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In Giro Con Sara 10

Di Marco Frosali

La ‘Zoccola Dura’ Del Club!

Con lo Stige a farla da padrone in tutta Italia con le sue temperature insopportabili, Domenica 4 Agosto non avendo nulla in programma, io e Sara ce ne siamo andati insieme alla ‘zoccola dura’ (lo zoccolo duro, ovvero i sempre presenti!) del club a fare un giro nella Sabina.
Era infatti in programma il 19° raduno dei Guzzisti Sabini organizzato dall’omonimo motoclub.

Ci incontriamo quindi alle 9 sulla Salaria, nei pressi del raccordo.
Io e Sara arriviamo alle 8.35 insieme, proprio come il raid a San Benedetto, a Mario (il barone) Alfa Rosso…che oggi fa sul serio, presentandosi con il suo potente LeMans III…

Il bolide del 'Barone'

…mettendo subito le cose in chiaro!
Ma non eravamo i primi!
Alla stazione di servizio luogo dell’appuntamento, era infatti presente Ube…

Ube

…in posa alla Fonzie sulla sua California (notare le scarpe di Ube nella foto!).
Alla spicciolata, arrivano tutti gli altri:

Luigi (Palindromo)

Con una puntualità che spacca il secondo arriva Sgam-One, quest’oggi con la più affidabile delle 3 moto in suo possesso: il 1000 SP, e già inizia a dare spettacolo:
“E te pareva che qualcuno nun se sbajava coll’appuntamento? Ne ho raccattati due davanti alla BMW!”

The President!

A chi si riferiva?
A Vincenzo e Giacomo!

Vincenzo

Giacomo (Starsky) e il capannello attorno al suo V7 Sport

Venuti entrambi con i loro V7 Sport.

Alle 9.15 si parte, ma già si hanno le prime discussioni:
Mario voleva fare un pezzetto di autostrada fino a Passo Corese per evitare i semafori (e forse anche per tirare un po’ il bolide!), ma Sgam-One non era d’accordo:
“A Mà…ma semo de domenica, è il 4 de Agosto, ma chi c…o ce sta pe’ strada?”
Così imbocchiamo la Salaria…ma proprio scorrevole non era!

Giungiamo a Passo Corese, dopodiché iniziamo a seguire Giacomo:
“A regà, io so’ 20 anni che vengo a sto raduno e ogni volta faccio ‘na strada diversa. Nun ve preoccupate e veniteme dietro!”
E chi si preoccupa?
Solo che era una strada parecchio malridotta, piena di buche e irregolarità sull’asfalto, anche se divertente perché ricca di curve.
Ma poco prima di un benzinaio a pochi km dal luogo del raduno, ho capito perché ci ha fatto fare quella strada: sull’asfalto era stata dipinta una scritta che diceva 26-05-2013 Game Over, in riferimento alla finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio e vinta da quest’ultima.
Giacomo è laziale, Sgam-One è romanista!
Per me lo ha fatto apposta!
E intanto anche il flemmatico Ube ha qualcosa da ridire a Giacomo:
“Ma ‘na strada migliore n’se poteva fa? E’ piena de buche!”
E Mario a supporto: “Capirai…sto a pijà certe botte n’i cojoni!”
E così, fra una buca e l’altra (le strade francesi erano tutta un’altra cosa!), giungiamo nel piazzale del santuario di Vescovio, luogo del raduno…

Santuario di Vescovio

…già bello che affollato, da Guzzi (ma non solo e non solo moto) di tutte le epoche!

Moto Guzzi V35 II

Moto Guzzi Stornello (rosso ) e Alce (sabbia)

Moto Guzzi Sport 15 sidecar e Airone

Moto Morini 250

Moto Guzzi V7 Special

Moto Guzzi Airone del 1949!

Matchless G3L

NSU Max 250

Vespa e Lambretta

Moto Guzzi Falcone del 1958

Moto Guzzi Falcone del 1958 – Strumentazione da gara!

Moto Guzzi Galletto

Fiat 500 classica (bianca) e 595 Abarth (nera)

Autobianchi A112 – Fiat 600 – Fiat 850 – Fiat 500

Fiat 500 C Topolino Belvedere

Ambulanza Croce Rossa d'epoca

E qui l’esperto restauratore del gruppo, Starsky, nota la presenza di esemplari di Moto Guzzi 750S all’apparenza molto ben tenuti e, dato che ne sta restaurando uno, va ad osservarli minuziosamente per evidenziare pezzi originali da eventuali pezzi adattati.

Moto Guzzi 750S

Moto Guzzi 750S

Moto Guzzi 750S

Moto Guzzi 750S

Qui ne trova uno che sembrava originale…proprio come la Santanchè: parecchi pezzi non erano i suoi ed erano stati adattati!
Accanto ce ne era un altro più vero, ma aveva i coperchi delle valvole a suo dire non originali, per cui inizia a discutere col proprietario della moto:
“Sti coperchi non sono i suoi…nun c’hanno lo scalino!”
“Ma che stai a dì che sta moto l’ho sempre avuta io da quando è uscita dal concessionario!”
“Ma vaff….lo che è più originale questo che è tutto rifatto!” scherzando, visto che si conoscevano bene!
Danilo intanto cerca di fare a cambio: il suo Norge (che oggi è rimasto in garage) con una BMW, ma il proprietario ha risposto picche!
“Ahò…nun riesco proprio a dalla via! Manco ‘n ciclista c’a voluto fa a cambio c’a bicicletta!”

Dopo esserci iscritti al giro che di lì a poco si sarebbe tenuto e ottenuti i gadget (maglietta taglia L e torcia a led ….rosa!), facciamo colazione al baretto presente e, verso le 11, si parte per il giro che ci ha visto attraversare diversi paesini della zona, ma senza fermarci: Gavignano, Selci, Torri in Sabina, Cantalupo in Sabina, Casperia, Poggio Mirteto e ritorno a Gavignano, dove abbiamo sostato e ci è stato offerto un rinfresco a base di bruschette con patè di olive, olio e pomodoro e salsa piccante, acqua fresca, cocktail e spumante.

Aquile affamate e anche assetate!

Bruschette (quello che ne avanza)

Il caldo iniziava a farsi sentire…ma mentre Sgam-One, il Barone, Ube e Giacomo andavano in moto a maniche corte, 3 impavidi guzzisti (Io, Vincenzo e Luigi) sfidavano il caldo restando con la giacca da moto!
E Luigi aveva anche una specie di passamontagna sotto al casco per evitare di rovinare il pelo dei suoi preziosi baffetti…mentre Vincenzo di tanto in cambiava colore!

Intanto si era fatta l’una e così, mentre gli altri guzzisti si apprestavano a pranzare al ristorante, noi salutavamo tutti e tornavamo indietro verso Roma…fermandoci ad un locale in una zona di campagna nei pressi di Passo Corese dove abbiamo trovato posto per pranzare.

I magnifici 6 (il settimo ero io che scattavo la foto!)

E qui si è verificata la storica telefonata tra i 2 presidenti: quello della CGPelle (Vittorio) e quello del Guzzi Club Roma (Sgam-One)!
Durante la telefonata, dato che stavamo ordinando il pranzo, Sgam-One chiede al cameriere:
“C’avete le bistecche?”
“Si, di tutti i tipi e di tutte le dimensioni!”
“A’ più piccola quanno pesa?”
“Si parte da mezzo chilo…!”
“Me cojoni! Vabbè…oggi se sgara!” riferendosi alla dieta!
Meno male che non c’era sua moglie, Michela!
E dopo un ottimo antipasto e un brindisi con vino locale…

Antipasto

…ognuno ha preso quello che voleva: chi le fettuccine, chi le pappardelle…

Ube che magna le pappardelle

Fettuccine al pomodoro fresco e basilico

…e chi la carne!

Bistecca presidenziale (cruda)

Bistecca presidenziale (cotta)

E dopo il caffè, pagato il conto (23 euri a testa), verso le 15.40 ci siamo incamminati per fare ritorno a Roma!
Ma ‘Stige’ era in agguato e, man mano che ci si avvicinava verso Roma, ci mandava delle folate di aria bollente!

Pian piano la zoccola dura iniziava a perdere pezzi, riducendo così la sua forza distruttrice!
Io, dato che dovevo aspettare almeno 2 ore e mezza che riaprisse la rimessa in cui posteggio Sara, per non soffrire il caldo ho prelevato dei soldi ad un Postamat, messo benzina e allungato la giornata andando a godermi un po’ di fresco e prendere un gelato al limone al lago di Vico, sui Monti Cimini e a 60 km da Roma.
E qui è uscita la (dis)avventura di giornata!

Dato che il lago era strapieno di turisti in cerca di refrigerio, sono andato un po’ più avanti fino a trovare un cartello con la scritta ‘zona lacustre’…intravedendo il lago, decido di seguire quella indicazione per avvicinarmi un po’.
Percorsi alcuni metri però, mi rendo conto che quella strada sterrata nascondeva una grossa insidia:
la sabbia inizia a far slittare la ruota posteriore di Sara e, essendo stretta, non potendomi girare decido di andare un po’ più avanti.
Sara continua a procedere tra una scodata e l’altra, ma alla fine, dopo circa 50 metri, riesco a trovare uno spazio e girarmi.
Si…ma adesso devo rifare la stessa strada al contrario per uscirne fuori!
E così tra uno scivolone, una scodata, l’andatura a zig zag con i piedi piantati a terra e la ruota posteriore che gira a vuoto, alla fine io e Sara riusciamo a venire fuori anche da questa situazione!
Ma porc…un cartello che dice strada moooolto dissestata no?
Meno male che la mia moto non è una moto, ma un bulldozer!

Dopo aver tirato il fiato (e arato 100 metri di campo!), alle 19 torniamo a Roma trovando una temperatura più gradevole.
Insomma: un altro bel giretto ben riuscito e spensierato in compagnia della ‘zoccola dura’ del club era proprio quello che ci voleva per combattere la calura infernale di domenica!
Se la prossima volta si potesse organizzare anche un bagnetto da qualche parte (piscina, fiume, lago, mare, pozzanghera…andrebbe bene anche un gavettone!) sarebbe il massimo!

Alla prossima!