Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Inizia Il Festival
Finalmente si alza il sipario sulla ventiquattresima edizione del Festival della canzone dialettale molisana e, come già annunciato, ecco che anche quest’inutile sito, da “Voce fuori dal coro”, se ne occupa, ovviamente a modo suo, così da poter dare una visione diversa da quella già espressa da altri.
Ieri sera, erano quasi le dieci quando, terminata una cena frugale, decido che sia il momento di uscire.
Presa la macchinetta fotografica ordinaria, unitamente a Totore e Marco, iniziamo un giro per verificare quale fosse la cornice che si era creata attorno al Festival, evento della serata.
Oltre a ciò, verifico la presenza dell’amico che avrei dovuto incontrare: Nessuna traccia, neppure presso gli stand…
Provo quindi a chiamarlo al telefono e qui scopro che per sopraggiunti impegni, il nostro appuntamento è rimandato ad oggi, tutt’al più a domani, sempre in occasione della presenza di uno dei banchetti che ti ho appena mostrati in foto.
Le prime tre foto e la quarta, sono state scattate in piazza municipio, dov’erano presenti tre stand ed un’esposizione; stando nella piazza però, avevo come un senso d’appartenenza ad una serie inferiore, atteso che l’impianto d’amplificazione che di lì a poco avrebbe fatto ascoltare le canzoni della prima eliminatoria, fosse esposto esclusivamente verso via Nazionale.
Lasciata dunque piazza municipio, i tre cavalieri di gran Pelle, appartenenti all’ordine di Malto, decidono di verificare se su via Nazionale per l’appunto, ci fosse altro da vedere e riportare all’esame della tua intelligenza.
Perché questa “alta Onorificenza”?
Lo scorso anno, ricorderai che Marco, di ritorno dal giro con Sara 4, riportò dal Santuario dove si produce la preziosa birra Forst, una serie di medagliette che poi assegnò ad ognuno di noi: (Qui se vuoi rileggere il fatto).
Ieri sera, ci è venuta l’idea di indossare di nuovo queste medaglie e con mio stupore, ho notato che gli oggetti in questione, ancora oggi, sono fonte d’invidia da parte di diversi gambatesani che rosicano come dei sorci affamati.
tornando però a bomba e partendo dall’ex merceria di Rosetta, ti mostro l’esposizione-vendita delle foto scattate durante l’ultima festa della Madonna delle Traglie,
La vetrina presso la quale sono esposti i premi che verranno estratti il prossimo diciassette per la lotteria Pro Festival, organizzata dalla locale Pro Loco,
Lo stand posto all’altezza della fermata del pullman sulla villa, stand che se ieri accettava solo la prenotazione dei CD contenenti le canzoni dell’attuale edizione del festival, da oggi ne promuove direttamente la vendita.
Nel frattempo, è iniziata anche la prima fase eliminatoria del festival, anche quest’anno presentato dal sempre valido Franco Conte (a crap), aiutato in ciò dalle sempre carine Letizia Concettini, (a figlia de Carl u furnar) e Sara Di Maria (tzzon).
Noi ovviamente ci siamo acquartierati nel posto di nostra alta competenza: Lo stand gastronomico, dove la solita squadra di volontari che ci assiste dalla prima serata, ci ha fornite le prime spine di una lunga serie.
Va detto che quest’anno il livello di qualità delle canzoni proposte, a me e ad altri, (ne parleremo più avanti), è sembrato più basso, rispetto a quanto abbiamo potuto ascoltare lo scorso anno; ciò, è probabilmente da imputare al maggior numero di motivi in gara.
La foto appena mostrata ad esempio, ci propone un complesso proveniente da Larino, la cui canzone non è altro che la riproposizione di quanto noi cantiamo la notte di capodanno, a proposito del dire quant’è buono il vino e come lo si beve…
Ed è anche passata in finale!
Gli altri brani poi, come al solito, mostrano più o meno velati riferimenti a canzoni di vario genere e di varia epoca, cosa che tradisce le intenzioni proposte da chi li ha scelti, denotando il fatto che il proposito di scartare i motivi in odor di copiatura, probabilmente avrebbe azzerata l’edizione.
A mio modesto parere, l’unica canzone apprezzabile della serata, (finché la nostra pazienza ha retto e finché siamo rimasti a sentire), è stata quella proposta da Pasquale Curiale (capsciarell).
E’ con questa consapevolezza che, arrivati ad un gruppo proveniente da Acquaviva Collecroce, un po’ perché stanchi di ascoltare le canzoni, un po’ per le ragioni ed i bisogni derivanti dalla continua assunzione di birra, abbiamo deciso di togliere le tende e spostarci verso il bar Pallons.
Qui, proprio per avere il conforto di chi, come me, ha calcati tanti palchi, fra i quali anche e più volte quello del festival della canzone dialettale molisana, mi fermo a parlare con Michele Di Maria (Lion), al quale chiedo il parere che ho già espresso, in merito alla serata.
Il Nostro, senza essere ancora a conoscenza del mio giudizio, mi ripete pari pari il mio pensiero, il che la dovrebbe dire lunga su quanto sto blaterando.
Tornati poi in piazza Vittorio Emanuele, incontriamo anche Pasquale Abiuso (pucin), al quale propongo i rilievi che di seguito rimetto anche all’esame della tua intelligenza.
• Innanzitutto, faccio notare al presidente della Pro Loco, la cattiva disposizione dell’impianto d’amplificazione, atteso che se sia vero il fatto che la maggior parte della gente si trovi in via Nazionale, questa, volendo andare a visitare gli stand siti in piazza municipio, dovrebbe optare per il momentaneo non ascolto delle canzoni proposte dal festival.
• In buona sostanza, ho proposto a Pasquale di far aggiungere per le prossime due serate, una ulteriore coppia di colonnine da esporre verso l’angolo di viale Vittorio Veneto-via Roma e piazza municipio per l’appunto.
• Era questa la mia sensazione d’appartenenza ad una categoria inferiore, vissuta all’atto della visita degli stand di cui sopra.
• Ho fatto inoltre notare al buon Pasquale che per le prossime serate, andrebbe detto al fonico di dimezzare la potenza delle basse frequenze, atteso che quella proposta ieri, innanzitutto crei problemi di mal di testa a chi si trova in prossimità del palco, poi, (e non è cosa da poco), questo modo di proporre la musica, riduce e di parecchio la possibilità di far comprendere le parole dette o cantate, a chi, per forza maggiore, non si trovi esposto direttamente all’emissione delle casse in questione.
Detto ciò, decidiamo di allontanarci definitivamente dall’ascolto della fase eliminatoria del festival, per prendere posizione presso a stalluccia, dove Mimmo ed il resto dei componenti del bar Tràsce e Jsce, stavano arrostendo tutto l’arrostibile.
Qui, notiamo una nuova modalità di attizzare il fuoco e tenerlo vivo: Una sorta di aspirapolvere al contrario, con la quale i Nostri soffiavano l’aria sulla brace.
L’ironia ed il sarcasmo di Pasquale poi, facevano sì che Totore arrivasse a fotografare anche un estintore, posto dalle parti della brace… per ragioni di sicurezza…
Ecco dunque che anche quest’altra serata volge al termine.
Noi, ormai adagiati nell’ultima posizione acquisita, mangiando arrosticini e bevendo le ultime spine di birra di una lunga serie, salutiamo anche questa serata, discutendo di qualcosa che ti riferirò a feste finite, qualcosa accaduta ieri sera, nata però poco dopo l’ultimo capodanno, qualcosa già proposta e non risolta lo scorso Corpus Domini, qualcosa che per me è normale ma che ha segnato Marco, il quale crede ancora che a Gambatesa non esista gente vigliacca ed opportunista.
E…Questa Sera?
12 Agosto ore 21:30: 24° Festival della Canzone Dialettale Molisana (2° Eliminatoria) PRO-LOCO.
E’ il caso di dire: Andiamo avanti così!