Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Una Serata All’Insegna Della Tradizione!
Se ci segui fedelmente, ormai avrai imparato che noi siamo il più possibile anticonformisti, per cui siamo in grado di trasformare a modo nostro una serata che dovrebbe essere rispettata come “canonica”, serata che per me ed i miei amici è come tutte le altre, se non, in particolari momenti, anche peggiore.
E’ in quest’ottica che, snobbato completamente quanto ci veniva proposto dal Comitato feste della Madonna della Vittoria, abbiamo tirato dritto, utilizzando il concerto di piazza Riccardo, solo come sottofondo alle nostre gesta.
A proposito del concerto, va detto comunque che, nonostante fossimo stati lontani, unanimemente abbiamo deciso che i musicisti si stessero ben esibendo; per questo, ringraziamo il Comitato feste della Madonna della Vittoria per aver imbroccata un’altra serata, comunque ben riuscita, vista la presenza di gente in strada.
Tornando però alla nostra, di serata, eccoci in azione: Poco dopo le dieci infatti, mentre iniziava il concerto, io, Totore, Donato, Marco e Giuseppe Iacovelli (zngarell), ci acquartieriamo sulla panchina della villa con vista angolo viale Vittorio Veneto – via Roma e lì, muniti di cavatappi, (Il presidente della C G Pelle lo porta sempre con sé), e bicchieri di plastica, onoriamo una bottiglia di Morellino (acquistata da Marco durante il “Giro Con Sara” che lo ha portato in Provenza, ed un’altra di Cannonau, sempre fornita dal nostro guzzista di fiducia, conscio del fatto che una sola bottiglia non ci avrebbe neppure bagnate le labbra.
Compiuto questo primo gesto sacrificale, decidiamo di abbandonare le posizioni e di spostarci verso un bar, prima di andare a trovare Gigino da Sant’Anastasia, per gustare ancora una volta il suo ottimo Muso di vitello lesso, (U Muss), insomma: Il nostro Mussaro di fiducia!
Guidati dalla volontà masochista di Donato (Sdanghin), eccoci al bar dei fratelli Cafter, più caldo che mai, dove trovo altri amici che mi onorano degli auguri per il mio onomastico, da me ricambiati con l’offerta di qualcosa da bere.
fra gli altri, coinvolgo Alessandro Di Iorio, (per altro in servizio), e quello che vedi in foto è il risultato.
E’ in questo frangente che, esattamente a mezzanotte, incontro anche Lillo ed Enzo, (i figli del mio vicino, nonché amico Rocco, Dal Belgio), e Salvatore, loro parente, con i quali beviamo altra birra, ovviamente speciale!
Dopo circa mezz’ora, fatta la sauna da Cafter, finalmente decidiamo di onorare la tradizione ed andare a trovare Gigino, il quale, come al solito, ci fornisce di “Muss”, condito dalla solita amicizia e sincerità di chi vediamo volentieri ormai, non più come un commerciante ambulante, ma semplicemente come un amico da rispettare e da visitare ogni quindici di agosto che Dio comanda.
Ecco il risultato del lavoro di Gigino, risultato che di lì a qualche minuto, in cinque, abbiamo saccheggiato, (ovviamente alla selvaggia, quindi con le mani, alla faccia delle forchettine che il buon Gigino ci aveva date), essendo però costretti a ricorrere alla birra, prontamente acquistata da Donato, visto che il Muso che stavamo divorando era salato a morte, quindi adatto a chi poi può avere la giusta scusa per tracannare altre bevande.
Sì, anche ieri sera, nonostante l’anticonformismo imperante, abbiamo passata un’ottima serata in amicizia e compagnia.
E… Questa Sera?
16 Agosto ore 20: FESTA DELL’EMIGRANTE (in collaborazione con il circolo AUSER di Gambatesa) con i DO.RE.MI. Fai…ballare (PRO-LOCO).
La Pro Loco riprende il controllo della situazione e ci propone una festa che a suo tempo si voleva abolire: (Qui per ricordare i fatti), quella “Festa dell’Emigrante” che ovviamente a noi, autoctoni e stanziali, non ci tocca affatto, una festa carica di nostalgia e retorica che bypasseremo a piè pari, inventandoci un’altra delle nostre serate scanzonate, serata che ti racconterò e che tu potrai accettare o meno, secondo la tua voglia di ricevere la nostra compagnia leggendoci o evitando di farlo.