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FESTIVAL DI SANREMO: Rimpiango Quello Della Canzone Dialettale Molisana!

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Fra Le Farneticazioni Che Scrivo Più Mal Volentieri

Qui non basta “Il Barile Raschiato”, in questo caso ci vuole direttamente la pattumiera, possibilmente rinforzata come se dovesse contenere scorie radioattive; si sapeva che il festival della canzone italiana fosse una vetrina per tutto e per tutti, così, come si è sempre saputo che pur di mettersi in mostra, chi già viene lautamente pagato, fa in modo che si dica di tutto, di più, cosa per altro anche legittima. Ora però si sta esagerando: Si pretenderebbe, in nome del mercato, di offendere l’intelligenza degli esseri umani, tutti, nessuno escluso.

A che mi riferisco?

Giusto per attirare un po’ l’attenzione del pubblico sul cosiddetto “festivalone”, si tira in ballo una presunta offesa che sarebbe derivata da uno spot che presenta la kermesse, offesa, a dire di qualcuno, “ai disabili”, (qui la “notizia”), così (giustamente) commentata da Mario: “La cosa più spaventosa, è che c’é chi si presta a fare scene d’amore con La Littizzetto per gag…”, come se fossero questi i problemi che un disabile in Italia patisse, tanto da offendersi…

Poi, come se non bastasse, ecco che si fa appello alla democrazia per giustificare l’idiota messa in scena di coloro che si sentono offesi dal testo di una canzone in gara, tanto da organizzarsi cristianamente in assetto da sommossa per protestare contro ciò che loro ritengono ingiusto, con i sentiti ringraziamenti degli autori della canzone e di chi la porterà sul palco e poi nelle nostre case, ricevendone il giusto e meritato guadagno: (Qui, se vuoi leggere lo scritto di chi va ringraziato per l’anticipo di pubblicità), anche in questo caso commentato dalla nostra “Mina Vagante” come ovviamente di seguito ti riporto: “Per quanto riguarda gli imbecilli dei picchetti, non sanno che così, fanno ancora più pubblicità a chi vorrebbero boicottare, complimenti!”, che ti avevo detto?

Il non plus ultra però lo raggiungiamo sfruttando il palco sanremese per veicolare qualcosa che si sarebbe dovuta già risolvere da tempo, se solo non si considerasse la vita umana alla stregua di moneta di scambio, questa sì, opera altamente cristiana ma non picchettabile: (Notizia che ha fatto schifo anche al perfido Mario che si è rifiutato di rilasciare un commento in tema.

Così, ripenso a quanto detto, nel bene ma soprattutto nel male, a proposito del Festival della canzone dialettale molisana, (edizione 2013), considerando anche l’ultima stupidaggine ventilata da chi, prima ha fatto buon viso a cattivo gioco, ora si vanta di aver condotte indagini per smascherare l’imbroglio o l’incompetenza sua e di chi lo ha aiutato a denigrare Gambatesa, e senza rimangiarmi una virgola aggiungo:

OGNI MONDO E’ PAESE!!!