Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria O Prese Da Internet
(Audio), Da Rai Radio Uno
Che Paura! Che Vergogna!
Dovrei occuparmi della festa di Santa Lucia anticipata che si tiene oggi a Gambatesa, ma ciò che può riguardare la gente comune l’ho già espettorato l’altro ieri. Perciò, visto che sono passati trentatré anni e mezzo dalla notizia data martedì scorso, (qui la testimonianza), sono sicuro che non te la prenderai se, passato qualche altro giorno, solo oggi ci torno per dire la mia.
Adesso che i principali artefici di quella battaglia aerea condotta in tempo di pace sono finalmente morti, (e non dirmi che Padre Giulio non ha responsabilità, perché di quell’uomo bisognava preoccuparsi quand’era dietro le quinte…), forse c’è la possibilità di far finta di dare un po’ di giustizia a chi tal ristoro finora non meritava di avere, questa volta non solo per colpa di quei delinquenti che si fanno chiamare Giudici, in Italia.
“La Cassazione: Ustica, il depistaggio «definitivamente accertato»”; bene: Se ne sono accorti pure loro, quindi finalmente si può pensare d’iniziare a lavorare per arrivare a mettere la parola fine sull’argomento e consegnare alla Storia una verità più che manipolata, verità che ci propone un crimine commesso da chi, militare ma fra i vincitori, non può ne deve essere accomunato ad altri criminali, la cui differenza sta solo nel fatto che questi ultimi hanno persa una guerra trentacinque anni prima o se vuoi, sessant’otto anni fa.
Fino a ieri, se c’è stato qualcuno che ha parlato di battaglia, si riferiva a quelle proposte dai personaggi che vedi nella seconda foto, mentre, gente del calibro di Andreotti
si preoccupò di fare gli onori di casa, magari offrendo una “buona” tazzina di caffè, che ben “Sindona” con certi “concordati”.
Finalmente dunque per tigna si arrivano a scoprire le carte, dopo che in tanti, (Mario Alberto Dettori, Mario Naldini e Ivo Nutarelli in primis involontari attori di quello “spettacolo”, poi Alessandro Marcucci, reo di aver indagato in segreto per conoscere quella scomoda “Verità”), tentando di dire che Asterix ed Obelix non erano della partita, sono stati “convinti” del contrario e rimessi in riga.
Chissà se per quest’ultimo mio farneticare qualcuno asserirà che “si tratta di panzane”…
Panzana o non panzana, io non ho cervello, per cui mi viene stranamente da pensare che chi ha sia pur involontariamente colpito il volo Itavia Bologna/Palermo della sera del ventisette giugno millenovecent’ottanta, abbia solo anticipato quanto sarebbe successo vent’un anni dopo, mostrando già da allora quali fossero gli interessi in gioco nell’area mediterranea.
1980, strage di ustica, 27 giugno 2013
Come puoi ascoltare in questa superba trasmissione di Rai Radio Uno dello scorso ventisette giugno, (Con Parole Mie), magistralmente condotta da Umberto Broccoli, fra intercettazioni venute alla luce e deduzioni fatte a braccio dal conduttore, non c’era bisogno di scomodare l’età che Cristo, secondo la leggenda, avrebbe avuta su questa terra, per arrivare a capire che c’è stata quantomeno incompetenza nel gestire quanto accaduto alle maledette 20.08 di quel ventisette giugno millenovecent’ottanta al volo IH870 Itavia, partito da Bologna con due ore di ritardo, (nemmeno i timer moderni sarebbero in grado di autoriprogrammarsi), e mai atterrato a Palermo, luogo che doveva essere di vacanza, luogo che si è trasformato per almeno la metà di quei poveri e sfortunati viaggiatori e membri dell’equipaggio, nella loro definitiva tomba.