Di Piero Angelozzi
La Funzione Pubblica Cisl del Molise, porta a conoscenza, tramite gli organi di stampa, i cittadini ed i lavoratori della grave situazione in cui versa la sanità molisana sia per la carenza di organico, ormai ai limiti dei Livelli Essenziali di Assistenza, sia con gli ospedali, al limite dell’agibilità e, in alcuni casi, come per esempio il pronto soccorso di Agnone, dove non vengono rispettati neanche i livelli minimi di sicurezza.
Alla luce di quanto sopra, l’Azienda ancora non presenta il piano di rientro, che faccia chiarezza sul futuro della sanità molisana. Una cosa è certa, i lavoratori non possono più reggere i ritmi estenuanti di lavoro a cui sono sottoposti ora, hanno ferie arretrate di anni e non vedono un futuro migliore. La F.P. Cisl, nell’ultimo incontro con l’Asrem del 4 ottobre u.s. ha portato all’attenzione del tavolo quanto sopra denunciato, chiedendo un incontro urgente per definire le priorità dell’Azienda e delle OO.SS. Al suddetto tavolo la F.P. Cisl, in attesa che sia convocato l’incontro richiesto, ha presentato delle proposte operative che rappresentano, nell’immediato, una esigenza improrogabile per il personale e per lo suddetto sindacato. In particolare si tratta: 1) di un progetto obiettivo relativo alla individuazione di una task force di pronto intervento, deputato a coprire posti che si rendono momentaneamente scoperti a seguito di malattia, ferie o prescrizioni, remunerati con fondi aggiuntivi che in altre regioni, la F.P. Cisl, ha contrattato in circa 50 €/ora; 2) dell’esigenza della firma di un contratto decentrato che regolamenta le materie ad esso demandate (straordinario, fondo di produttività) che in Azienda non è stato ancora sottoscritto; 3) del riconoscimento al personale dei tempi di vestizione/vestizione e la relativa monetizzazione; 4) di un incontro urgente con la Regione Molise per iniziare la discussione sul piano di rientro della Sanità. La F.P. Cisl, nella seduta del 4 ottobre u.s., ha, inoltre, denunciato ai vertici dell’Asrem un ammanco di circa un milione di euro sul fondo produttività dei dipendenti. Da verifiche effettuate sembrano essere stati fatti dei tagli indiscriminati sui fondi che, secondo circolari e, successivamente, ribadito dall’accordo Stato-Regioni, non potevano essere effettuati. Questo ha comportato un ulteriore impoverimento dei dipendenti. Infatti, gli stessi sono costretti a turni massacranti, talvolta anche a rinunciare al riposo spettante e ciò comporta un accumulo di ore di lavoro straordinario. La beffa è che non può neanche essere recuperato, per le croniche carenze di personale, né remunerato per mancanza di fondi disponibili a causa dei tagli imposti. Su questo aspetto la F.P. Cisl ha chiesto la costituzione di un tavolo specifico affinché ci sia una risposta precisa e non evasiva sulla questione. Nella prossima riunione la F.P. Cisl parteciperà, unitamente ad una rappresentanza di lavoratori di tutti i presidi (Larino, Termoli, Campobasso, Isernia, Agnone e Venafro) affinché i lavoratori stessi prendano coscienza di quello che sta accadendo a loro insaputa. La F.P. Cisl se non riceverà risposte in merito è pronta a mettere in campo azioni di protesta anche con forme eclatanti.
Responsabile Regionale
Sanità Pubblica
Piero Angelozzi