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Politici Locali Assenti Ma Pagati: “Lo Prevede La Legge!”

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

I “Vizi” Della Politica Locale

Municipio, del 28 maggio 2011

Oggi rientriamo nel più ristretto ambito gambatesano, per riprendere un interessante scritto proposto da Luca D’Alessandro sul suo gambatesablog.info, scritto che mette in risalto l’assenza dei consiglieri e soprattutto di vicesindaco ed assessori, appartenenti all’amministrazione municipale di Gambatesa, così, come già in diverse occasioni rilevato anche da chi scrive: (Qui l’ultima volta).

Il Sindaco, del 29 gennaio 2011

Per soddisfare la mia curiosità, siccome va sempre ascoltata la campana nel rintocco completo, ne ho voluto parlare con chi, diretto responsabile, nel bene e nel male gestisce anche questa situazione, vale a dire il Sindaco Emilio venditti.

Partendo dunque dalla domanda di fondo: Perché le continue e costanti assenze? Il Nostro ha risposto sostanzialmente che non è tanto la presenza in giunta che determina la costruzione di una delibera, quanto ciò che avviene in pregiunta; ciò, a dire di Emilio, vorrebbe significare che volendo, ci si potrebbe riunire per decidere il da farsi anche al di fuori del municipio, redigere ciò che s’intende approvare e presentare il tutto con il solo numero legale, costruito alla bisogna.
Ciò, vale anche per quanto avviene nel preconsiglio, riunione che ovviamente vede presenti solo i consiglieri di maggioranza, riunione nella quale ci si accorda per quanto dovrà avvenire in consiglio, (aggiungo io, salvo strappi dell’ultimo momento), tenendo conto anche del numero dei consiglieri di maggioranza che dovranno essere presenti in consiglio per arginare la forza dell’opposizione.
Inoltre, a proposito della giunta allargata, il Sindaco mi ha dichiarato che ha ritenuta opportuna tale scelta, proprio per dare maggior rappresentatività al paese nella redazione e promulgazione di tali documenti.
A ciò, io ovviamente vorrei far salva la forma, cosa che evidentemente in politica non conta più di tanto, sempreché non si voglia tener conto del fatto che per conoscere bene i problemi, questi vadano vissuti in prima persona, anche nell’atto di deciderne la soluzione; diversamente, risulta del tutto inutile anche la presenza di tali componenti di giunta, atteso che questi, per Legge, vadano comunque retribuiti, e che nessuno possa negare tale retribuzione, se non da un punto di vista morale, cosa che, come stiamo vedendo in questi giorni a livello regionale e o nazionale, ha poco valore.

Andando avanti nella chiacchierata con Emilio, ho posto il problema dal punto di vista della revisione di spesa, atteso che proprio martedì scorso lui si sia andato a lamentare di questo durante la manifestazione propugnata proprio da lui e dal movimento che presiede in Molise.
Ho ricordato a lui in particolare il fatto che si sia lamentato del dover aumentare le tasse municipali, pur non volendolo fare, quando avrebbe potuto procedere ad una drastica riduzione di spesa, riducendo all’osso i componenti di giunta.
Il Nostro, ha risposto che se è vero che a livello mondiale la crisi morde da anni, a Gambatesa non è così.
Lo dice chiaramente la [download id=”438″ format=”2″], ratificata dalla [download id=”439″ format=”2″], nella quale si evince che lo scorso anno a Gambatesa si è chiuso con un attivo di trecentocinquantamila euro.
I problemi di mancanza di liquidità, si stanno ponendo proprio per questa chiusura in attivo, atteso che per questa ragione lo Stato centrale abbia tagliato il trasferimento dei fondi dovuti ai comuni.
A ciò, va aggiunto che i comuni, nell’esigere le tasse dai cittadini, debbano stornarne una buona parte per darla, innanzitutto allo Stato centrale, e poi a provincia e regione d’appartenenza.
E’ questa, a dire del nostro Primo Cittadino, la ragione per la quale ci troveremo con un passivo di circa novantamila euro, e che a sei mesi dalle elezioni, per risparmiare cinquecento euro, non vale la pena di stravolgere la compagine di governo.

Fatto salvo il mio pensiero in merito, già a te arcinoto e che non sto qui a ripetere, bello sarebbe stato poter considerare anche il pensiero dell’attuale opposizione in consiglio, atteso che si debba dare la parola a tutti, ma questa è latitante in consiglio, figuriamoci se la si può intervistare per Gambatesa tout court!
Il fatto poi che i consiglieri d’opposizione, almeno per un quarto, credano che parlare con chi poi riporti le chiacchiere da bar in tutto il mondo sia un peccato mortale, tanto da comportarsi secondo altri dettami che nulla hanno a che vedere con la democrazia, nemmeno quella limitata di Gambatesa, la dice lunga su quale potrà essere il dibattito politico che sta per tornare a disturbare il torpore dei gambatesani, gente che si risveglierà in attesa di chissà quali futuri sogni da far rifiorire e, forse, da pretendere che diventino realtà.