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Rispetti E Sospetti: Ci Riprovano Ma…

Di Vittorio Venditti

Ormai E’ Un Annuale Appuntamento!

Eccoci dunque a quell’operazione di routine che vede da una parte una banda di gente che cerca di sbarcare il lunario tentando di prelevare piccole somme dalle tasche di noi molisani, dall’altra, chi ti tedia, personcina che già da tempo ha giurato che non foraggerà simili azioni truffaldine, ma se ne difenderà a mano armata, per ora solo di “penna”, in seguito, (se malauguratamente ci fosse qualche tentativo di reazione), con ben altri mezzi.

La storia si ripete ed io te la riassumo in questo link, sempreché tu abbia voglia di ripercorrere quanto già detto, (comunque, a beneficio dei cambiamenti che pare siano in essere presso la caserma dei carabinieri di Gambatesa: Così… a puro titolo informativo visto che per quanto mi riguarda quella caserma è come se non ci fosse), link già proposto a quegli intontiti che cercano di truffarci lo scorso anno a mezzo e mail, messaggio che ti riporto di seguito fra virgolette:

“A; info@esasrlpe.it
Oggetto: Mancata ispezione
Messaggio: Egregi signori,
su delega di Luigi Venditti, proprietario dell’abitazione sita all’indirizzo di cui alla firma in coda a questo messaggio, vi significo quanto segue:
Come da vostra richiesta, pervenuta a noi con lettera ordinaria in data diciannove U. S., ieri si sarebbe dovuta tenere un’ispezione del nostro impianto di riscaldamento, cosa impossibile, visti i nostri dinieghi, più volte comunicati, per scritto, (a mezzo lettera raccomandata alla società che vi ha preceduti ed a quell’ente mandante ed inutile che risponde al nome di Provincia di Campobasso) e con la messa a conoscenza della pubblica opinione per mezzo della Rete, cosa riassunta nel link che di seguito vi rimetto:
http://www.gambatesaweb.it/?p=6753
In considerazione di quanto potrete leggere a proposito del finale di questa storia, v’invito, (almeno per ora e perché così vuole il Galateo), a soprassedere da future richieste di visita ispettiva, in breve, per i motivi di seguito riportati:
1°: Perché noi non accettiamo terzi intrusi in casa nostra;
2°: Perché i dati relativi a suddetta abitazione, oltreché la distanza da questa della rete distributiva del gas, sono di dominio pubblico, reperibili presso gli enti preposti cui, per ottenere l’abitabilità della casa in questione, Luigi Venditti ha dovuto elargire la somma estorta di ottocento euro, oltre ad altre spese accessorie imposte per permetterci di abitare a casa nostra.
C O N S E G U E N T E M E N T E :
Ogni ulteriore tentativo di richieste simili a quella in tema, verranno trattate alla stregua di richieste di pizzo camorristico, atteso che per questo vostro servizio non richiesto pretendereste un pagamento, e quindi verrà applicata la reazione che si deve a questi “atti”, che visto lo stato di belligeranza attivo nei fatti, sicuramente non comprenderà azioni convenzionali, ne implicherà l’intervento di forze terze, già impegnate ad esigere lo stipendio, quindi, impossibili da disturbare.
Sappiate che non scherzo, vista anche la tensione che con il vostro disturbo state creando nella vita dei miei genitori.
Sappiate che intendo difendere la loro e la mia privacy a mano armata.
Fra l’altro, come detto, dalla mia è il fatto che se davvero è sola vostra intenzione acquisire informazioni sull’impianto di riscaldamento a nostra disposizione, queste le trovate presso gli enti che ce ne hanno imposta la divulgazione, quindi, senza dover dare ulteriore fastidio ai cittadini, stufi di dover pagare e poi, come se niente fosse, di dover ripagare, per ricevere servizi “offerti” non si sa bene con quale preparazione, opportunamente non dichiarata nelle vostre missive vagamente minatorie, che ovviamente mi fanno tremare alla stessa stregua di un pezzo di marmo di Carrara.
Con profondo ed innegabile disprezzo.
Vittorio Venditti”.

A ciò, aggiungo anche il messaggio di conferma di lettura, segno che questa gente, nonostante tutto, è talmente ottusa che ci riprova:

“Date: Tue, 30 Oct 2012 06:58:14 +0100

Questa è la Ricevuta di ritorno del messaggio inviato a info@esasrlpe.it.

Nota: questa Ricevuta di ritorno attesta solamente che il messaggio è stato visualizzato nel computer del destinatario. Non c’è pertanto alcuna garanzia che il destinatario abbia letto o compreso il suo contenuto.”

Aggiungo io: E’ un suo problema!

Dal canto mio, considerato sempre lo stesso proverbio che c’informa che fra il truffatore ed il truffato chi ha torto è sempre quest’ultimo, mi atterrò a quanto già dichiarato negli anni precedenti, in tutto e per tutto, compreso il fatto che quel giorno, questi “ispettori” avranno fatta l’ennesima passeggiata a vuoto ma, soprattutto, a loro spese.