Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Com’è Andata Questa Festa?
Eccomi a parlare di un’altra, delle poche feste rimaste a Gambatesa:
La Festa Di Sant’Antonio.
Cominciata senz’alcuna vigilia, (sabato infatti è stato un sabato come gli altri), si è ben svolta ieri, anche se con un giorno d’anticipo rispetto a quanto prefissato da Santa Romana Chiesa, la stessa che a Gambatesa, da tempo ormai, decide autonomamente di festeggiare Sant’Antonio la domenica più prossima al tredici giugno.
Misteri della Fede!
La festa è iniziata in pratica, con la Santa Messa delle undici, e la successiva processione, (vedi foto di cui sopra), che si è snodata come al solito per le vie del paese.
Bello, è stato vedere i bambini che hanno fatta la Prima Comunione la scorsa settimana, precedere il Santo per il paese.
Un fuori programma, si è verificato quando, arrivata in piazza, la processione è stata fermata.
La causa?
In realtà, erano più di un centinaio.
Un motoraduno che, forse inconsapevolmente, era arrivato a Gambatesa con tutto il suo fragore; così, da infastidire gli animali che come ogni Sant’Antonio che si rispetti, erano anche loro in processione.
Alla fine tutto è andato per il meglio, la processione ha finito il suo giro, c’è stato il tradizionale saluto a Sant’Antonio riportato in chiesa,
alcuni dei motociclisti hanno potuto visitare il Castello, che come già sai, è aperto la domenica, e tutti siamo andati a mangiare soddisfatti.
Nel tardo pomeriggio, la banda che già in mattinata aveva accompagnato il Santo in processione, ci ha dato un primo assaggio dello spettacolo che si sarebbe poi tenuto ieri sera.
la banda andava A Prendere Posizione, (Premiato gran concerto musicale municipale,Città di Francavilla fontana, Brindisi, diretto da Ermir Krantja, direttore d’orchestra della radiotelevisione albanese e del teatro dell’opera di Tirana),
nel posizionarsi in piazza Vittorio Emanuele, ha offerto un avanspettacolo degno di nota.
Bello è stato infatti l’effetto stereo creato da quel posizionamento, che ha fatto dimenticare la pessima acustica di un luogo non certo deputato all’ascolto di un concerto.
Lo spettacolo serale,
(Bello! Veramente Bellissimo Concerto!), non è stato ovviamente da meno, e alla fine, si può tranquillamente dire che la festa ha soddisfatte le aspettative.
Inlogico però sarebbe, che io non ti proponessi qualche piccolo appunto, che se forse guasta un pò il clima, rimette in gioco una realtà dei fatti, nonostante tutto ancora dura a morire.
Tornando alla Messa del mattino, va detto che Don Fabio è stato davvero in gamba.
Con un’acrobazia degna dei migliori spettacoli proposti dalle Frecce Tricolori, è riuscito a far combaciare perfettamente la festa di Sant’Antonio, con la festa della Pentecoste, anch’essa spostata alla domenica, ma per colpa dello Stato italiano.
Nulla questio in merito; qualcosa da dire però, in riferimento ad una parte successiva dell’omelia, là dove si è parlato della festa già unificata, e la si è accostata all’unità della chiesa, intesa come unità della comunità dei Cristiani.
Non mi è ben chiaro il motivo per cui, se durante l’omelia si è parlato di quanto appena detto, alla fine della Messa, negli avvisi che solitamente vengono comunicati, si è parlato della prossima festa del Corpus Domini, ricordando a tutti che la processione con il Santissimo, si fermerà per momenti di riflessione, toccando i cosiddetti altarini, “che verranno posizionati per il paese come lo scorso anno”.
A tal proposito, ricorderai che la festa del Corpus Domini, a partire dal duemilaquattro, ha subite delle modifiche ben visibili in facciata:
Il Sindaco non porta più l’ombrello al parroco, la processione con il Santissimo non ferma più al municipio, gli altarini, prima con fastidio proposto, poi con imposizione diretta, sono stati ridotti di numero, e (ciò che conta di più) costruiti esclusivamente in prossimità di abitazioni di cittadini che non sono a favore dell’attuale amministrazione municipale.
Tutto ciò, a causa del fatto che il Sindaco e il parroco, se potessero si sparerebbero fra loro.
Perché non proporre un ring e divertire l’intero paese?
Al di là delle polemiche, tutto ciò, se così verrà riproposto, (ed i presupposti sussistono per intero), cozza frontalmente con il bel discorso fatto sull’unità della comunità Cristiana, discorso visto evidentemente in maniera del tutto capziosa.
Si parla tanto di unità, in qualche modo si tenta di attuarne anche la messa in pratica, (vedi il discorso sul Castello), ma se poi, alla faccia dell’essere Cristiani, la si attua secondo modalità parziali, si arriva ad ottenere un unico risultato:
Riaprire ferite mai del tutto rimarginate.
Spero che in questi quindici giorni, si arrivi ad una modifica dell’operato proposto in nome di Gesù, insomma:
Che Gesù stesso ci metta una mano.
Diversamente, la tua intelligenza saprà interpretare quanto sarà successo, ed il pazzo che farnetica da questo inutile sito, questa volta farà tabula rasa di certi modi di dire e di proporsi, alla stessa stregua di quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale, prima a Coventry poi a Dresda.
Intelligenti Pauca.