Di Vittorio Venditti
(Audio), Originali EIAR
Quali Erano E Quali Sono Gli Interessi In Gioco?
Oggi ricorre il settantesimo anniversario dell’annuncio di un armistizio che ha poi portata la nostra Italietta dalla padella della guerra mondiale voluta dagli industriali che poi si sono regolarmente riciclati, alla brace della guerra civile, supportata da ambo le parti da altri gruppi d’interesse, e combattuta dal solito stupido popolino che ancora crede alla favoletta della resistenza redentrice.
8 settembre 1943, Badoglio annuncia al mondo la capitolazione dell’Italia
La pagliacciata imposta dagli alleati e letta dal fantoccio Pietro Badoglio, anch’egli opportunamente ed adeguatamente rimesso in sesto alla bisogna, è solo l’ultimo atto di accordi segreti, tesi al ristabilire un ordine che ancora oggi siamo costretti a tollerare.
Cosa dire allora in merito?
Oggi non parlerò di storia, ma mi soffermerò su quell’ipocrisia di fondo che partendo da quel giorno di settant’anni fa, ancora oggi per l’appunto, guida chi ci governa, sia se si parli di politica, sia se si prenda come argomento la religione.
Dove voglio andare a parare?
Quegli americani che settant’anni fa, con la scusa della liberazione, aiutati da zia Mafia che ovviamente poi presentò il conto per il risarcimento del proprio operato, quegli americani dicevo, oggi pretendono di estendere la loro voglia di “imporre la democrazia”, su quel medio oriente, da sempre in fiamme e credo per sempre in questo stato, visti gli interessi che ruotano attorno al problema.
Oggi, gli allora nostri “liberatori”, forti del fatto che lo si voglia o no, tutti si appecoroneranno alla loro volontà, stanno cercando, con il preventivo bombardamento mediatico, (più efficace di quelli propinati all’epoca dalle cosiddette “Fortezze Volanti”), d’imporre democraticamente il loro volere, volontà espressa da un premio Nobel per la Pace.
I conti non tornano: Un premio Nobel per la Pace che dichiara una guerra?
10 giugno 1940, la dichiarazione di guerra
E poi si condanna chi, sotto lo schiaffo dell’industria e del commercio dell’epoca, senza ipocrisia ulteriore, fece la stessa cosa?
Andando però avanti, come accadde settant’anni fa, anche oggi chi si occupa di Pace, agisce a questo scopo, esponendo la figura di chi, ricoprendo il giusto ruolo, si mostra con il cuore in mano, e copre chi è dietro, gente che a tutto pensa, fuorché alla Pace.
Lo si vede da ciò che sta venendo fuori da indagini più o meno interessate ed interessanti che, se mai ce ne fosse stato bisogno, la dicono lunga su chi realmente comanda nel mondo.
Per non tediarti ulteriormente, atteso che la tua intelligenza ormai abbia chiaro il mio pensiero in merito, aggiungo solo che se deve succedere, sia presto e lampante, almeno eviteremo di dover subire l’elefantiasi dello scroto per dover digerire la solita manfrina che poi porta regolarmente ed esclusivamente a dover constatare che chi comanda detta Legge e che il resto è solo filosofia spicciola e per questo inutile alla “causa”.