personalmente, sono curioso di vedere come va a finire e la scansione dei documenti che mi ritorneranno, (quantomeno per la corresponsione di quanto dovuto a chi mi manderà quanto richiesto), trattandosi di scritto che mi coinvolge direttamente, verrà pubblicata senza pietà anche su quest’inutile sito.
Confidando poi nella serietà di coloro con cui ho discusso ieri, sono convinto che si proverà a scalfire questo muro di diffidenza e di basso grado di fruttuosità del pubblico danaro, cosa deleteria e che nel caso della sanità, non lo è solo formalmente, ma in molti casi lo è tragicamente fondamentale.

In definitiva: Se pur tra mille difficoltà, mi posso sentire cristianamente soddisfatto del risultato finora ottenuto, atteso che da Cristiano, (bada bene: Senza coinvolgere alcuna gerarchia ecclesiastica), ho cercato in tutti i modi di farmi anche gli affari tuoi, (non chiedo ringraziamento alcuno), nel preservare quanto da te dato in fatto di contribuzione per una sanità molisana da cui tutti vogliamo tutto, a volte anche ciò che non ci sarebbe dovuto, demandando normalmente al Prossimo i problemi e godendo nel poter dire di star male, senza pensare a far niente per evitare quel male che, a questo punto, giustamente ci attanaglia famelico e grondante di immenso degrado.