Di Vittorio Venditti
Altro Passo Verso L’Integrazione
Tornando a Volare Alti, oggi parliamo dei progressi fatti e fatti fare ai giovani ospiti del Convento di San Nicola, in fatto di lavoro ed integrazione in Gambatesa.
E’ di ieri infatti, la firma dei primi due Contratti di Tirocinio di Formazione e di Orientamento, stipulata presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Campobasso, fra due dei ragazzi, (assistiti dal loro Tutore, che risponde alla persona del Sindaco di Gambatesa), e due ditte locali:
la Edil M S. R. L., che formerà un magazziniere, e la ditta Giuseppe Rivellini, che preparerà alla professione un falegname.
I contratti avranno la durata di un anno, al termine del quale i due apprendisti, superato il periodo con profitto, verranno assunti dalle stesse aziende presso cui hanno effettuato il Tirocinio, con l’automatico prolungamento del permesso di soggiorno, e l’apertura dell’iter per la definitiva regolarizzazione della cittadinanza di gambatesani.
Il contratto di cui sopra, non prevede esplicita remunerazione.
E’ previsto per le ditte, il versamento di contributi figurativi, sia in campo previdenziale che infortunistico.
Le stesse ditte però, si sono impegnate a versare settimanalmente un riconoscimento in danaro ai ragazzi, per permettere loro un minimo di indipendenza nel personale sostentamento, oltreché per dare agli stessi, un tangibile incentivo a fare sempre meglio nel lavoro per cui si stanno impegnando.
La cosa non finisce qui.
Stando sempre alle parole del nostro Sindaco, l’amministrazione municipale si sta impegnando affinché, arrivati al compimento della maggior’età, dovendo lasciare il Convento di San Nicola, i ragazzi stessi non restino a dormire all’Albergo Stella.
Infatti sono in corso contatti con lo I’ A’ C’ P’ di Campobasso, (ma non viene disdegnato un eventuale approccio con proprietari di case private), per l’acquisizione di appartamenti, da trasformare in case alloggio.
Nel caso si dovesse ritenere più percorribile la strada del privato, a detta del Sindaco, “non è da escludere che il proprietario dell’appartamento messo a disposizione, oltre a ricevere quanto dovuto per la pigione, potrà essere coinvolto nel lavoro di assistenza agl’inquilini dell’appartamento stesso”.
Tutto ciò, fa onore a chi sta operando in merito, oltreché all’intera nostra comunità, che ha accettato di buon grado la presenza di ragazzi che, con un grado di cultura di gran lunga superiore ai coetanei nostrani, per sfortuna nei paesi d’origine, sono venuti fra noi per compiere quei lavori di normale routine, lavori ormai snobbati dagli autoctoni, dediti all’impegno sempre più gravoso, di piangere per il fatto che non riescono a trovare lavoro.