Di Vittorio Venditti
Come Rendere Più Funzionale Il Proprio Screen Reader
L’odierna farneticazione non è per tutti, ma vale solo per coloro che devono risolvere il problema di come poter utilizzare il p c in assenza della possibilità di leggere lo schermo, nostro problema e che quindi risolviamo da soli.
Sono diverse le soluzioni più o meno valide; io prendo in esame quelle più alla portata del portafogli di tutti, facendolo in maniera legale. Per questo, l’unico lettore di schermo del tutto legalmente gratuito lo troviamo in NVDA software che però pecca in quel qualcosa di essenziale che è la voce che interfaccia il p c con l’utente. Espeak infatti se pur dotata di un’infinità di varianti in diverse lingue, è ostica per la normale lettura anche se è operativa e rapida al massimo per la navigazione.
Io stesso, pur di utilizzarla al massimo delle sue funzioni, sono riuscito a modificare la variante di voce denominata “John”, facendola assomigliare vagamente alla voce Eloquence, quella, per capirci che viene fornita con lo screen reader JAWS, (qui, se t’interessa approfondire), sistema di lettura dello schermo accessibile, (anche se ormai superato da NVDA), ma nello stesso tempo poco accessibile: Al nostro portafogli!
Come risolvere?
Con l’aggiunta di voci a pagamento, poche, ma reperibili con una spesa non eccessiva.
Il sito italiano di NVDA, parla di qualche soluzione; prima di trattarne anch’io, aspetto di ricevere il software in questione, (che ho ovviamente acquistato), per sperimentarne l’utilità. Nel frattempo, provo a girarti la mia esperienza maturata operando con altre soluzioni, per trattare in una prossima farneticazione di quanto proposto sul sito del lettore di schermo che fa da base alle mie prove.
Innanzitutto ho avuto modo di provare in maniera non proprio ortodossa NVDA con la voce di Eloquence. E’ possibile infatti scaricare gratuitamente la demo di JAWS e, dopo averla installata, prelevare la cartella di Eloquence, da installare poi in NVDA secondo le modalità che valgono anche per voci come Pico, (qui per saperne di più), operazione che per il fatto che viene posta in essere prendendo spunto da un software legale anche se demo, rende, (al limite della legalità), la cosa plausibile.
Per inciso: Da notare che l’installazione di JAWS, sporca non poco il registro del p c; quindi, prima di procedere, valutare se ne valga la pena.
Esiste anche un pacchetto completamente legale di NVDA con Eloquence, il cui prezzo si aggira attorno ai cento euro. Il software è venduto in una chiavetta USB.
Eloquence dunque, installata su NVDA, rende quest’ultimo altamente operativo anche se la voce che stiamo prendendo in esame, soprattutto in macchine equipaggiate con processori di fascia alta, stressa enormemente questi ultimi, rallentando vistosamente il funzionamento del p c che stiamo utilizzando; io stesso ho messo fuori uso più di un computer per questa ragione, atteso che ne faccia un uso sufficientemente smodato.
Va infine detto che la cosa funziona fino a Windows 7, perché voler utilizzare questa soluzione su windows 8 o 8.1 è impossibile: Il sintetizzatore, se pur presente, non viene attivato.
Stessa cosa accade se si opta per l’aggiunta di Pico, (una voce nata per i sistemi Android e modificata appositamente per Windows, questa viene utilizzata con NVDA).
Altra cosa è invece l’utilizzo del TTS3, un sistema che è stato sviluppato dalla casa produttrice veneta Audiologic, fornito al prezzo di duecento euro più IVA ed eventuali spese di contrassegno: Qui se vuoi saperne di più.
Questo sistema, derivato da Actor di Dolphin, una voce utilizzata dai primi anni duemila per la gestione più chiara dello screen reader Hall, (qui se vuoi esaminare il sistema), è funzionante anche su windows 8 ed 8.1, stando però ben attenti a saperlo installare. Ho trovato infatti non poche difficoltà proprio nell’installazione di questo software, ma alla fine sono riuscito a mettere in moto la voce “Roberto”, utilissima se si vuol leggere un libro o un giornale, un po’ meno se si ha fretta o si vuol essere operativi in fase di navigazione internet.
Sono in attesa di ricevere il “Vocalizer” versione “Expressive”, (ottantanove euro, che a differenza della versione standard, (settantaquattro euro), è più completo, anche in termini di fedeltà di riproduzione delle voci abbinate a questo motore, prodotto dalla casa portoghese Tiflotecnia, così, come sono in attesa di verificare se il sistema “Infovox 3”, della casa americana Acapela, da me già a suo tempo utilizzato su un apple macbook, possa dare il meglio di sé anche su Windows, ovviamente 8 e 8.1.
Ma ciò, sarà oggetto della prossima puntata in merito.