Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Scappate! Se Posso, Vi Aiuto Di Cuore!
In attesa della trasmissione che ogni giovedì che Dio comanda ci viene proposta da Radio Civita, memore di quanto ho dovuto patire a suo tempo per colpa di Leggi che, con la scusa di aiutarmi, mi hanno deportato in lager denominati collegi o peggio “Opere Pie”, dove si doveva e dove ho dovuto sopportare “l’educazione” (impartita a schiaffi e quant’altro di simile, educazione che mi ha rovinato irreparabilmente a livello fisico), imposta da aguzzini, definiti dalla società civile “educatori”,
eccomi a parlare di quanto accaduto ieri mattina a Campobasso, protagonista un gruppo di ragazze somale, arrestate nel convento di San Nicola di Gambatesa, con la sola colpa di star cercando la propria dimensione di vita: Qui, la notizia di seconda mano, atteso che io non sia un giornalista, quindi, non possa avere informazioni dirette dalla questura, notizie reperibili comunque e, se necessario, in seguito pubblicabili, magari rivelando anche le fonti alle quali sono state sottratte, forze dell’ordine comprese.
Se mi conosci, sai che io tifo da ultra per quelle ragazze e per tutti coloro che, venuti in Italia, vogliono solo attraversarla per raggiungere i loro obiettivi, non certo per restare qui, in posti nei quali si muore di fame, forse peggio dei luoghi d’origine di questa gente.
Per questo, stigmatizzando l’industria che sta fiorendo sulle disgrazie di queste persone, mi auguro di cuore di avere la possibilità di contribuire in ogni modo alla fuga di questi disgraziati, presi con l’inganno e sfruttati alla stessa stregua di moderni schiavi da gente senza scrupoli che, potendo andare a zappare le terre di proprietà, pensa di sostituirsi a coloro che fanno parte di quell’industria diversamente lecita, (i caporali), che almeno hanno la correttezza di presentarsi per ciò che sono: Magnaccia e sfruttatori, con la faccia pulita di chi, però, non si erge a paladino della Legge, ma si comporta come questi ultimi, vale a dire, sfruttando la debolezza e le disgrazie altrui.