Siti Istituzionali: Chi Semina… Raccoglie!
9 Giugno 2011
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10 Giugno 2011
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Tutti Per Il Progresso: Ma Il Progresso Non E’ Per Tutti

Di Vittorio Venditti

Quando La Tecnologia Non E’ A Servizio Dell’uomo.

Facendo anche in parte riferimento all’articolo ultimo con il quale ho trattato l’argomento dell’accessibilità parziale del sito istituzionale del municipio di Gambatesa, ti racconto l’ultima, delle disavventure che proprio in questi giorni mi sta capitando.

Come capita a chi vive, anche a me accade ogni tanto di mettere fuori uso qualcuna delle apparecchiature, utilizzate ormai anche per tediarti con questi inutili articoli.

Nei giorni scorsi, ho assistito all’agonia e poi alla morte di uno dei miei trasmettitori, con cui, regolarmente mi collego alla Rete.

Come si dice:
Morto un papa, se ne fa un’altro.

A trovarlo, un cardinale o chi per lui, idoneo a ricoprire questa Carica!

Come normalmente ormai faccio, mi sono messo alla ricerca del nuovo dispositivo, sia tramite la rete, (ovviamente utilizzando un apparato di riserva), sia andando in giro per campobasso per cercare ciò che poteva essermi più utile.

Visto che i tempi cambiano e bisogna cambiare con i tempi, anche per aggiornarmi, (alla faccia di chi, per tirchieria o poca lungimiranza, non lo fa), ho pensato di spendere soldi per acquistare uno dei modelli proposti comunemente, quindi, un apparato di ultima generazione.

Non lo avessi mai fatto!

In fase d’installazione nulla di che preoccuparsi.
I problemi sono sorti immediatamente, all’atto dell’attivazione e della connessione ad internet.
Infatti, il comando “Connetti”, anziché presentarsi con i caratteri in formato testo, viene posto sullo schermo in formato grafico.

Nulla di particolare, se non fosse per il fatto che, trattandosi di grafica, il comando stesso non viene rilevato dallo screen reader, di conseguenza non viene vocalizzato, per cui accettato.

Non è accettata neppure la possibilità di connessione tramite browser, visto che, attivando tale funzione, questa non viene riconosciuta dalla internet key, che ovviamente non risponde al comando.

Qualcuno, (non faccio nomi), starà già dicendo:
“Finalmente ti zittisci!”

Peccato per lui, io continuerò a parlare e lo farò sempre più spesso; dovrò però tornare all’antico, ricomprando dispositivi non più in produzione, quindi, difficili da trovare.

Resta però la riflessione:
Fino a che punto il Progresso è cosa buona e soprattutto è a vantaggio di tutti?

Dalla rivoluzione industriale iniziata nel diciottesimo secolo, abbiamo avuto modo di sapere di tanti rigurgiti di nostalgia per il passato, ed abbiamo letto di “paura per il nuovo che avanza”.

Allora si aveva paura del nuovo, perché non se ne conosceva il modo di utilizzo.
Oggi, almeno in determinati casi e per determinate categorie di persone, non si sta proponendo lo stesso timore?
Ovvero, il timore di cui sopra, non sarà tale, non tanto perché i nuovi strumenti non si sappia come utilizzarli, quanto, per il fatto che questi, riescano ad essere inutilizzabili, proprio in nome di quel Progresso che dovrebbe rendere a tutti la vita più semplice?