Di Mario Ricca
Le Cose Chiamate Col Loro Nome Indignano
L’indignazione, è conseguenza di una realtà che non si riesce ad accettare, che fa vedere negativamente quello che appartiene alla normalità di questa epoca, quella che è massima espressione di libertà, una libertà di fare anche le mignotte a pagamento nella piena consapevolezza di chi sa quel che vuole e come ottenerlo.
Ma questo nell’Italia ipocrita politically correct non si può dire e chi ha il coraggio di dare il proprio nome alle cose, nel Paese moralista e buonista deve subire gli attacchi di quella umanità disprezzabile che o non ha mercato per vendersi, o non ha soldi per comprare e sputa sentenze giudicando chi è libero di fare del proprio corpo e dei propri soldi quel che gli pare se nella piena consapevolezza del rapporto costi benefici.
Considerare una quattordicenne incapace di intendere e di valutare le proprie azioni, mi sembra fuori luogo perché fortunatamente le ragazze di oggi, sono molto più sveglie e scaltre di quanto la società detta civile voglia farci credere di credere.
Concordo in toto quindi con quanto detto dal Deputato di Fratelli
D’Italia e considerare queste donne dai costumi disinvolti delle vittime solo perché con le lacrime cercano di lavare una vergogna, (attribuita loro da una società detta civile che si sente in diritto di giudicare), che non è da considerar tale, mi sembra insensato.
Queste ragazze, hanno consapevolmente messo la propria “zona della felicità” a disposizione di chi poteva garantir loro un tenore di vita al quale le baby squillo avevano diritto ad ambire. Personalmente ritengo che anche chi faceva da intermediario trai clienti e ragazze, se queste ultime non hanno dispensato generosità sotto costrizione, non debba essere condannato perché trattasi di normale attività di mediazione.
Io preferisco chi la vende e non chi la regala, però mi viene l’orticaria quando poi queste consapevoli meretrici, fanno le vittime una volta smascherate, per compiacere la società detta civile.
E’ allora che ben venga la crudele verità detta da Corsaro e a chi rifiuta il degrado e non accetta che la normalità è questa, infliggo con immenso piacere una pugnalata che purtroppo non eliminerà fisicamente questa umanità, ma mettendola alla berlina realista, viene ripagato almeno in parte chi per colpa della democrazia, è costretto a subirla!