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24 Settembre 2013
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Il Barile Raschiato

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali

Ritorno Alla Grande!

A suo tempo, dissi che avremmo riprese le due rubriche che stando ai commenti giunti senza richiesta, tanto sono piaciute, (Il Barile Raschiato per l’appunto, ed Innocenti Curiosità), solo ad ottobre, per introdurre il periodo invernale, notoriamente più impegnato.
La vergogna però non va in vacanza: Per questo, nel frattempo, Marco ha collezionato tanto di quel ben di Dio, da costringermi ad anticipare la riapertura del “negozio”, in attesa che si risvegli anche Mario, per completare la squadra di spazzini del genere.

Iniziamo dunque con questo cavallo di rincorsa dal sapore europeo ma riferito allo stile orientale, cosa che ci sembra nuova, cosa che però, a detta del nostro amico Lay, (ungherese di nascita), se consacrata oggi con un’apposita Legge, è la normalità nelle zone rurali, notoriamente ancora più povere dei posti più in vista:
Budapest, funerali con lo sconto se i familiari scavano la fossa – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Magari scavando la fossa, i familiari possono trovare il tesoro…oppure il petrolio!”.
Commento mio:
Se da una parte questa è una notizia da girare al ministero dello sviluppo economico per risolvere il problema “Disoccupazione giovanile”, riducendo anche il volume dei parcheggi universitari, dall’altra mi viene da sorridere se l’idea venisse proposta a Napoli…

Fanalino di coda di questa puntata che apre il ciclo 2013/2014, è questa notizia proveniente dall’estremo oriente che ci dice in sintesi che in fatto d’imbecillità, ogni mondo è paese:
Tokyo, si accampa davanti all’Apple Store dieci giorni prima dell’arrivo del nuovo iPhone – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“i-Diot!”.
Commento mio:
E io che credevo che in Giappone ci fosse gente esclusivamente assennata!
Mi piacerebbe sapere quest’imbecille che fa per campare, avendo il tempo per compiere cretinate da primato come questa.

Il penultimo posto, lo devo assegnare a questa notizia squisitamente americana:
Texas, l’uomo che molestava il cavallo: fermato di nuovo mentre fa sesso con l’animale – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“La seconda volta con lo stesso cavallo….allora è amore vero!
Però ho un dubbio: non spiega chi dei due faceva la ‘donna’!”.
Commento mio:
Ma se il cavallo è “d’accordo”… Non esiste alcun reato!…
Va beh! Che ci vuoi fare: Sono americani…
Una domanda: E se accusassimo lo sceriffo di violazione della Privacy?
Ma roba da matti!

E’ ottava invece questa “novità” altamente tecnologica, nata per chi è incapace di trovarsi una donna, (o un cavallo), per far sesso, utile per chi ci deve guadagnare, in nome della vera religione che regola il mondo: Il profitto, che ha sull’altare il Dio Danaro:
Ecco Roxxxy: il robot per il sesso. “La pelle sembra quella umana” – Affaritaliani.it.
Commento di Marco:
“Che bella pensata…chissà com’è che gli è venuta in mente!”.
Commento mio:
Preferisco restare nella tradizione, anche se a volte il “progresso” paga.
Spesso infatti, si farebbero cose turche, pur di non sentir parlare la partner…
Comunque, beato questo geniaccio: Con la sua invenzione farà sicuramente un sacco di soldi, magari da spendere per fare vero sesso con la donna che, a quel prezzo, ci sta!

Settima piazza per una ragazza che se non tratta di sesso, (pur originaria di luoghi che il sesso ce lo fanno venire sempre e costantemente in mente), comunque cerca di mettersi in mostra, provando a spillare soldi, non con il proprio clitoride ma proponendoci ciò che ha ingurgitato nel suo apparato digerente, cercando di aiutarsi nella digestione con laute somme di Dio Danaro:
Mandibola di topo nei cereali, l’azienda: risarciamo solo la confezione – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Saranno mica i denti di Tonino?”
Commento mio:
Ma scusate: Se da cafter fanno i toast con al posto delle sottilette l’emmental, (a detta di Salvatore Leonardi, “Per evitare di sporcare la tostatrice”), perché in Svezia non si può gustare un po’ di “sano” cereale condito come se si trattasse di patatine al gusto di pollo?
Secondo me come detto, questa ragazza si è voluta solo mettere un po’ in mostra: Speriamo che valga almeno la pena di guardarla!

A metà classifica, la cosa comincia a farsi più “seria”:
Rita Dalla Chiesa: «Mi hanno rubato l’identità ?su Facebook. Peggio dei ladri in casa» – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Tutta la vicenda, nella prossima puntata di Forum!”.
Commento mio:
Sì, almeno su Forum risolve il caso in mezz’ora; te lo immagini se la Dalla Chiesa si dovesse voler affidare al “Solerte Magistrato”?
Quello, ancora oggi non ha risolto l’omicidio del padre della Nostra!

Quinto posto a chi, vero genio, riesce a far fessi tecnici ed impiegati municipali… Non di questo paesello!
Scambia il numero civico con quello del vicino: il Comune demolisce villa sbagliata Vid – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Vicini vicini!”.
Commento mio:
Almeno per una volta gli americani possono dirsi meglio di noi italiani; se la cosa fosse accaduta qui, probabilmente i danneggiati avrebbero dovuto chiedere scusa per il disturbo arrecato alle autorità che avevano sbagliato.
E noi che ci lamentiamo del municipio di Gambatesa e di chi lo abita!

La prima medaglia di cartone per quest’anno, la consegniamo alla “Caput mundi”:
Marconi, blitz dei vigili nel mercato clandestino dei rom: merce rubata – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Era ora…dopo tanto si sono decisi a intervenire!
Che gli organizzatori del mercato non abbiano pagato la ‘mazzetta’ a chi di dovere, che così si è fatto rodere il chiccherone?
Mistero!”.
Commento mio:
Associandomi in toto a quanto detto da Marco, aggiungo però che quanto accaduto e che tornerà ad accadere, andrebbe prospettato al ministero dello sviluppo economico: Non è infatti una nuova forma di fare “impresa”, quella smantellata da chi non vi era stato “associato”?

Terzo posto e medaglia di bronzo, non possono non andare a chi, come fosse un Di Pietro d’oltre Manica, si dimette, non potendo probabilmente far altro:
Londra, politico gay si dimette: è incriminato per abusi su 7 uomini – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Ma quanta fretta questi inglesi…da noi c’è un sant’uomo che è stato accusato ingiustamente di aver fatto sesso con delle minorenni, di falso in bilancio, di corruzione, di rapporti con la mafia e di non si sa quant’altro, ma che sta ricorrendo a questo mondo e quell’altro per salvarsi il c..o!
Vai Zio Silvio! Boia chi molla! (http://www.youtube.com/watch?v=XBr1vJuO_l8)”.
Commento mio:
Questa storia delle dimissioni imposte sulla base di sospetti o di delazioni, non si sa fino a che punto pilotate, devo dire che mi dà oltremodo fastidio; non mi è chiaro il motivo di tal azione, a meno di voler sottintendere qualche forma di rimorso, nata in chi si dimette.
Diverso è invece il caso nel quale ci si dovrebbe dimettere, anzi, si dovrebbe esser cacciati a calci nel sedere per manifesta indegnità, trovandosi di fronte a sentenze più volte reiterate, condite dal palese sospetto di voler arrivare alla prescrizione per non pagare per quanto si è commesso, magari con l’aiuto conclamato e già condannato di amici, fra quei giudici che oggi si denigrano.
Giusto è quindi il link proposto alla fine del commento di Marco, che faccio mio ed al quale mi associo senza se e senza ma.

La medaglia d’argento, assegnata a chi artiglia il secondo gradino del nostro podio, oggi va a colei che avrebbe dovuto ricevere, per la sua bravata, un colpo, magari partito proprio dall’oggetto che la Nostra, amorevolmente, ha mostrato al proprio pargolo:
Punta la pistola contro il neonato la foto choc indigna il web – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Per scherzo o per davvero…non ci sono più le mamme di una volta!”.
Commento mio:
Conosco a Gambatesa “mamme” che hanno fatto e continuano a fare di peggio.
Fare i nomi?
Sai che ne sarei capace; evito però, per il rispetto che si deve ai figli di queste degenerate.

PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!

Vince meritatamente questa prima vergognosa puntata, potendosi spartire il lauto premio, come fosse la canzone vincitrice del ventiquattresimo festival della canzone dialettale molisana, la notizia che riporta alla luce l’operato di questa manica di bastardi:
Clamorosa ammissione dell’azienda farmaceutica: “Cancro trasmesso coi vaccini” – Affaritaliani.it.
Commento di Marco:
“Lo supponevo…sti bastardi prima ti infettano e poi ti vendono i vaccini!
‘cci loro!”.
Commento mio:
Adesso chi lo dice al benpensante di turno che non tutte le colpe in tema sono di Mengele?
E poi, chi risarcirà i parenti dei morti, visto che in questi casi, controllori e controllati s’identificano negli stessi delinquenti?
Questi sono i danni creati anche da certa ipocrisia, che vorrebbe che non si divulgassero i “fatti da bar” diffondendoli “in tutt’Italia”.
Questa gentaglia, unitamente a chi si permette di censurare fatti che andrebbero spifferati ai quattro venti per mettere di fronte alle proprie responsabilità chi commette certe azioni, a questo punto andrebbe utilizzata come capro espiatorio, cui iniettare una quantità stratosferica di quel “buon prodotto”: Così, alla Mengele!
Per vedere di nascosto l’effetto che fa.
Sì, ma poi avrei meno da scrivere… E soprattutto non avrei più il contraddittorio con gentaglia che crede di avere potere e di far paura, per poi rivoltare la pizza in pubblico, affermando che sia io a non far paura a loro, quando io non ho bisogno di arrivare a ciò per dimostrare chi sia io e chi sono costoro.

Questa è solo la prima puntata:
Che accadrà in seguito?

Ti basterà seguirci e lo saprai.

Alla prossima!