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Si Lamentano, Ci Lamentiamo: Chi Avrà Ragione?

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Magari Fosse La Resa Dei Conti!

In attesa di veder venire alla luce gli inciuci intestini che ci prepareranno alle elezioni gambatesane, (qualcosa già circola ma per il momento non può essere divulgata, pena la riduzione del divertimento che ne deriverà), come annunciato ieri, ecco il tema che c’interessa estrapolare dal Barile per raschiarlo singolarmente, facendolo con il giusto vigore

Prendiamo spunto da questa prima pezza, che la dice lunga sulla tolleranza dei nostri vicini per l’arroganza di chi, se posto in alto dalla Legge a garanzia dei cittadini, col tempo ha confusa la posizione assunta credendo di essere Dio. Per somigliare meglio al nostro creatore poi, questa risma di delinquenti si è messa nella giusta condizione, aumentandosi gli emolumenti a suo piacere, ma evitando di lavorare per poter giustificare simili aumenti: (Qui, se vuoi saperne di più).
A tutto ciò va aggiunto il grottesco: Questa gente, dopo aver imposto l’aumento del proprio stipendio ed aver affossata quella che una volta si poteva considerare giustizia, tanto per far qualcosa di diverso dall’italico comportamento tout court, ha pensato bene di lamentarsi, così, come riportato da un giornale del quale tutto si può dire, tranne che non sia filogovernativo e quindi, in questo caso, a favore della magistratura che giudica, condanna e quando è costretta ad assolvere per manifesta infondatezza delle accuse portate o per negligenza nel rispettare i diritti di chi viene poi scoperto innocente, non paga perché protetta da degni compari passati nel frattempo in politica, ovviamente fra le fila di chi, per vincere, invece di chiedere voti s’impone con democratica dittatura.

La carnascialesca pantomima, continua con certi tentativi proposti da individui radicalizzati al punto da non tollerare minime aperture verso il mondo reale, (leggi qua), probabilmente, come dice il buon Mario, perché qualcuno, stanco dell’andazzo, rischia di aprire armadi da non toccare…
Per me quindi, questo è un chiaro messaggio a chi deve evitare certi protagonismi non apprezzati da chi finora a calcata la scena da protagonista e vede la fine del suo spettacolo come cosa imminente…
E’ proprio vero: Se c’è chi ti accusa di aver commesso un furto, vuol dire che ti trovi al cospetto di chi ruba; se sei di fronte a chi dice che tu tradisci, sarà bene fare attenzione perché probabilmente chi ti accusa ha già fatto quanto detto nei tuoi confronti…

Ma la cosa più innaturale, se fossimo in un paese civile, questi bastardi che risultano intoccabili solo perché alla gente fa schifo pure sparargli, la portano avanti cercando di costruire false forme di alto “lavoro” per la patria e per tutti noi. Se questa, è tutta un’invenzione, sarà il tempo e la storia a confermarcelo. Nel frattempo loro si lamentano del grasso, mentre noi siamo costretti a lamentarci di tutto il resto; Processi civili e penali al limite del biblico, sentenze che se tutto va bene ti costringono a chiedere scusa a questi ladri autorizzati per il tempo che hai fatto loro perdere a non far niente e, peggio, vite perse nella speranza di riuscire a dimostrare che di fatti dei quali sei accusato, non sai niente ne vuoi saper niente, ovviamente facendolo dal carcere al quale sei relegato, confidando nelle capacità di chi, magari da te nemmeno avvocato, forse pensa a trovare la strada per far valere le tue ragioni e di conseguenza restituirti la libertà rubata dai ladri oggetto del tema, libertà che ovviamente non ti potrà venir restituita, perché nel frattempo la vita passa inesorabilmente e se tu muori di dolore, quei porci ingrassano e non vengono nemmeno sacrificati per Natale.

In definitiva: Io potrei riproporti i casi personali che ho già esposto su quest’inutile sito, cosa che tornerò a fare al momento opportuno, ma penso ai Filippo Pappalardi, ovvero agli Enzo Tortora di turno che purtroppo non hanno voce per gridare verso questi sciacalli di Stato; io ne ho scritto tanto e mi fa schifo andare a razzolare nel mio archivio, tanta sarebbe la voglia di vomitare nel rileggere quelle farneticazioni; considero quindi solo il dire che trovarmi di fronte ad esseri abbietti come i giudici italiani e sputar loro in faccia, sarebbe uno spreco di saliva, materiale che vale molto, ma molto di più di quelle facce che se coperte, probabilmente restituirebbero un po’ di dignità a quelle farse che continuano a chiamare processi o cause.

E scusa se è poco, ma il mio tempo preferisco spenderlo in modo migliore.