Di Marco Frosali
La ‘Zoccola Dura’ E Il Castello Maledetto!
Secondo weekend di bel tempo e seconda uscita stagionale insieme a Sara che, ripresasi dal difficile impegno infrasettimanale sul campo della Motorizzazione Civile della Laurentina, torna a scalpitare sulle statali dei dintorni di Roma.
Ma questa volta non saremo soli!
Siamo infatti in compagnia dei motociclisti più trucidi e cattivi che ogni essere umano possa immaginare: la cosiddetta ‘Zoccola Dura’ del Guzzi Club Roma!
Impegnata stavolta nel cosiddetto ‘Ratto’ delle Sabine…ma non per rapire giovani donne, piuttosto per fare razzia di cibi e vini!
L’appuntamento è fissato per le ore 9 – 9.15 all’area di servizio ‘Colle Tasso Sud’, in pratica la prima appena si imbocca l’autostrada A24 in direzione Pescara.
Ma vicino alla piazzola dove si trovano i primi arrivati veleggia un alone di paura e terrore tra gli automobilisti presenti: con certe brutte facce infatti…
…anche i camionisti girano alla larga!
Intanto sopraggiungono anche il Presidente Sgam-One assieme a sua moglie Michela (quest’oggi il gruppo femminile è ben nutrito!), a bordo dell’ultimo acquisto, un Quota 1100 del 1994, assieme a Mario, il ‘Barone’ Alfa Rosso, che si presenta a bordo del suo bombardone Le Mans.
E si presenta anche Rosario con Michela, a bordo della loro California, fresca di cambio di motore…appena 20 mila km e le hanno cambiato praticamente tutto!
Meglio la nonnetta dell’Avvochèto, che oggi si presenta con la sua California che di anni ne ha 40 o forse qualcuno in più!
Il momento della partenza si avvicina e così…Sgam-One e Mario si accingono a montare una telecamerina sul casco del primo, ma trovano qualche difficoltà:
“Ahò, a’ Mario! Sta ca..o de telecamera nun se regge!” borbotta Sgam-One!
E subito Mario accorre in suo aiuto sistemandola in modo tale che, alle 10 circa, Sgam-One ordina la partenza della brigata creando lo scompiglio e il fuggi fuggi generale dall’area di servizio!
Stavolta Sara è partita senza problemi: “E grazie, j’ho detto che si nun partiva je davo fòco!” sussurra sibillino Mauro (Jurassico)!
“Guarda che solo io posso parlarle così” lo riprendo…e lui “Che c’entra? Io so’ Er Nonno!”
E così, dopo un breve tragitto in autostrada (dove stavo rischiando di perdere il fianchetto laterale!), la truppa si riunisce all’uscita del casello di Castel Madama…ma ecco che arriva lo Sgam-One furioso!
E stavolta impreca!
“Xxy@@ZZ! Kk@@yyww! Sta telecamera nun se regge…me se scenne e punta verso l’asfalto!”
Il Barone stavolta mi chiede di provare a stringere il morsetto del supporto, ma mentre provvedo ad eseguire l’ordine, l’urlo di Sgam-One mi fa voltare di scatto!
“Ahò…st’attento!”
Mi ritrovo il Barone a terra, disarcionato dai suoi cavalli e capitombolato miseramente!
Per uno del suo rango, questo è stato un affronto!
Rimesso in sella il Barone ‘poco rampante’ e sincerati che non avesse subìto danni, la truppa riprende la marcia.
Dopo essersi persa per una stradina di Castel Madama a causa di una rotatoria infame, la sgangherata truppa ritrova la retta via e, attraversando piccoli paesi del reatino come Licenza e Orvinio, alle ore 11.30 giunge in quel di Collalto Sabino dove viene accolta da alcuni rappresentanti della Pro-Loco che hanno invocato il nostro aiuto per sconfiggere la maledizione del locale castello!
La gente del borgo intanto, spaventata dagli schiamazzi della truppa (e intimorita particolarmente dalle urla di Sgam-One che riecheggiavano minacciose nei vicoletti), si rifugiava nelle proprie abitazioni!
Giunta la guida turistica che, alla stregua di Virgilio che guidò Dante attraverso l’Inferno e il Purgatorio guiderà quest’oggi la truppa nelle viscere del castello, inizia la nostra visita al ‘Castello Maledetto’!
Intanto Sgam-One mette tutti in guardia: “Me raccomanno: passamo uno pe’ vorta, sinnò sto ponte levatoio se sfonna!”
Superato indenni il primo ostacolo, si entra nel maniero!
Il castello è molto caratteristico e tranquillo, situato nella parte alta del paese dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato della vallata sottostante e del Terminillo all’orizzonte…
…il che lascia perplessi tutti noi membri della ‘Zoccola Dura’, i quali ci chiediamo cosa mai renda maledetto questo bellissimo posto!
Ma la guida inizia a raccontare la storia del castello.
Una storia che inizia molti secoli fa, dal XII secolo circa, e ricca di periodi floridi, invasioni, guerre e carestie e fatta anche di molti passaggi di proprietà da varie famiglie nobili che, dopo aver modificato volta per volta la struttura originaria, sono state costrette a vendere il maniero o per gravi motivi economici, oppure per la morte del proprietario.
E qui Sgam-One inizia ad intuire qualcosa!
“Ma nun sarà che è er castello a portà sfiga? Uno è annato ‘n fallimento, n’antro ‘a vennuto, chi nun è fallito e nun ha vennuto è morto…a’ regà, damose ‘na grattata!”
E così, dopo aver visitato i giardini interni alla struttura, ci dirigiamo a visitare la tavernetta dove, fino ad alcune decine di anni fa, era presente un antico forno a legna successivamente eliminato dalla precedente proprietà!
Visto che lo spirito maligno iniziava a mostrare segni di sgradimento verso la nostra rumorosa combriccola, la guida ci conduce all’esterno del castello per far placare la sua ira!
Ma qui, Sgam-One ha il colpo di genio che fa perdere la pazienza allo spirito maligno, costringendolo alla resa:
prendendo spunto da una antica iscrizione latina riportata su un marmo posto all’ingresso che recitava ‘Passer Solitarius in Tecto’, la interpreta a modo suo!
“Che vor ‘dì?” gli chiede Jurassico.
“C…o, è latino: Passera Solitaria co’ le Tette! E vòi studià?!” risponde prontamente.
Ma pensando alle passere e alle tette, sia a lui che agli altri componenti (maschi) la combriccola, balena l’idea:
“E se c’o pjassimo noi in gestione? Ce famo a’ sede der club, ner piazzale interno ce parcheggiamo e’ moto, de là ce facemo l’officina e ‘nda tavernetta ce magnamo!” quasi all’unisono!
Ma il colpo di grazia lo infierisce il solito Sgam-One: “Si…e ce facemo pure ‘a Sala Orge piena de passere solitarie co’ ‘e tette!”
Alfredo prova a dubitare “A’ Presidè…vedi che qua tutti i vecchi proprietari so’ finiti male…!”
Ma Sgam-One non ha dubbi: “Fino a che finimo male tutti quanti, sai quanto tempo ce vò?”
A questo punto lo spirito maligno, conscio della convinzione del presidente di prendere possesso del maniero e intimorito di dover sopportare una combriccola così ‘caciarona’, decide di abbandonare il maniero fuggendo da una grata situata tra le porte dell’antico palazzo attiguo al Castello…
…lasciando dietro di sé un venticello molto fresco e gradito a Jurassico: “A regà…’mmazza che bel fresco che esce da quee grate!”
Sbalorditi dall’impresa compiuta dalla ‘Zoccola Dura’, i rappresentanti della Pro-Loco iniziano i festeggiamenti in nostro onore, imbandendo una ricca tavolata piena di ogni ben di Dio:
bevande, prodotti tipici locali (soprattutto salumi!), fagioli e cipolle e frittate!
Il tempo è passato e la fame aumenta…così salutati i festanti paesani, ci incamminiamo a valle presso il locale ristoro, in cui poter festeggiare l’epica impresa!
Ma appena giunti al ristorante, un’altra sfida (piccola, ma pur sempre rognosa!) ci attende:
il terreno infatti è molto bagnato per cui risulta difficile mettere i nostri destrieri sul cavalletto…ma il saggio Jurassico ha l’idea giusta: “Mettetece ‘n sercio sotto ar cavalletto!”
Mentre Sgam-One si accorge che il suo destriero ha problemi di incontinenza: “A’ Vincè…me perde benzina!”
Veniamo accolti così da una banda di papere che sguazzavano rumorosamente nel vicino laghetto…
…ma la fame e la stanchezza, ci costringe a sistemarci ai tavoli…
…e attendere di essere serviti del pranzo.
Ma l’attesa inizia a dilungarsi.
E così Jurassico inizia a borbottare con Sgam-One: “A’ Presidè…che semo venuti pe’ pranzà o pe’ cenà?”
Provocando la risposta secca di quest’ultimo: “A’ Nonno…che sei venuto pe’ magnà, o pe’ romp’i cojoni?”
Dopo una buona mezz’ora di attesa, la combriccola inizia ad essere servita…
…e così iniziamo a ‘divorare’ le pietanze, come fossimo digiuni da settimane: la battaglia contro lo spirito del Castello ci ha proprio sfiancati!
Dopo aver assistito alla partenza di un altro avventore, giunto fin qui a bordo di un piccolo elicottero…
…nel quale il corpulento signore entrava a stento, decidiamo di far rientro a casa, per riposarci dalla fatica di una giornata ricca di soddisfazioni!
E siamo giunti così al termine del giro di quest’oggi…volutamente l’ho raccontato da narratore non protagonista, in modo tale da parlare delle ‘epiche’ gesta di tutti i componenti della ‘Zoccola Dura’, ovvero i sempre presenti del club…io personalmente non sono un sempre presente, dato che non ne ho la possibilità.
Ma quelle poche volte che riusciamo ad organizzare qualcosa, la passione per le due ruote (Guzzi e non, anche se ogni tanto bisticciamo su argomenti riguardanti altre marche) e quella per il mangiare bene (oddìo…oggi non è stato proprio un granchè!) e visitare bei posti, costituisce il comune denominatore che ci unisce sempre di più e ci fa venire voglia di organizzare sempre più spesso delle uscite del genere!
Tutte le moto sono state all’altezza della situazione, soprattutto Sara che oggi non ha avuto alcun problema di messa in moto (sarà mica che il Nonno Jurassico l’ha minacciata per davvero?!)
E la prossima volta dove si andrà?
Saluti dalla ‘Zoccola Dura’!