Videosorveglianza

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Perché Non Modificarne La Destinazione D’Uso?

Da parecchio, ormai, non parlo del “Grande, Assopito Fratello” che ci osserva silenzioso da vari punti “strategici” di Gambatesa:
Il Servizio Di Videosorveglianza.

Tutti noi, (qualcuno a proprie spese), abbiamo constatato che questo servizio, ha dati i suoi unici frutti, se si considera quanto ha guadagnato chi, in vario modo, a partecipato alla sua messa in opera.

Dico ciò, pensando ad esempio, a quanto accade con l’immondizia presso il campo sportivo,

campo sportivo o campo di battaglia, del 29 dicembre 2010

Stato Di Sporcizia Al Toppo, del 10 aprile 2011

Cassonetto Centrale Vuoto, del 10 aprile 2011

Cesso Al Toppo, del 11 giugno 2011

(17 giugno 2011, ore 10,30, non ancora rimosso)

o a quant’è accaduto lo scorso mese di febbraio, quando, trovata forzata la porta dell’ufficio postale, non si è pensato di meglio per chiudere il problema, che dare la colpa di tal allarme, alla superficialità con la quale la porta stessa venne lasciata aperta, (secondo chi ha risolto la questione), proprio da chi, il giorno dopo, si è preoccupato di denunciare l’accaduto.

Potrei continuare a sparlare di questi soldi buttati, (un’altra vera Certezza), pensando, ad esempio, a quanto accaduto presso la tabaccheria di Francesca a Massarott, quando, forzata la porta dell’esercizio commerciale e rubato tutto il rubabile, i ladri hanno fatto perdere le proprie tracce indisturbati, anche grazie al repentino non funzionamento di questi dispositivi, per colpa di una microinterruzione di elettricità.

Il Sindaco

Va detto in merito, che qualche giorno dopo quel furto, il nostro Sindaco si è premurato di far installare un gruppo di continuità; come dire:
“prima si fanno scappare i buoi, poi si chiude la stalla”……..

Come pensare poi di non ricordare gli atti vandalici portati a termine alla faccia di cotanto vigile virtuale?

regalo vandalico di natale, del 25 dicembre 2010

Questo, è il poco che posso offrirti per quanto riguarda le zone ritenute più importanti e per tanto coperte!
E se volessimo guardare le zone (come ad esempio: Largo Castello), ritenute di seconda categoria, alla faccia proprio del castello?

Lampione, Ripreso Da Largo Castello, del 25 aprile 2011

Lampione, Ripreso Da Via Del Carminale Di Sotto, del 25 aprile 2011

Cocci Relativi Al Lampione, del 25 aprile 2011

Ma questa è tutta un’altra storia……

Non volendo continuare a volare così basso, da “Voce fuori dalcoro”, mi permetto di fare una proposta per dare un senso a tanto spreco:

Accendere e mettere su web queste telecamere, a beneficio dei nostri concittadini emigrati.

Il ben pensante, mi domanderà:
“E il rispetto della Privacy?”

Ma perché, ti risulta che gl’intriganti che ogni mattina, e fino alla sera, stanno in piazza Vittorio Emanuele e d’intorni, siano soggetti a tale rispetto?
Sarebbe la stessa cosa, solo, vista in ambito mondiale anziché puramente paesano.

Si potrebbe fare così:

Collegare tutte le telecamere già installate al sito istituzionale di Gambatesa, così, come si vorrebbe fare da qualche mese, con una telecamerina posta alla finestra dell’ufficio del sindaco, che, in rete non funziona, ma fa l’occhiolino a chi si trova nei pressi del bar Trash e Hish.

Procedere approntando per ogni telecamera un canale di trasmissione, in maniera da dare la possibilità al nostro emigrante lontano, o al nostro intrigante in loco momentaneamente impossibilitato a recarsi sulla fontana o in un altro luogo di suo gradimento, di scegliere il luogo ove vorrebbe trovarsi, e condividerne ciò che in quel momento è possibile vedere.

In questo modo, seriamente parlando, si potrebbe offrire a chi è lontano, l’illusione di essere fra noi e di conseguenza, alleviarne il dolore dato dalla lontananza da Gambatesa.

Addirittura, senti quanto sono scemo, si potrebbe arrivare al punto di aggiungere altri canali, e dotare di telecamera anche i luoghi di pubblica utilità, (sala consiliare del municipio, stadio Giulio Venditti ecc), ciò per permettere ai cittadini di seguire in audio-video gli eventi che, sia pur raramente, accadono in Gambatesa.

Azzardando un’ipotesi che potrebbe andar di lusso se solo si applicasse quell’unità d’intenti tanto sventolata a proposito della raccolta di firme per tenere aperto il Castello, (ipotesi prontamente strumentalizzata a proprio favore da uno sparuto gruppo di gambatesani che vive proprio per cercare di approfittare della bontà del Prossimo, ma che viene sempre rapidamente smascherato, anche perché il suo modus operandi è di gran lunga più prevedibile di quello di un bambino dell’asilo, vedi articolo del quindici giugno ultimo scorso), dicevo: azzardando tale ipotesi, si potrebbe collegare al sistema una telecamera in grado di trasmettere la Messa, domenicale e serale, alla stessa stregua e per la medesima ragione per cui oggi, la Messa stessa viene trasmessa in radio, con il vantaggio però, di rendere partecipi i nostri ammalati, (ed in questo modo, anche i nostri emigranti), alla funzione, oltreché in audio, anche in modo visivo, così, da coinvolgere chi è obbligato a partecipare a tali funzioni virtualmente, in maniera più completa.

Mi piace ricordare ciò che in uno dei passaggi della nostra fitta corrispondenza, il mio amico, nonché corrispondente dall’America per questo inutile sito, Pietro Abiuso, mi ha confessato:
“Dì il Padre Nostro pensando anche a me, perché, fra le varie cose più importanti che mi mancano di Gambatesa, c’è la possibilità di venire in chiesa ed ascoltare la Messa, così come viene detta a Gambatesa”,
aggiungo io, cosa non di poco conto.

O Dio! (mai così in tema), se questa mia farneticazione fosse messa in pratica da Don Peppino, sarebbe la stessa cosa!…
A noi, in fin dei conti, interessa il risultato finale!

Per inciso:

Va detto che arriveremmo come minimo secondi, visto che simili dispositivi sono attivi in varie parti del mondo e sono collegati ai relativi siti.
Un esempio per tutti, è dato dalla telecamera fissa e sempre attiva, posta in piazza San Pietro, e collegata in modalità audio-video al sito ufficiale della radio vaticana.

Si pone però un problema di non facile soluzione:

Considerata già la diatriba che mi oppone alla capacità di gestione del sito istituzionale di Gambatesa, saranno in grado, coloro che in vario modo gestiscono lo stesso sito, di portare a compimento un tale progetto, che per altro, una volta ultimato, non avrebbe più bisogno della loro “cura”?

Affido alla tua intelligenza la risposta, evitando, in uno sbotto di falsa democratia, d’infierire su gente, le cui braccia, a mio avviso, sono state rubate all’agricoltura.