Di Mario Ricca
Chi Si Fa I Propri Affari Campa Cent’Anni!
I programmi di denuncia trasmessi dalle emittenti televisive, esaltano da un lato quegli “eroi giusti” che riescono ad avere notorietà, dall’altro l’ipocrisia dei telespettatori che solidarizzano con i martiri del mal sistema.
Ieri sera, è ripresa una di queste trasmissioni, le iene che va in onda su italia uno.
È’ stato trasmesso un servizio su un presunto abuso di carabinieri.
Ovviamente le campane si devono sentire a coppia e quella andata in onda, è la versione della presunta vittima degli abusi che eventualmente, va verificata dalle autorità competenti che, anche se prive di autorevolezza inquanto Italiane , sono le sole istituzionalmente preposte a poterlo fare.
La presunta vittima, ha filmato qualcosa che lui riteneva inlegale, qualcosa che non lo coinvolgeva direttamente ma che evidentemente lo ha toccato per un senso civico che affligge quelli che ritengono di appartenere a una società ritenuta e detta dal protocollo ipocrita del politicamente corretto civile.
Non mi interessa ne piacere ne avere consensi, ritengo che i problemi sono di chi li ha, pertanto vivo e lascio vivere.
Non solidarizzo con questa persona perché nutrendomi esclusivamente di realtà, credo che questo signore, doveva aspettarsi una reazione da parte di chi, comunque ha il coltello dalla parte del manico.
Ormai è divenuta una moda, non avendo fiducia in chi è preposto a far rispettare le regole, si sputtana tutto su internet e in tv, divenuti ormai i tribunali del popolino e oltre a questo, apre in qualche occasione pure le porte della celebrità perché all’italiano piacciono molto le vittime.
L’italiano nelle vittime si immedesima, prende posizioni contro il sistema, ma quando può trarre vantaggio dalla non osservanza delle regole, trasgredisce con disarmante disinvoltura!
Se le suddette autorità non autorevoli dovessero accertare responsabilità da parte dei militari coinvolti, sarebbe il caso di intervenire magari facendolo sapere alla pubblica opinione.
Questo per non dubitare della credibilità che comunque hanno le forze dell’ordine, a mio avviso unica parte utile insieme a chi opera nella sanità all’interno della pubblica amministrazione.