Di Mario Ricca
Classe Politica Riabilitata.
In testa a questo delirio, tengo a precisare che ne ho intenzione di polemizzare, ne di lamentarmi. La mia è solo una constatazione di chi è con sovrano distacco alla finestra, divertito osservatore di quanto accade.
La scorsa settimana, si plaudiva all’iniziativa ipocrita della società Juventus, che profittando della chiusura delle curve, per altro ipocrita provvedimento della giustizia sportiva, ha ospitato negli spazi inibiti, dei bambini “innocenti”, per dare l’immagine del calcio pulito, a causa della modaiola necessità di piacere alla gente che piace anche al costo di mistificare la cruda realtà, Papa Francesco docet, realtà che ha preso implacabilmente il sopravvento quando gli ospiti “innocenti”, proporzionalmente alla loro anagrafica, hanno fatto come i grandi, alla faccia di quei buonisti che vorrebbero lo sport portatore di valori non compatibili con questa epoca-
La normalità è stata ripristinata a Torino.
Ma perché il calcio dovrebbe colmare lacune educative che evidentemente sono da ricondurre ai deficit delle famiglie?
A proposito delle famiglie, di chi è la colpa se esiste una percentuale di studenti altissima che mente?
Io, ho maturata l’idea che in Italia evadere le tasse sia un dovere e una forma di legittima difesa; quindi non mi si può accusare di moralismo. L’approccio pedagogico da parte dei genitori tanto dei piccoli tifosi quanto degli studenti, è quello somministrato dai figli del sessantotto, sulle cui catastrofiche conseguenze mi espressi in precedenti deliri. Ma alla luce di quanto farneticato la domanda che mi pongo è:
Con quale diritto ci lamentiamo della nostra classe politica?
Tra politici ladri e popolo bue, la differenza di comportamento è solo di tipo quantitativo non morale; sarebbe quindi il caso di prendere atto finalmente che essendo la politica specchio del Paese che la elegge, abbiamo quel che meritiamo!