Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Anche Quest’Anno! E Di Chi E’ La Colpa?
Partendo dalla normale vita di paese, come ogni venerdì che Dio comanda, a Gambatesa c’è il mercato; sempre lo stesso, sempre utile esclusivamente a far lavorare un po’ di più gli spazzini. Come ogni giorno però, il paesello dorme ed a parte qualche notizia di cronaca che di striscio colpisce anche la politica locale, (notizia che non riporto perché, come già detto in tante occasioni, non campo sulle disgrazie altrui), e tolta qualche comunicazione di presunto furto d’auto, (non so fino a che punto vera), o la notizia vera del furto a casa di Michele Bolognone e Antonietta Valente, perpetrato alle sei e trenta pomeridiane (circa) dell’altra sera, (bada bene: Furto avvenuto a duecento metri dalla caserma dei carabinieri di Gambatesa, sita in quel quasi rettilineo che corrisponde a via Aldo Moro, come la casa visitata),
nulla succede di rilevante e sono costretto ancora una volta a rivolgermi alle istituzioni per trovare qualcosa sulla quale metter bocca.
Lo spunto quindi mi viene proposto dalla mancata pubblicazione della [download id=”502″ format=”2″], documento presente come reperto ed oggetto, ma mancante all’albo pretorio come corpo ed eventuali allegati.
Mentre farnetico, sono le una e vent’otto Antimeridiane e consultando il link dedicato all’archivio delle delibere che ho appena rimesso al tuo esame, non trovo nulla in merito, più di quanto è visibile all’albo pretorio on line.
Una storia identica ed allo stesso modo grottesca, è già accaduta lo scorso novembre; andata avanti per più di un mese, è stata risolta solo dopo un mio diretto intervento presso il segretario municipale, quel Giovanni Tirro che, a detta del Sindaco, il trentun dicembre scorso sarebbe dovuto andare in pensione: (Qui il resoconto). Ovviamente io questa volta non ho voluto far passare molto tempo e, interpellato Emilio Venditti alla fine della scorsa settimana, ho ricevuta l’ovvia risposta che mi invitava ad attendere il fatidico martedì, giorno nel quale il segretario è presente al municipio, ricordandomi che questa figura professionale è l’unica abilitata ad esporre le delibere all’albo pretorio. Atteso il martedì, mi sono preoccupato di ricordare ad Emilio quanto in tema ed il giorno successivo, verificato che all’albo pretorio nulla era cambiato, tranne che altri documenti nel frattempo erano stati pubblicati, sono tornato sui miei passi per chiedere al mio interlocutore come mai, per quanto riguarda il fatto del quale sto farneticando, eravamo ancora al punto di partenza. Il Sindaco, dopo avermi ripetuto che bisognava pazientare perché il segretario municipale, in odor di pensione, si disinteressava alla gestione di quanto gli compete a proposito del sito istituzionale, (come se poi Questo, lo stipendio lo prendesse in base a ciò che fa e che non vuol fare), mi ha fatto capire che: “Il problema si risolverà, vedrai!”.
Ora passiamo alla mia riflessione che prevede subito qualche domanda:
Chi decide cosa si deve o non si deve rispettare di una Legge?
Chi patisce per la negligenza nell’applicazione di quanto legiferato?
A che titolo, se chi è preposto a compiere il proprio dovere non porta a termine la missione per la quale è pagato, non può venir sostituito in maniera celere ed a sue spese?
Insomma: Quando la smetteranno al municipio di Gambatesa di comportarsi come se la masseria fosse stata messa in mano ai bambini?
Ti garantisco che la delibera, in un modo o nell’altro verrà pubblicata, perché l’oggetto che puoi vedere sia nel download, sia se segui il link che ti ho proposto, è sufficientemente importante; resta il fatto che a nessuno viene voglia d’indagare sul comportamento di certi lavoranti che, facendo a modo loro, credono che lo stipendio percepito sia un diritto senza alcuna contropartita, neppure quella di prestare il lavoro per il quale vengono pagati.
Con ciò, faccio appello alle forze dell’ordine affinché avviino un’inchiesta per il mancato rispetto di una Legge che impone la presentazione dei deliberati municipali su un sito che, ricordo a me stesso, costa mille lussuosissimi euri l’anno, ([download id=”503″ format=”2″], [download id=”504″ format=”2″], [download id=”505″ format=”2″]), soldi che vengono dalle nostre tasse, dati per un servizio che se svolto così superficialmente, legittima anche altre “dimenticanze”, magari più gravi e deleterie per noi cittadini, in nome del “tanto non è successo niente di grave!”.