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Dal Sacro Al Profano

Di Vittorio Venditti

Come Arrivare A Morte Sicura Senza Disturbare La Religione

Copiando il titolo di una mia farneticazione al limite dello scherzo, documento di quando ancora credevo che si potesse ragionare con il parroco di Gambatesa, non volendo accettare che Questo fosse il delinquente che ti ho disegnato in seguito, (qui quella notte di Pasqua di quasi due anni fa), torno, con quel titolo ma in modo decisamente più serio e preoccupato, a vedere la differenza fra un sacro che uccide ed un profano che copia le gesta del primo. Se ieri per l’ennesima volta ho sparlato di quell’associazione a delinquere che risponde al nome di Santa romana Chiesa, ente che ufficialmente si occupa delle vostre anime, oggi vediamo come, uomini terra/terra, si occupano dei nostri corpi, nella prospettiva di farci restituire prima possibile l’anima per l’appunto a Dio, magari precedentemente ma colpevolmente ed adeguatamente bestemmiato.

Lo spunto mi viene offerto su un piatto d’argento da un Articolo proposto dalla stampa molisana la scorsa settimana, documento che ci propone da una parte la situazione del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Tappino, e dall’altra la furbata di chi, politico, ora prova ad ergersi a paladino dei diritti dei malati, dimenticando ciò che con i suoi compari non ha fatto o ha fatto male.

Mi sono già occupato di questa vergogna, (qui ma soprattutto qui per ricordare), e credo che non vi sia altro d’aggiungere, salvo che siamo arrivati al ridicolo, per cui il bue chiama cornuto l’asino. Sì, perché come detto, un politico si permette di denunciare ciò che ha concorso, (magari facendo una cattiva opposizione), a creare col tempo: Il nulla; un nulla creato da qualcosa che avrebbe dovuto funzionare, un nulla che è quello che noi molisani meritiamo, avendolo ereditato dal nostro torpore, misto al clientelismo che più che farci realmente progredire ha ingrassati i soliti noti, depauperando irrimediabilmente le nostre risorse.

Insomma, visto che siamo troppi e troppo esigenti, i nostri politici silenziosamente ma consapevolmente stanno cercando di decimarci, sfruttando a pieno la nostra incapacità di reagire anche di fronte alla morte incombente, morte di chi, se porta voti e chiede più di quanto il politico medio possa ricevere, come fosse un grattacielo americano il cui costo di manutenzione supera quello della ricostruzione, va abbattuto, con la speranza che le nuove leve, imparata la lezione, vadano a servire e riverire il politico, possibilmente senza chiedere nulla in cambio.

Come vedi, Ti ho dimostrata l’inutilità di preti e maghi, stante la capacità di ognuno di noi di sapersi far del male con fatti concreti.