Di Vittorio Venditti
Ovvero: Chi Vive, Chi Spreca
Tu sai che piuttosto mi farei ammazzare, (a Gambatesa lo spera più di qualcuno), ma non permetterò mai a nessuno di vietare che qualcuno non possa esprimere il proprio pensiero, magari diametralmente opposto al mio, ma un Pensiero, quindi: Da portare a conoscenza del >Prossimo.
E’ in quest’ottica che ho permesso per mia mano a Mario di pubblicare un suo scritto che mette praticamente in cattiva luce proprio la sua possibilità di esprimersi, scritto che condanna quanto già a suo tempo io ho dovuto patire da gente che non merita ne citazioni, ne riproposizioni di link, stando anche ad una mia promessa, fatta ad un galantuomo superiore in tutto a quegli esseri, comunque da rispettare.
Di contro, (cosa non sperata), ho ricevuto soccorso da Matteo, Persona in mia massima fiducia, Persona che cerca di ricostituire un’Italia praticamente allo sbando, voluta da chi predica la distruzione ed il malaffare, per poi lamentarsi, (magari in maniera vigliacca e subdola), pretendendo che si creda al suo dire, quando in realtà il Nostro è il primo a non credere in ciò che propone, fra l’altro, essendo il primo a lamentarsi dello status quo, pur affermando l’esatto contrario.
Senza volermi dilungare su cose già fritte e rifritte, dico solo che se io accetto di combattere, assumendomi in prima persona responsabilità e spese per la “guerra”, altri, (Mario in primis), pensando di farci fessi, in realtà divengono loro stessi zimbelli del proprio Dire, destando nel Prossimo una compassione che viene poi espressa, status non certo invidiabile.
In definitiva: Se mi posso permettere di far scrivere ciò che rifuggo e di esporre ciò a cui credo, è proprio per la mia consapevolezza di saper discernere il giusto da ciò che non lo è, lasciando liberamente a te che ci leggi di compiere i medesimi passi.
Noi lo possiamo fare.
Noi abbiamo la libertà di elevarci e di non sottostare a compromessi, deleteri in primis per chi dice di non riuscire a patirne i danni, per poi lamentarsene alla prima occasione.
Questa è la ragione che ci permette di essere arditi.
Questo è il motivo che ci dà la forza di non fermarci, nemmeno di fronte a “genialità”, fatte passare per Vangelo, in realtà frutto solo di sfoghi dati dalla disperazione, nata dal nulla, che porta al nulla.