Di Vittorio Venditti
Finalmente Un Fondo Di Verità
Ieri, per intasamento da amici, non ho potuto espettorare niente per la gioia dei miei detrattori; oggi, con calma, devo riprendere a sparlare anche della situazione politica molisana; evito di riproporti i link a quanto abbiamo scritto in precedenza a proposito della mancata differenza fra l’amministrazione Iorio e quella Frattura, perché ti ritengo troppo intelligente per punirti con tale offesa, ma t’invito a considerare gli ultimi comunicati proposti dalla CISL a stretto giro di posta.
Va detto innanzitutto che io resto sempre della stessa idea in riferimento ai sindacati, (per me non servono a niente), e se t’importuno con i loro comunicati è solo per dovere d’informazione, alla quale poi appigliarmi per scrivere simili farneticazioni. Fatto sta che la ragione stessa per la quale i comunicati in questione esistono, mi dà il destro per ridere di coloro che, nonostante tutto, ancora credono che la classe politica possa dar loro da mangiare. Questa gente, stupida perché non in grado di saper sbarcare da sola il lunario, è ancora troppa e dobbiamo tollerarne i capricci, magari sentendo le loro ragioni giorno per giorno, in quei piagnisdèi che di riflesso danno potere a chi disturba la vita di chi vuol viverla, con stupide imposizioni alle quali non crederebbe neppure una scimmia.
In definitiva: Sapendo di attirarmi gli strali di moralisti e perbenisti, (i quali forse mi chiederanno di girarmi a guardare che ombra mi porto dietro, senza sapere che quell’ombra è data soprattutto dal loro perbenismo, mentre il sole che ho in faccia viene dal sacrificio che giorno per giorno faccio per rimettermi in discussione), dicevo, nonostante questi strali, oggi finalmente posso sorridere di questi “delusi” ed evitare di dar loro la mia solidarietà, avendo costoro la colpa di essersi affidati a turlupinatori di scarsa qualità, che ora, dopo aver ricevuto il tornaconto per il quale hanno abbindolati i delusi di cui sopra, tornando alla realtà, traggono i loro vantaggi, alla faccia dei fessi che ora piangono.