Di Mario Ricca E Vittorio Venditti
La Fine E’ “Vi-Cina”!
Mario dice: “Qualcuno, (se non ricordo male Vittorio Feltri), anni fa disse che l’errore di Berlusconi, fu quello di non candidarsi a sinistra.
Quando lo ascoltai, mi feci una grassa risata, ma a distanza di anni, il frammento mi è tornato alla mente leggendo quest’articolo: De Benedetti, il diversamente evasore – IlGiornale.it.
Nella vita non c’è mai la controprova, però mi domando a questo punto: Se Re Silvio si fosse candidato con i bolscevichi, avrebbe potuto evitare di essere perseguitato da quella cosca sovversiva formata da impiegatucci togati, vincitori di concorsi banditi, artiglieria in forza al Soviet made in Italy?
Ovviamente non lo sapremo mai anche se il convincimento che il Cavaliere avrebbe potuto vivere serenamente questi venti anni in me è fortissimo!
Abbiamo a che fare con una giustizia Scandinava quando deve giudicare e condannare Berlusconi mentre è tremendamente Italica quando deve trattare vicende aventi per protagonisti i sodali rossi!
Mi domando come mai non viene introdotta ancora l’apologia di reato o qualche sanzione per chi simpatizza per Re Silvio e lo dichiara…
Gli Stati Uniti hanno potuto chiudere le ambasciate per le minacce di attentati, noi che siamo in balia di questi terroristi autorizzati, come ci possiamo difendere?”
Facendo mio quanto ha espettorato la “mina Vagante” ed evitando di tediarti con la riproposizione di quanto io pensi della “giustizia” patria e di chi la “gestisce”, (anche a proposito dei tempi da essa utilizzati per la normale amministrazione nei confronti dei normali cittadini), aggiungo una breve considerazione: E dire che negli anni settanta – ottanta, il terrorismo di Stato veniva identificato con la destra extra parlamentare o la massoneria tout court.
Parafrasando quindi Fiorella Mannoia, mi verrebbe da dire:
Come si cambia, per non morire…