Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Da Internet
“Canone Rai: si può non pagare, ma la Corte Europea non lo ha abolito”
Oggi, giornata dell’Epifania, (che tutte le feste porta via), e che ci dà l’estrazione della lotteria, speravamo di aver raggiunta anche un’altra “dipartita”: Quella di una tassa che ci viene imposta come abbonamento e che tale non è.
Lo spunto mi viene proposto da quest’articolo che chiarisce bene la situazione, mettendo in risalto che la corte europea, come la maggior parte delle istituzioni che ci vengono imposte dall’Europa, non avendo potere decisionale, ma solo consultivo, non serve a niente.
Con ciò, voglio dire che prima di pensare a non pagare il canone RAI, dovremmo considerare l’ipotesi di liberarci di quella burocrazia che sputa sentenze per poi camparci sopra, sentenze che chiaramente dicono ciò che la gente si vuol sentir dire, per poi ovviamente andare a parare gli interessi dei governi nella solita maniera gattopardesca.
In definitiva: Diamo retta a Renatone da buoni sorcini e paghiamo quanto ci viene richiesto, visto che alla fine della fiera comunque ci deruberanno di quei soldi in un modo o nell’altro, (IMU docet); pensiamo a pagare ed a farli fessi, magari recuperando quella cifra ridicola con un sano e proficuo lavoro “abbronzato”, fonte della mancata ribellione di un popolo che, da italiano qual è, bela, senza però voler uscire dal gregge ed evitare la tosatura periodica imposta da chi, sveglio e scevro da religioni, fa credere al popolo stesso che quella sia la “rotta giusta” per il Paradiso.