Di Vittorio Venditti
Speriamo Che Sia Una Bufala!
Oggi, nonostante ci sarebbe da dire, tralasciamo per un momento le beghe gambatesane, per occuparci di una notizia da “Barile Raschiato”, notizia che se viene pubblicata oggi, è solo per il fatto che ho deciso di riaprire quella rubrica solo dal prossimo ottobre.
Lo spunto mi è stato fornito dalla “Mina Vagante” con quest’articolo, dal quale ho tratto il titolo per questa farneticazione, articolo breve ma che se fosse vero aprirebbe uno scenario inquietante sul problema annoso che ci propone la domanda:
Ma chi ci governa?
In questo caso: perché mi viene spontaneo il paragone con Caligola che fa senatore il proprio cavallo?
Sarà per colpa dello stesso disprezzo che l’attuale Presidente e l’allora Imperatore hanno in comune per l’attuale e l’allora “Casta”?
Non sia mai detto!!!
O sì?
Qualcuno dice che se si parla male del Presidente della repubblica, questo può denunciare chi si azzardi in tal azione, per vilipendio della figura del presidente della repubblica per l’appunto.
Io, in diverse occasioni, ho avuto da ridire sul fatto che se è vero che viviamo un periodo di crisi, il nostro attuale presidente dovrebbe evitare di spendere e spandere, in nome di un attaccamento alle cerimonie, deleterio e poco compreso dai cittadini.
Oggi aggiungo che se il fatto proposto dall’articolo che utilizzo come pezza d’appoggio fosse vero, più che ridere, (come mi ha chiesto di fare il buon Mario), dovrei piangere e preoccuparmi, visto che a questo punto, sarà necessario considerare che le qualità ascritte al nostro presidente, in qualche modo siano state gonfiate, quindi, siano carenti, così carenti, da generare un allarme utile alla ripresa del controllo dei poteri dello Stato, magari da persona più in sé.
Egregio presidente, dunque Lei si estranea dal presente fino a questo punto?
Spero di no, perché diversamente mi vedrei costretto ad iscriverla di diritto al nostro partito, quella C G Pelle che con la sua presenza, assumerebbe maggior valore, anche perché le permetterebbe di non governare più l’Italia, in quanto noi non accettiamo politici reali nelle nostre fila, e Lei, entrando a far parte d’ufficio nel nostro partito, dovrebbe necessariamente rimettere il suo mandato, magari in mani più Presenti.
Infine, vorrei dire qualcosa anche all’articolista che sicuramente non mi leggerà:
Raffaella Carrà o Raul Casadei, se non hanno compiute azioni politiche degne di nota, alla stessa stregua di gente come Carlo Rubia o Renzo Piano, hanno fatta conoscere quella parte dell’Italia di loro competenza in tante parti del mondo per tanti anni.
Perché allora negare un titolo a questi artisti?