Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
La Trasferta
La giornata che era iniziata con il dover scrivere sul festival, non poteva non finire in modo quasi infausto, atteso che le disgrazie non vengano mai sole.
E’ in quest’ottica che va visto quanto accaduto, in parte già comunicato, che comunque ti riporto di seguito nei dettagli.
Da programma, ieri sera la Pro Loco ha proposto qualcosa di alternativo: Un musical, recitato sul palco installato in viale Vittorio Veneto, recita iniziata abbondantemente dopo le dieci, alla faccia dell’orario annunciato, spettacolo che ti ho mostrato in foto, una foto che avremmo dovuto fare con la macchinetta migliore, cosa che è stata impossibile da attuare, visto che ieri sera, senza nemmeno essere ubriaco, ho sbagliato a prendere l’apparecchio fotografico, ed ho portato con me quello più scadente.
Di questo, ti chiedo scusa in prima persona, sollevando da ogni responsabilità chi ha scattate le foto.
Tornando a bomba, qualche minuto dopo le dieci, io, Totore e Marco, ci rechiamo presso la sede della Pro Loco per avere delucidazioni sulle modalità ed il luogo presso il quale si sarebbe tenuta l’estrazione.
Qui il primo inghippo: Sui biglietti era scritto che l’estrazione sarebbe avvenuta in piazza Vittorio Emanuele alle ventidue e trenta; nel frattempo però, si era deciso di spostare lo spettacolo di ieri sera in piazza Riccardo e, così facendo, veniva modificato anche l’orario dell’estrazione, orario che veniva fissato alle undici e mezza.
Poco male: Aspetteremo un’ora in più!
Noi dunque, facevamo passare il tempo di una serata che si dimostrava sempre più noiosa, passeggiando per via Nazionale e discutendo del più e del meno e registrando il fatto che via via, si erano uniti a noi anche Donato, Lay e sua figlia Timea.
Ad un certo punto mi sento chiamare alle spalle da Pasquale Abiuso: “Direttore! – Questo è il soprannome che Pasquale mi ha affibbiato, – Ti devo dare una notizia che sembra brutta”; “Che c’è”, rispondo io, al limite fra l’annoiato ed il sarcastico: “L’estrazione della lotteria è rinviata a domani sera perché manca un blocchetto all’appello e Riccardo e la vigilessa hanno disposto il rinvio di tutto.
Ma tu che pensi: Si deve rinviare?”.
Alla mia risposta ovviamente affermativa, Pasquale, senza ulteriori domande, mi ha invitato a comunicare in rete quanto stesse succedendo, cosa che ho fatta immediatamente, cosa che hai letta precedentemente a questa farneticazione.
A margine, ribadisco e sottolineo il comportamento serio ed onesto di Maria Antonietta regina (Biaggett), la vigilessa per l’appunto e di Riccardo D’Antonio, (ciavl), da te conosciuto come il webmaster di quest’inutile sito.
Per questo li ringrazio pubblicamente per aver dimostrato che a Gambatesa, se si vuole e solo con un giusto comportamento, si sa essere anche seri, senza l’aiuto di giurati esterni al nostro ambiente, gente che tante soddisfazioni ci sta dando in questi giorni.
Tornando ai fatti, vado a casa e lancio la notizia; terminato questo compito, esco di nuovo di casa e con gli amici decidiamo di andare a vedere lo spettacolo di cui alla foto.
C’era molta gente, segno che quanto veniva proposto fosse interessante.
Noi, arrivati tardi, ci appostiamo in fondo all’improvvisata platea per assistere a ciò che io odio con tutte le mie forze.
I musical infatti, se recitati sono accessibili, ma durante il periodo nel quale si canta, le gesta degli attori non possono essere recepite da chi non vede, la qual cosa mi manda in bestia.
Come già detto in precedenza però, quando si sta con altri, bisogna scendere ad un minimo di compromesso, cosa da me prontamente attuata, in attesa del fatto che, comunque, ogni cosa ha un termine.
Un insperato ma valido aiuto, mi giunge da Totore, il quale, a silenzio assoluto del pubblico, esclama a mezza voce: “m sò abbuttat i …..”, suscitando interesse fra il pubblico, parte del quale si gira per vedere chi fosse l’impertinente.
Non poteva essere diverso: Decidiamo di allontanarci da quello spettacolo per evitare di disturbare ulteriormente e sempre a Totore viene un’idea che esprime quasi senz’accorgersene: “sarebbe stato meglio se ce ne fossimo andati a Tufara!”, al che, un po’ di mala voglia, tutti rispondono che la cosa sarebbe ancora fattibile.
Donato però, preferisce fermarsi ancora in un bar per un’altra birra e propone di far tappa presso il bar di Salvatore a Ccett, pur sapendo che non era di mio gradimento.
Io abbozzo, anche perché m’interessava verificare quanto in tanti dicono, vale a dire che là sia rimasto l’unico luogo nel quale si beve birra fredda per davvero.
Entriamo dunque nel bar, e fra il totale snobismo dimostrato nei nostri confronti, Marco ordina due birre che, come succedeva ai bei tempi, Totore va a prendere in frigo.
C’era un caldo che ci faceva rimpiangere l’ambiente dei fratelli cafter, nonostante l’entrata del locale ove eravamo acquartierati fosse completamente aperta.
La birra poi, data per fredda, era alla medesima temperatura di quella che si può registrare negli altri bar ed il caldo dell’ambiente, allo stesso modo provocava il riscaldamento quasi immediato della nostra bevanda.
Terminato quel supplizio, visto il trattamento, quasi senza salutare lasciamo il bar e decidiamo, questa volta con convinzione, di andare a recuperare i mezzi e spostarci a Tufara, anche perché, visto il rinvio dell’estrazione dei biglietti della lotteria, era necessario comunicare la cosa ai fratelli Nardacchione, (fiscon), titolari del bar Adamo, ai quali avevamo venduti diversi biglietti.
Così facendo, abbandoniamo una stanca Gambatesa e partiamo per Tufara, dove troviamo innanzitutto più gente che nel nostro paese, poi una sensazione di miglior accoglienza.
Entrati nel bar Adamo e salutati i gestori, dopo i convenevoli e dopo aver girata la notizia relativa alla lotteria, decidiamo di acquartierarci presso un tavolo all’esterno del locale, potendo così fruire di un’aria frizzantina che tendeva a spingerci verso una naturale quanto gradita papagna.
Ordiniamo da bere ed a Lay e Donato viene in mente di fare una sorpresa, tenuta in segreto fino all’ultimo.
Superata abbondantemente la mezzanotte, ecco che arrivano in tavola due bruschette, di quelle che noi conosciamo bene, viste le innumerevoli volte nelle quali le abbiamo gustate.
Fatto quest’ulteriore sacrificio, decidiamo di salutare i nostri amici di Tufara e rientrare a Gambatesa, per poter chiudere la serata ed andare a dormire.
Sì, la serata era cominciata sotto tono, ma l’aver lasciato il paesello per approdare verso altri lidi ha raddrizzata una situazione di noia, non da sabato sera, non da sabato di mezz’agosto.
E… Questa Sera?
18 Agosto ore 21:30: la Compagnia Teatrale Amatoriale “I SCAPSCTRAT” presenta la commedia dialettale “Acqua Corr e Sang Sctregn” (PRO-LOCO)
Dovrebbe essere l’ultima serata del calendario agostano di Gambatesa, a meno di non recuperare la seconda serata, non tenuta lo scorso otto agosto, causa avverse condizioni meteo.
Dovrebbe essere finalmente anche il momento dell’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria Pro Festival, con la speranza che tutto vada per il meglio.
Se sarà così, lo scopriremo solo vivendo.