Di Vittorio Venditti
Com’E’ Andata A Finire?
Ricorderai che venerdì scorso, (come tutti i venerdì da parecchio a questa parte, giorno ormai dedicato alle beghe del municipio tout court), mi sono occupato della “sparizione” della delibera di giunta numero nove: (Qui per ricordare). La cosa ha avuto il seguito previsto, per cui martedì scorso, a metà mattinata, mi sono preoccupato di chiamare al telefono il segretario comunale, Giovanni Tirro, (genuves), a cui, come prassi vuole, ho prospettato ancora una volta il problema. Il Nostro, dopo avermi rassicurato che avrebbe provveduto a verificare e risolvere il disguido, si è annotato il mio numero di telefonino, congedandosi da me non prima di avermi confermato che mi avrebbe richiamato.
Così è stato:
Verso le undici meno venti antimeridiane, ecco che Gianni mi richiama e dopo i convenevoli mi dice: “La delibera non può più stare all’albo pretorio ma la trovi nella parte dell’archivio storico. A parte questo, per il futuro, ti prego di evitare giudizi affrettati su chi che sia, me in particolare, perché visto quello che ho letto, potrei querelarti per diffamazione”. Senza perdere tempo, (so il fatto mio e di seguito lo esporrò perché non si dica che io abbia paura di combattere), ho risposto: “Fa pure, io poi ne trarrò le conseguenze e dimostrerò con i fatti che avevo ragione”. Lui, di rimando: “Non ho mai querelato nessuno, quindi non inizierò ora”. Ed io: “Querelami! Perché io possa reagire”.
Chiusa quella telefonata, ritorno sul link delle delibere, e verifico ancora una volta la mancanza della numero nove. Non pago, faccio una pulizia generale della cronologia del mio p c e torno sul link appena citato: Niente! Della delibera nove, solo l’oggetto.
Dopo una buona mezz’ora, richiamo il municipio e torno a parlare con Gianni, al quale ribadisco quanto già sai; lui, chiama Rosario Conte e me lo passa, convinto ancora di aver ragione. Rosario, dopo aver accertato che io ero sintonizzato sulla giusta pagina, accede al suo p c e, UDITE UDITE, riscontra che il documento corrispondente a ciò che stavamo cercando, non era presente. Ne abbiamo dedotto che il problema era tecnico, per cui, ripresa la comunicazione con il segretario comunale, ci siamo accordati anche sul fatto che il mio giudizio non potesse essere considerato poi così peregrino.
E… La [download id=”522″ format=”2″]?
Te l’ho appena linkata, dopo averla recuperata martedì pomeriggio dal link delle delibere, una volta che il problema è stato realmente risolto.
Ma qual’era il giudizio non digerito da Gianni?
Nella precedente farneticazione, atteso che, nel bene o nel male, dal punto di vista operativo come sotto l’aspetto tecnico, sia lui l’unico responsabile della gestione e dell’affissione delle delibere all’albo pretorio municipale, io scrissi: …“Continuo a chiedermi se nel duemilaquattordici sia ancora possibile e legittimo che un uomo non possa venir sostituito nonostante quanto non produce e come questo possa restare al suo posto, sulla base di valutazioni del personale: (vedi DELIBERA DI GIUNTA n 10).”… Questo fatto ha mandato in bestia il segretario, ma il mio giudizio in merito, (come poi ho detto al Nostro martedì mattina in fase di chiarimento), non può venir ritirato, innanzitutto perché, ammesso e concesso che non sia stata colpa sua se la delibera mancava, considerato che è già la seconda volta che ciò succede, a lui sarebbe dovuto venire almeno il dubbio sul fatto che per l’ennesima volta io mi sia dovuto rivolgere al municipio per un problema che non deve sorgere, visto il costo di gestione del sito istituzionale, (per inciso: Siamo più precisi noi di quest’inutile sito, quando accade che Totore fa delle foto con il suo vecchio e malandato BlackBerry ed io le carico storte all’interno delle mie farneticazioni, per poi risistemarle, dopo che Marco Frosali mi ha avvertito da Roma del problema), (noi, ti ricordo, lavoriamo in maniera totalmente gratuita e ciò che si spende esce dalle mie tasche), poi, perché vista la premessa, è legittimo che un cittadino, privato sia pur superficialmente di un servizio, esprima un giudizio non proprio lusinghiero sul tema e lo faccia pubblicamente.
Andando poi a toccare il tema “querela per diffamazione” e considerato quanto sopra, va detto che se un segretario comunale è quasi intoccabile e riveste il ruolo di pubblico ufficiale, proprio per questo deve attenersi all’articolo trecentoquarantuno bis del codice penale per la querela che può presentare, avversa a me, secondo quanto segue: “Art. 341-bis. – (Oltraggio a pubblico ufficiale). – Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni è punito con la reclusione fino a tre anni.
La pena è aumentata se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.”
Di contro, io posso difendermi e denunciare a mia volta, attenendomi alla prosecuzione del medesimo articolo che recita: “Se la verità del fatto è provata o se per esso l’ufficiale a cui il fatto è attribuito è condannato dopo l’attribuzione del fatto medesimo, l’autore dell’offesa non è punibile.”. Quindi, acclarata la verità e visto che Gianni ha comunque omesso il controllo sulla non avvenuta pubblicazione, la querela sarebbe caduta ed io mi sarei potuto rivalere su di lui.
Fonte: [download id=”523″ format=”2″], (Art. 1, comma 8).
Come abbiamo appianata la questione?
All’italiana.
A me interessava ed interessa risolvere il caso spicciolo e sinceramente non mi va di perdere tempo o di far del male per una stupida scartoffia burocratica. Per questo, dopo aver ringraziato pubblicamente Rosario Conte che ha risolto il problema, e dopo aver fatto appello a Gianni e comunque a chi gestisce quel sito, affinché certi incidenti di percorso vengano portati a soluzione in considerazione del fatto che tutti possiamo sbagliare, quindi anche loro, chiudo qui l’incidente appena risolto, sentendomi soddisfatto del risultato raggiunto, con la speranza che non accadano dimenticanze peggiori che possano essere deleterie in maniera seria per la cittadinanza tutta.