Di Vittorio Venditti
(Istigazione), Di Mario Ricca
Il Carrozzone Va Avanti Da Sé, Così Il Trombato Mantiene Il Cachet
Per levarci subito un peso, diciamo che se Renato Zero volesse sporgere querela, questa andrebbe indirizzata innanzitutto a Mario, autore del sottotitolo. Volendo poi continuare a farneticare, va detto che un notizione come quello che segue, (La multinazionale della partitocrazia – Il Sole 24 ORE), non poteva entrare nel Barile Raschiato, perché foriero di vergogna sublime, quella vergogna alla quale sarebbe giusto negare anche i funerali, magari accompagnando tale richiesta con una sommossa popolare.
Il tema è già stato ripetutamente dibattuto, ma siccome a certo schifo non si può porre mai limite ne si deve farlo, noi ci torniamo per dare l’onore al merito a chi, con quest’andazzo, ci campa da una vita, pretendendo di allungare tutto ciò, magari in favore di prole o altra forma di nepotismo.
Concesso l’omaggio però, dico che personalmente sarei convinto del fatto che bisognerebbe riaprire quei lager tanto vituperati ancora oggi, posti ove “ospitare” (vita/breve, natural durante), tutti quei “politici puri” che tante soddisfazioni stanno dando al “Bel paese”, patria che purtroppo ospita gente che, dopo esser stata adeguatamente gasata, (non a base di cocaina, ma di Zyklon B), dovrebbe essere buttata a mare senza pietà. Ovviamente, non sto pensando allo sterminio di massa di quei poveri disperati che vengono fino alle nostre coste per attraversare l’Italia senza chiederci nulla in cambio oltre al passaggio, ma a quella risma di porci che, anche sulla pelle dei poveretti appena citati, campano da far schifo.
In definitiva, largo alla pulizia etnica, quella vera, quella che ci deve liberare da questi scansafatiche, utili solo a sé stessi ed ai parassiti loro complici, deleteri per chi vuole vivere, magari lavorando senza dover rendere conto a nessuno di ciò che fa, ma soprattutto senza dover pagare più del necessario, non per avere ciò che spetta in servizio in cambio di quanto dato, ma per campare un carrozzone che, come dice Mario o il buon Renatone, va avanti da sé.