Di Vittorio Venditti
Fuori Dal “Barile”
Avrei dovuto presentare proprio il settimanale “Barile Raschiato”, ma siccome “La Notizia Non Può Attendere”, anche se a scartamento ridotto, (spero ancora per poco), eccomi a sparare tre fatti di cronaca spicciola prettamente gambatesana, in grado di farci risalire l’umore.
Il primo, si riferisce ad un dibattito in differita che sto portando avanti con l’amico Luca D’Alessandro, in merito a quanto accade presso la locale amministrazione: (Qui la sua ultima risposta).
Luca, forse per strumentalizzare a suo o altrui favore la cosa, (ricordo a me stesso che il suo “molto onolevole blog” è gestito da Mariano Diasio, mio ex parente, nonché badante di altri di cui parlerò dopo), dopo aver ripresa la mia farneticazione, scrive:
“Infine, mi meraviglia che anche chi è abituato a lanciare strali e sentenze verso questi comportamenti innalzandosi a “voce fuori dal coro” e dando l’impressione di salvaguardare i più deboli, si beva, o faccia finta di bere, in nome di chissà quale interesse, chiacchiere campate in aria in una strenua e imbarazzante difesa dell’indifendibile.
“Lezioni di incoerenza”: A chi ti riferisci?
Innanzitutto, o Luca, ti devo dire che da presidente della C G Pelle, (non pizza e fichi), io bevo solo ciò che di genuino ci può offrire la nostra terra: Vino, rigorosamente prodotto dalla mia famiglia, e birra, sempre rigorosamente acquistata e consumata con gli amici, quei pochi, ma veri amici che mi onoro di avere. Se mi arriva qualche bottiglia fuori mano, io la accetto e la critico, visto che non devo nulla a nessuno in merito; poi, da quand’è nata questa “Voce fuori dal coro” (che non si “innalza” ma guarda dal basso), tutto ciò che è stato “fotografato” è risultato non discosto dalla verità, tant’è vero che amici non di quest’inutile sito, si sono affrettati ad allontanarci dai propri “affari”, proprio per evitare che si dicesse cosa stessero facendo e cos’hanno fatto nel passato.
Scherzando: Io non mi posso “innalzare”, (vista la mia invidiabile mole), perché franerei a terra a causa degli effetti della forza di gravità “permanente”.
Seriamente: Io, di ciò non ho avuto e non ho paura: Qualcuno però, dovrebbe ricordare che prende soldi anche per fare L’accoglienza di chi viene da lui e dall’organizzazione della quale fa parte invitato, accoglienza promessa ma lasciata a chi non aspira a chiedere soldi al Municipio, in nome di “attività Culturali” che poi non porta a termine.
In merito ecco a chi legge questa [download id=”441″ format=”2″], che la dice lunga anche sul modus operandi, utilizzato per cercare di ottenere quell’elemosina, chiesta a chi oggi viene criticato.
A proposito: Avranno poi presentata la “domandina” per ottenere quei duemilacinquecento euri?
Sì, anche perché quest’anno, se Dio vuole, per altri progetti in fase d’attuazione, non dovrei fare la squadra di Capodanno, (cosa normalissima a Gambatesa, quindi non scandalizzarti), per cui poi ci sarà da ridere se nessuno si presenterà al cospetto dei camperisti, (com’è accaduto lo scorso anno)…
La seconda notizia, ci porta a quell’altra “condizione di Gioia” data a noi gambatesani, dalla “chiesa cattolica locale” (così la chiamano), notizia fornita da uno scarno dispaccio de “Il Segreto Di Pulcinella”, che c’informa che da quest’anno, il nostro parroco ha voluto sostituire il gruppo dei catechisti, rassicurandomi dunque sul fatto che non caccia solo me, ma chi gli pare, a suo uso e consumo.
Fermo restando che la cosa sia “privata”, io la tratto perché, al di là di far dispetto a chi soffre per questo mio comportamento, se pur privata, la notizia in questione riveste qualcosa che riguarda il pubblico, atteso che i bambini che poi seguono le lezioni di catechismo, non siano figli di Don Peppino, ma dei cittadini di Gambatesa, anche di quelli che sono nostri ospiti.
Per inciso: Se io avessi prole, considerato il trattamento ricevuto personalmente da quell’uomo, e viste le “cortesie” riservate ai miei familiari, mi guarderei bene dall’affidare a quell’organizzazione il frutto della mia Vita; ciò, innanzitutto per il fatto che alla luce dei risultati ottenuti da tal educazione, ho capito che sarebbe stato meglio non averla acquisita, poi, perché se è vero ciò che si dice, (cosa che scoprirò a breve), pare che la nuova “leva insegnante” sia costituita da persone che, (bontà loro), ancora hanno bisogno a loro volta di chi dia lezioni di vita.
Che insegneranno costoro ai bambini?
E’ solo un modo per continuare a dettare Legge, pensando di educare piccoli nostri concittadini che poi, capendo come stanno realmente le cose, seguiranno la strada di chi è più grande di loro: Genitori in primis?
La terza delle notizie proposte, riguarda qualcosa di veramente vergognoso, accaduto in questi giorni, cosa di cui, per rispetto alla tua intelligenza, non rimetto il link: La Strage di Lampedusa.
Si sta insistentemente dicendo che una decina di quei poveri sopravvissuti al macello del giorno di San Francesco, verranno ospitati a Gambatesa; Per questo, già ieri pomeriggio si stava approntando il convento di San Nicola, già destinato ad altro uso.
Io però mi chiedo:
Chi accudirà questa gente, già disperata per i fatti suoi?
Come si pensa di aiutare questi poveri sventurati se in molti, (di coloro che già hanno avuta l’esperienza di lavorare presso il convento), non hanno ricevuto quanto gli spettasse per il lavoro svolto?
Tutto ciò, per dire al mio amico Luca, che prima di riflettere su quanto mostro io da quest’inutile sito, farebbe bene a considerare quanto fatto da lui a parole, ma non nei fatti, per arrivare a comprendere che prima di guardare la pagliuzza nell’occhio del fratello, (pagliuzza disinteressata, non avendo il “fratello” velleità politiche), sarà bene che guardi la trave da trasporto eccezionale che si pone davanti al suo modo di vedere qualcosa che, considerato l’esiguo numero dei gambatesani, ci dovrebbe far riflettere sul fatto che si potrebbe agire (per una volta) scansando le beghe di pochi interessati, per pensare al bene di tutti, magari guardando e riflettendo sul lancio di certi strali, cosa che a chi spara, costano soldi suoi, non richiesti in alcun modo alla comunità della quale fa parte, sia pur mal digerito da chi vorrebbe più “silenzio”, ovviamente molto, ma molto e ben interessato.