Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Per Una Volta: Giustificabile Il Voto All’Unanimità
Oggi avrei dovuto continuare la Via Crucis sull’A. S. L., ma l’ho dovuta posticipare, non tanto per lo slittamento a lunedì prossimo dell’appuntamento con il direttore generale di quell’ente, cosa giustificata, quanto per gli effetti di qualcosa nella quale, mio malgrado, mi sono imbattuto, cosa che avrà altri risvolti e della quale ti metterò al corrente non appena i tempi saranno maturi per farlo. Non come ripiego però, o una bella notizia della quale parlare:
A Gambatesa si comincia a fare politica per il bene dei cittadini.
Lo spunto, se pur in ritardo, mi viene proposto dalla [download id=”533″ format=”2″], che prevede la possibilità di derogare ai limiti imposti dalle Leggi vigenti, per permettere, (e qui sta la novità), ad una nostra concittadina, (che non è nota per far parte della maggioranza che governa attualmente il paesello), di porre le basi per un maggior sviluppo della propria attività lavorativa.
Il Sindaco è impazzito o viene ricattato?
A mio avviso nulla di tutto questo, ne ciò avviene perché siamo in prossimità delle elezioni municipali, atteso che la beneficiaria del provvedimento di cui al documento sopra linkato, sia la madre dell’attuale capolista d’opposizione in consiglio. Io voglio credere che il risultato pienamente giusto espresso da questa delibera sia frutto di quella riflessione che deve mettere in primo piano lo sviluppo ed il benessere di noi gambatesani, indipendentemente dalle inclinazioni politiche di ciascuno. Questo, e solo questo, può essere viatico a quell’agognata unità d’intenti, (già blaterata da chi è stato il primo a comportarsi in modo assolutamente contrario), in questo caso messa in pratica nei fatti.
Complimentandomi dunque per una volta ed in modo serio con questo Voto Unanime del nostro consiglio municipale, auspico che la cosa sia solo l’inizio della riscossa che noi gambatesani meritiamo, al di là di chiacchiere morte, espresse da gente che “ci mette la faccia”, come ti ho dimostrato, non certo per il bene di tutti, ma solo per pretendere d’imporre le proprie condizioni, non necessariamente condivisibili.