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Raccolta Di Firme Per Il Castello: Prime Esplicite Minacce

Di Vittorio Venditti

E’ Questa L'”Unità”?

Ieri pomeriggio, finalmente c’è stato lo spariglio delle carte.
Mi trovavo, (quasi come al solito), presso il bar Pallons, per riposarmi, dopo aver lavorato per l’intera giornata, ed aver pubblicato qualcosa per tenerti compagnia, non appena rientrato a Gambatesa.

Verso le diciannove e venticinque, si presenta presso il locale di cui sopra, Angela Testa, Ricordi? Quella che ha postata l’interrogazione al consiglio regionale, proposta e firmata dal consigliere PD Antonio Dalete, inerente la chiusura del Castello di gambatesa.

Come mai lì?
Ma per chiederci di firmare su carta, proprio per il Castello!

Nulla di male, tanto più che chi scrive, anche se non vede e perciò non vedrà mai questo benedetto Monumento, è stato ben entusiasta di dare il proprio contributo, anche in questo caso.
I problemi però, sono sorti subito.

In un tavolo all’interno dello stesso bar, erano seduti intenti a giocare amichevolmente a carte, (non d’azzardo), alcuni nostri concittadini, di cui, almeno un paio, appartenenti alla ricostituenda Pro Loco.
La Nostra Angela, prima che a noi altri, è andata a chiedere la “solidarietà” proprio a costoro, domandando se non fosse il caso di scrivere, fra le associazioni promotrici dell’iniziativa, anche il buon nome della suddetta Pro Loco.

Francuccell, (alias Franco Conte), ha fatto capire, senza mezzi termini, che almeno per ora, non era il caso di prendere un simile impegno; questo fatto, già di per sè, mi ha lasciato decisamente sconcertato.

Ma Come!
Si era parlato di unità di Gambatesa e dei gambatesani per il Castello;
Si erano fatti Alti Propositi di Riscossa per Gambatesa…
Poi, il Diniego?

Staremo a vedere.

Nel frattempo, io e Totore, (Salvatore Di Maria), nell’intento di divertirci un pò sull’accaduto, abbiamo cominciato a prendere in giro Pasquale Abiuso, (neo presidente della ricostituenda Pro Loco), che, capita la nostra volontà di scherzare, molto intelligentemente non ha raccolto.

Il passo successivo, è consistito nel vedere la Nostra Angela Testa avvicinarsi a noi che stavamo aspettando per poter finalmente firmare, e nel poter dare la mia firma, per la verità, quasi imposta, visto che, alla richiesta di poter firmare, mi è stato risposto un sufficiente “Va bene”.

Ci siamo posizionati con il registro sul bancone del bar, al cospetto di Maria Vittoria, (lei, era la barista al momento), e, dopo aver consegnata la mia carta d’identità, per l’acquisizione dei dati necessari alla convalida della firma, finalmente ho potuto dare il mio contributo, contributo di uno, fra i tanti gambatesani che tengono a Gambatesa ed a ciò che ha di bello da mostrare.
Erano le diciannove e trentacinque, (ho letto di proposito l’orologio).

Ecco gli altri problemi, presentati di seguito, che mi hanno dato, e penso, mi daranno parecchio da riflettere in merito a questa campagna.

Nel mentre firmavo, ho pensato di acquisire le giuste informazioni, utili a montare ulteriormente la campagna in favore della riuscita di quanto a Gambatesa ci siamo prefissati di raggiungere.
Così, ho innanzitutto cominciato a chiedere alla Nostra Angela Testa, come si sarebbe svolta la raccolta delle firme, in maniera da comunicarlo, (ad esempio), ai miei familiari, ed a tanta altra gente che, pure, intende contribuire.

Con velato fastidio, mi è stato risposto che, comunque, si sarebbero raccolte le firme quando e come possibile; ciò, per (comprensibile) mancanza di tempo, a disposizione di chi, volontariamente, stava raccogliendo le firme stesse.
Cosa, a dire il vero, perfettamente legittima.

Dopo aver suggerito di lasciare un foglio presso l’anagrafe del municipio, (ti ricordo che, a suo tempo, e mi permetto arbitrariamente di credere tutt’ora, Pasquale Vezza era entusiasta di quanto in questione), ed aver ricevuto un sufficiente consenso, ho chiesto alla mia interlocutrice, d’informarmi su chi erano le associazioni che presentavano tale richiesta di firme.

La Nostra, ha incominciato a dirmi:
“L’associazione delle maidunate, l’associazione dell’arcobaleno, l’associazione Rut e Noemi…”, al che, io l’ho interrotta, per chiederle come si scrivesse Rut, in poche parole, per dirle con chiarezza che, quanto mi stava dicendo, sarebbe stato trasposto su questo inutile sito, aggiungo ora, per dar maggior valore alla campagna che Gambatesa tutta sta portando avanti.

APRITI CIELO!
Si è infuocato il discorso!

La nostra, che ripeto, risponde al nome di Angela Testa, mi ha detto:
Ma perché, intendi scrivere queste cose sul blog?

Io, con massima naturalezza, ho ovviamente risposto di sì; e lei di rimando:
“Non ti permettere di farlo! sono stufa di leggere tutto quello che succede a Gambatesa, ascoltato nei bar, sui blog; la devi smettere! io, quando vedo queste cose m’incazzo!
Non ti azzardare a farlo, Perché se lo fai ti denuncio!”.
Come se le notizie, in un paese come gambatesa, più che essere acquisite di prima mano, dovessero passare il vaglio della censura di sovietica memoria….

Ovviamente, queste cose sono state sentite anche da chi era con me, che perciò ne è testimone.

A questo punto, abbastanza sorpreso, ho dovuto rispondere alla Nostra:
“D’accordo; non appena rientrerò a casa scriverò quanto accaduto e domani lo vedrai in rete”.

A te che sei intelligente, voglio lasciare ogni considerazione in merito al modo di parlare e di rivolgersi ad altri, proposto da questa Signora.
Io, da quel ritardato mentale che mi onoro di essere, ti propongo qualche considerazione, sull’eventuale tema della denuncia che O Dio! O Dio! dovrei ricevere.

Potrei essere denunciato, ad esempio, per aver partecipato in prima persona alla campagna per la salvaguardia dell’apertura del Castello?
potrei essere convocato dal “Solerte Magistrato”, per rispondere dell’essermi ostinato a far pubblicità a tale campagna, potendo poi dormire circa tre ore per notte, (come accade da circa quindici giorni a questa parte), proprio per il bene del mio paese, nonostante, come detto, a me non ne viene, ne ne verrà nulla in cambio, (ciò, posto che io abbia mai chiesto qualcosa in cambio)?
Potrei ricevere una condanna per il fatto che utilizzo questo sito, proprio per la ragione dell’esistenza stessa, prima delle radio libere, poi dei blog, intesa proprio a mettere in risalto le cose che, nel bene o nel male, accadono proprio o soprattutto nelle piccole comunità, facendolo in maniera indipendente ed avulsa da ordini di partito?

Se queste sono le ragioni per il dover ricevere una denuncia, ben venga la denuncia stessa, purché presentata su carta morbida ed adeguatamente idonea all’uso per cui, in seguito, verrà destinata.

Dal canto mio, non avendo commesso alcun reato, se non quello di portare a galla la Verità, in maniera apolitica, e giustamente critica nel bene e o nel male, Verità dei fatti successi e che succederanno a Gambatesa secondo il mio modo di pensare e di criticare, avrò modo di considerare l’eventuale Atto Giudiziario che la nostra Angela Testa vorrà farmi trasmettere, fonte di un insperato guadagno che, in onore dello statuto di quest’inutile e fastidioso sito, devolverò in beneficenza a chi riterrò insindacabilmente opportuno.

PIACCIA O NO’, SONO E SARO’ SEMPRE FIERO DELLE MIE AZIONI!!!

Soprattutto se in contrasto a quelle di chi pensa, con stupide e malcelate minacce, di portarmi a fare ciò che desidera, in contrasto con la libertà, proprio da costoro capziosamente propugnata.

Io ho sempre sostenuto che:
“I democristiani, mangiano e fanno mangiare; i Comunisti, pretendono di mangiare da soli”.
Aggiungo Che:
“sia in senso materiale che in senso spirituale, i comunisti hanno sempre propugnata l’idea secondo cui, la roba loro è di loro proprietà esclusiva, mentre la roba nostra, deve considerarsi in buona parte a loro disposizione”.

Capisco che l’educazione ricevuta dalla Nostra, prevederebbe che quando si parla, lo si facesse secondo i rodati dettami dellaPravda, ma purtroppo, o Angela, non siamo in Unione Sovietica.
Scassata e com’è, siamo in Italia, quell’Italia che per democratia, accetta le tue, come le mie idee, evitando di dare ad alcuna di queste una superiorità, se non sbaglio, Somma Idea promossa proprio da uno, se non tutti, dei quattro referenda, da voi stessi proposti, ed in parte, anche da me votati a favore.

Così, mi preme ricordare a me stesso, che una buona educazione, prevederebbe innanzitutto la coerenza nel relazionarsi con il prossimo, pensando che l’attaccare chi non ha le nostre stesse idee, prevede sicuramente una risposta, non necessariamente remissiva.

In Definitiva:

O Angela! La tua Brutta Figura L’Hai Fatta.
Ora Denunciami!

Affinché possa chiederti questi mille euro di danni, e destinarli a persone bisognose, cui, questo danaro sarà più utile che a te, persone che in questo modo, sapranno meglio apprezzare il lavoro di chi, a differenza d’altri, scrive con prove, cognizione di causa e soprattutto, evitando il copia-incolla, tanto caro a chi non vuole mostrare la verità, inviso però, a chi, come chi scrive, vuole raggiungere risultati comcreti, a dispetto di false e puerili ideologie, che nel secolo scorso, hanno contribuito esclusivamente a creare povertà e crudeli dittature.

Infine una semplice Mozione D’Ordine:

O Angela,
Ma se ti dà tanto fastidio quello che scrivo, (e che anche senza il tuo contributo riesco ad acquisire), perché dai punti al contatore di questo sito?
Perché mi trasmetti ciò che desideri venga poi pubblicato su un sito che ti fa “incazzare”?
Perché non metti in pratica ciò che Don Peppino mi ha insegnato durante il periodo in cui ho frequentata l’Azione Cattolica, riassumibile nel motto:
“Tutti Siamo Utili, Nessuno E’ Indispensabile”;
A te, non lo ha insegnato?
Mi sembra strano!
Oppure, perché (in maniera molto più laica) non consideri e ti attribuisci l’affermazione, (poi divenuta anch’essa motto) del compianto Pietro Garinei, secondo cui, chi se ne va insalutato ospite, “lascia uno spazio sicuramente Colmabile”?

Detto più terra-terra:

Perché mi leggi?
Chi te lo chiede?
Sei pagata per questo?
E se nò, chi te lo fa fare?

Sappi che io, letto o non letto da te, guadagno sempre quanto già dato in misura!

Soldi?
Neanche a parlarne!

Fama?
E per farne cosa?

Stima?
Quella sì! E tanta!
Donatami da chi, al contrario di te, mi legge con gusto o disgusto, criticandomi anche aspramente, ma facendolo però, in modo più maturo, e sicuramente più produttivo, a vantaggio del comune discutere, quindi, della Politica:

Quella con la P Maiuscola;
Quella che, in questi giorni stiamo tentando di attualizzare;
Quella non leggibile nel tuo comportamento di ieri sera.

Insomma:
Io, ti piaccia o nò, continuerò a scrivere di ciò che sento in paese, anche nei bar, soprattutto se per qualsiasi ragione il discorso mi coinvolge, sia pur solo di striscio.

Tu?
Tu, sei dispensata dal leggermi, dall’inviarmi informative che a questo punto, ho buona ragione di credere del tutto parziali, insomma:

Hai La Democratica Facoltà Di Gestire La Tua Vita Senza Disturbare La Mia.