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GAMBATESA: Stranezze E Novità Della Burocrazia

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Ecco Perché Mi Lamento

Municipio, del 28 maggio 2011

Ogni tanto va fatto anche il punto su ciò che il cittadino dà allo Stato e su cosa da Quest’ultimo il primo riceve in cambio, perciò, oggi voglio farneticare di qualcosa più volte trattata, ma sempre nuova, come fosse la Messa domenicale, con la differenza che in quel caso è il prete a guadagnare con le offerte dei fedeli, mentre in questo, siamo noi cittadini a perdere con le estorsioni provenienti da sempre più parti in combutta fra loro e contro di noi.

Lo spunto mi viene offerto dalla [download id=”466″ format=”2″], documento esposto nell’albo pretorio on line del municipio di Gambatesa, non come tutti gli altri, ma in notevole ritardo.

Il Sindaco, del 29 gennaio 2011

L’argomento dello scritto, pur non interessandomi direttamente, mi ha permesso di chiedere al nostro Sindaco, quale fosse il motivo di tal ritardo e soprattutto perché, fino all’esposizione della delibera così come te l’ho proposta, al visitatore del sito istituzionale di Gambatesa, venisse presentata la presa in giro che sostanzialmente si riassume nel dire: “La delibera è stata promulgata, ma il documento non te lo possiamo far vedere”

Perché un simile comportamento?
Presto detto.

Verso la metà del mese, sempre più incuriosito dal fatto che il documento in questione non venisse esposto, come al solito mi sono rivolto al Sindaco per chiedere la ragione di tal diniego. Il Nostro, senza perdere tempo mi ha risposto che se la delibera oggi presente all’esame della tua intelligenza non potesse esserlo prima, ciò era dovuto ad un errore riscontrato nella redazione del documento, sbaglio veniale, ma che andava corretto solo ed esclusivamente dal segretario municipale. D’accordo, ma allora perché presentare una delibera nell’albo pretorio e poi non pubblicare il relativo documento? Lo si poteva correggere e poi pubblicare senza tanti giri di parole! No, perché sembrerebbe che per ragioni burocratiche, la delibera in questione vada prima annunciata senza la presentazione del documento, e poi, una volta corretta, vada rinumerata ed esposta all’albo pretorio, così, da generare un po’ di lavoro in più per chi deve esporre il documento corretto, lavoro del tutto inutile. Per la serie: Con la delibera novantadue… Abbiamo scherzato.

Non che sia sbagliato far lavorare un po’ di più gli impiegati del municipio di Gambatesa!

A margine, va detto che per altro, se l’errore che ha generato il ritardo nella pubblicazione della delibera ex novantadue, oggi centouno, è stato corretto, ciò, non vale per gli errori di battitura che persistono pari pari, (vedi nell’oggetto: “AFFIDAMENTO DI INCIRICO PROGETTAZIONE ESECUTIVA), quanto ci voleva a correggere la parola “incirico” con il giusto termine “incarico”?

Già, ma poi la delibera poteva risultare falsata!
MA MI FACCIA IL PIACERE!!!

Un altro argomento che mi ha fatto sorridere, Emilio me lo ha proposto parlando dei cambi di residenza. Pare che ora, nel richiedere un servizio del genere, il municipio al quale ci si rivolge, sia obbligato ad accettare l’autocertificazione proposta dal cittadino, eseguendo solo in seguito gli accertamenti che il caso richiede, salvo poi, costatata la falsità di quanto dichiarato dall’aspirante residente, passare l’ultimo guaio per provvedere alla cancellazione ed al ripristino della precedente residenza. Tutto ciò, perché il legislatore italiano non ha voluto imporre a chi accerta la residenza, (lo ricordo: Pagato anche per questo lavoro), di farlo nei tempi il più rapidi possibile, come avviene in uno Stato Civile, come avviene in uno Stato tecnologicamente avanzato, quale si definisce l’Italia.

Convento di San Nicola, del 26 settembre 2010

Non contento e volendo farmi del male, ho chiesto ad Emilio se fossero solo questi i problemi burocretini con i quali un Sindaco deve combattere giornalmente, anche perché ultimamente ho notata l’assidua presenza dei carabinieri della locale stazione, presso il convento di San Nicola, cosa che inizia a dare un po’ fastidio a chi, prima che Gambatesa ospitasse coloro che vengono d’oltre mare, viveva in tranquillità e vorrebbe, anzi, impone alle autorità costituite che quella tranquillità torni ad esser padrona della zona, senza dover patire fastidi di sorta, tipo quello di non trovare il parcheggio davanti casa propria, perché occupato da mezzi che in questo caso, non sono certo a nostro servizio, ma a servizio della burocrazia o di chi lucra sulle disgrazie di questi nostri ospiti; ciò, per evitare che si arrivi alla ribellione, non solo costituita dalla mancanza di rispetto per chi non offre tale sentimento a noi che, fino a prova del contrario, siamo legittimati a stare nelle nostre proprietà, sulle quali paghiamo il pizzo. Qui, il Sindaco mi ha data un’altra “illuminazione”, perché, a suo dire, parrebbe che le ragazze attualmente ospiti del convento, sapendo che l’essere censite in Italia avrebbe vietato loro di arrivare nei paesi del nord Europa, sistematicamente tentano la fuga e vengono riprese e ricondotte al convento, (qui ne ho farneticato ultimamente). A questo punto, visti i precedenti con gli spazzini, ho chiesto al mio interlocutore chi gl’imponesse di fare da tutore per questi minorenni, o, in alternativa, quale fosse il suo compenso. Emilio, senza scomporsi, mi ha risposto che la Legge impone al Sindaco di occuparsi dei minorenni entrati in Italia ed accolti nel paese da questo primo cittadino governato perché Ufficiale di governo e che la mancanza di tal controllo provocherebbe non pochi problemi al Sindaco stesso; Emilio ha anche aggiunto che la magistratura vigila a che ciò accada, aggiungo io, fregandosene dei problemi dei cittadini italiani. Io, esterrefatto al sentire tali affermazioni, ho risposto che sarei capace di candidarmi e vincere le elezioni, solo per disobbedire ad una simile imposizione, atteso che se volessi fare dei figli li farei con i miei mezzi, ne farei impormeli da chi già è inutile perché non esegue il proprio lavoro, pur venendo lautamente pagato con i proventi del pizzo di cui sopra.

Tornando però alle delibere non pubblicate, ancora l’altro ieri, dopo aver acquisita la delibera che ti ho mostrata, ho protestato al Sindaco il fatto che mancassero all’appello le delibere di giunta prodrome a quelle di consiglio, (da me recuperate e da utilizzare in seguito), (mentre espettoro, il problema non è ancora risolto), e la cosa si è mostrata ancora più ridicola, atteso che Emilio mi abbia detto che le delibere le può esporre nell’albo pretorio solo il segretario municipale, alla faccia dei mille euro annui dati a chi, si dice, gestisce il sito istituzionale, ([download id=”467″ format=”2″] e [download id=”468″ format=”2″]), come detto chiaramente da questi altri documenti che, certo, non ho redatto io!

In definitiva, mentre manca il sale per ripulire le strade dalla neve e tutti gli imbecilli che vivono in Italia sono in trepidante attesa per sapere quale sarà il destino di Berlusconi, in pochi stiamo semplicemente aspettando che, dopo l’ennesimo salasso che ci verrà propinato dalla cosiddetta Legge sulla stabilità, ci vengano restituiti servizi da noi pagati, servizi che se avessimo chiesti a Carmine Schiavone o Raffaele Cutolo, Per non parlare di Bernardo Provenzano, (che sanno bene come e quando parlare), probabilmente avremmo ricevuto prima e meglio, per poter vivere nella consapevolezza che il nostro guadagno sarebbe stato più e meglio rispettato.