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Immigrazione Clandestina E Indulto: Perché? Per Chi?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

Ecco Fino A Che Punto Sappiamo Essere Pagliacci

Lo Sbarco

In questi giorni, a proposito di quei disperati che vengono considerati Persone solo perché dietro a ciò esiste una promessa di finanziamento da parte della comunità europea e qualcuno, (anche a Gambatesa), c’inzuppa il biscotto, a proposito di quella povera gente, si dice che si stia macchiando del reato di immigrazione clandestina, dopo essere arrivata con tanta fortuna presso le nostre coste.

Noi italiani, dopo aver dimenticato l’ombra di noi stessi, siamo in grado di stravolgere anche il significato delle parole espresse nella nostra nobile lingua, tacciando così di qualcosa che non sta ne in cielo, ne in terra, queste persone. Parliamo di immigrazione clandestina, non accorgendoci che tal immigrazione avviene alla luce del sole, anzi, durante la notte, alla luce delle fotoelettriche; per questo, il reato di cui si parla cade miseramente.

Detto ciò, passiamo a qualche altra cosa che ci rende ridicoli al cospetto del resto del mondo: L’indulto.
Si sta infatti cercando di carcerare gente che viene in Italia e poi in Europa per trovare la libertà ed un futuro migliore, per scarcerare chi, nel bel paese, ha commesso ogni genere di reati e non è stato rieducato ad una vita più degna di tal nome. Dopo aver costruite nuove carceri e lasciate queste al loro destino, si piangono lacrime di coccodrillo per un’emergenza che tale era, tale è e se Dio vuole, tale sarà anche in futuro, atteso che nella maggior parte dei casi, coloro che di qui a breve usciranno dal carcere, vi rientreranno dopo poco tempo.

C’è poi il ridicolo nel ridicolo: Il gridare allo scandalo perché si deve celebrare il funerale di un assassino, (a suo dire, per ordini superiori ed in tempo di guerra, in poche parole con la stessa colpa di altri, di quella e di tante altre guerre vincitori), lasciato in piena libertà con la collaborazione di diversi governi per tutto il miglior periodo della sua vita e carcerato, (per poco in carcere, poi in una normale abitazione), quasi alla fine di questa, per ripulire la coscienza di chi ha collaborato per la copertura della latitanza di quel personaggio, uomo che ha commesse le peggiori nefandezze ascrivibili ad un essere di tal risma, ma che fino alla fine ha avuto il coraggio delle proprie azioni, non pentendosi, ne rinnegando ciò che ha fatto, quindi, ai sensi di quanto dice la religione cattolica, degno del Paradiso per non aver fallito durante la propria vita.

Ecco fino a che punto noi italiani sappiamo essere pagliacci di fronte al mondo: E non venirmi a dire che tutto ciò è per colpa di Berlusconi…