Di Marco Frosali
Ingrippone 2013 – Terza Tappa (Qui Il Tratto)
Con il Verdon e le civette a cantarmi la ninna nanna tutta la notte, lunedì 22 Luglio mi sveglio alle 8 fresco e riposato!
Come al solito, impiego una mezz’ora circa per smontare la tenda e ricaricare le borse su Sara così, dopo aver espletato i bisogni mattutini e pagato il campeggio al burbero custode (burbero, ma gentile!), io e Sara ci incamminiamo verso la meta di giornata: oggi il tragitto sarà molto breve, ma molto bello dal punto di vista panoramico…l’ideale dopo la scarpinata di ieri in cui Sara ha retto benissimo anche i 150 km di autostrada.
E oggi è partita anche al primo colpo…segno buono?
Ci incamminiamo quindi lungo la strada che porta a St. Andrè les Alpes che doveva essere la meta di ieri, ma che per motivi di tempo (oltre che per la stanchezza) abbiamo dovuto anticipare a Colmars.
E qui riesco a scattare alcune foto al Verdon…
…e ad un piccolo lago da esso formato…
…e dove mi fermo ad un piccolo baretto dove 2 Harleysti francesi stavano prendendo una birra (a colazione, sti ‘mbriaconi!) e che, vedendo me (ma soprattutto Sara) intenti a parcheggiare (la strada era un po’ in pendenza per cui ho avuto qualche difficoltà a mettere il cavalletto!), per alcuni minuti ci fissano con curiosità.
Io mi dirigo direttamente al bancone, dietro al quale c’era una barista davvero particolare!
Essendo un baretto frequentato da motociclisti (soprattutto Harleysti), il suo stile non poteva non essere conforme ai biker del bicilindrico americano…ma era molto simpatica e, per di più, capiva e parlava abbastanza bene l’italiano, per cui ordino un cappuccino!
In sottofondo…musica hard rock a palla!
Tanto che in 2 occasioni, mentre la barista era impegnata a conversare con me e con altri avventori, i suoi aiutanti, di nascosto, andavano ad abbassare il volume della radio suscitando l’ilarità generale!
Ma il bar non è frequentato solo da Harleysti!
E mi colpisce anche un adesivo posto sullo scaldabagni elettrico dietro al bancone…tanto che gli faccio una foto!
In pratica c’era scritto, traducendo dal francese, “salviamo l’acqua, beviamo il vino”! GENIALE!
Quando ho detto (alla barista) che venivo dall’Italia e le ho fatto vedere Sara dicendole che aveva 32 anni…è rimasta un po’ interdetta!
Mi ha chiesto come andava la schiena: “La schiena benissimo, ma il c..o un po’ meno!” e giù a ridere!
Dopo averla salutata, io e Sara riprendiamo il viaggio giungendo presso il Lago di Castillon…
…dove 2 motociclisti a bordo di un potente Super Tenerè e (mi pare) una BMW GS mi salutano col pollice verso (verso l’alto!): erano Italiani!
Li ritrovo più avanti alla diga del lago, intenti anche loro a fare foto.
E qui vengono verso di me e, quasi increduli, mi chiedono:
“Ma che sei venuto fin qui da Ascoli Piceno con quella moto?” – Ed io – “Veramente vengo da Roma…!” – E loro – “Accidenti…sei veramente bravo se riesci a viaggiare con quella moto!”
Ma li mortè…!
Lieto di averli delusi delle loro moto sicuramente più comode, sicuramente ipertecnologiche, ma prive di fascino!
Per la cronaca: erano di Padova!
Proseguiamo il viaggio e giungiamo nel paesino di Castellane…piccolo, ma molto affollato di turisti!
E qui inizio a sbizzarrirmi nello scattare foto a parecchi vicoletti ed edifici molto suggestivi!
Alcuni dei quali particolarmente stretti…tipo quello di Ripatransone, ma un po’ più larghi: Robertone e Sgam-One non dovrebbero correre il rischio di rimanerci incastrati!
Intanto un gatto ‘Castellano’ inizia a fare il disturbatore alla stregua di Gabriele Paolini, inserendosi in parecchie foto…come se sapesse sempre cosa stessi fotografando!
Continuo il giro…
…e prima di riprendere il viaggio, mi fermo ad un negozio di souvenir per acquistare alcune cartoline e qualche ricordino da portare a casa, oltre ad un souvenir ‘speciale’ per i membri della CGPelle…
…che si spera possa essere il tormentone dell’estate!
Ripartiamo dopo circa 45 minuti di sosta da Castellane e ci dirigiamo verso un’altra tappa dell’itinerario odierno…solo che invece di imboccare la D952, per 3-4 km procediamo sulla D4085, salvo poi cambiare rotta.
Ritrovata la strada giusta, giungiamo al cospetto delle spettacolari Gole del Verdon!
A parte il paesaggio che è un vero e proprio spettacolo della natura, anche la strada è molto divertente: piena di curve, panoramica e con alcuni tratti scavati nella roccia!
Inutile dire che era pieno di turisti: alcuni di passaggio come me, altri impegnati a fare attività sportive (parapendio e rafting) lungo il fiume, altri addirittura a fare il bagno!
Figuriamoci se in Italia si trova un fiume talmente pulito da potersi fare il bagno…!
Pian piano si inizia a salire, così io e Sara giungiamo al punto più alto e panoramico che dà sulle gole: il ‘Point Sublime’, dove parcheggio Sara e, arrancando su un sentiero sterrato di circa 200 metri e sotto ad un sole molto cocente, giungo ad un piccolo terrazzino a strapiombo sulle gole.
E secondo voi non mi lascio scappare il dito sulla macchinetta?
Davvero notevole pensare che tutto questo sia stato creato dal Verdon nel corso dei millenni…eppure sembra un fiumiciattolo tranquillo che scorre sul fondo delle gole.
Figuriamoci quando è incazzato!
E si riparte di nuovo…stavolta iniziamo a discendere!
Ed ecco che posso ammirare uno dei miei obbiettivi da visitare durante questo giro…
…uno dei tantissimi campi di lavanda della Provenza!
E scatto anche una foto a Sara davanti ai cespuglietti profumati!
Non vi dico il profumo inebriante che c’era nell’aria…!
Proseguendo nella discesa, ammiriamo il panorama del lago di Sainte Croix…
…e piano piano, troviamo lungo la strada altri campi di lavanda più grandi del precedente!
Vi ci dovrete abituare…ne ho fotografati a bizzeffe!
Giungiamo quindi nel piccolo centro di Riez…
…dove faccio una sosta di circa un ora per pranzare ad un locale fast food e permettere a Sara di raffreddare il motore.
Dopo aver sistemato lo stomaco si riprende il giro.
Attraversando stavolta dei ben tenuti campi di grano…
…e procedendo attraverso una folta pineta, in cui all’odore di pino si univa anche quello dei campi di lavanda (non vi dico che zaffate di profumo che entravano nel casco!) che mi costringeva ad avanzare a visiera rigorosamente aperta…
…si giunge nel paesino di Valensole!
Dove mi sono reso conto che quasi tutti i paesini attraversati fin ora hanno le case con i muri di color ocra chiaro (come il terreno) e le imposte delle finestre ed i portoni di color viola (come la lavanda), oltre ad avere un forte profumo di lavanda nell’aria e piccoli cespugli della stessa lavanda (insieme ad altri fiori) ad ornare piccoli vasi e rotatorie all’inizio ed alla fine di ogni centro abitato, in segno di benvenuto e come testimonianza del fatto che gli abitanti di questi luoghi hanno un legame particolare con la natura!
Si riparte di nuovo e così, dopo aver attraversato il centro di Greoux Les Bains…
…io e Sara giungiamo finalmente alla meta finale della tappa odierna: Vinon sur Verdon, dove troviamo posto al locale camping municipale, situato in prossimità del Verdon…
…e dove io, al termine di una giornata molto calda e intensa, non appena finito di montare la tenda mi ci vado a fiondare di corsa a fare un bel bagnetto!
BRRRR! AMMAZZA CHE ACQUA FREDDA!
Ma sti ca..i!
Il fiume è talmente pulito che il freddo è davvero piacevole.
C’è la corrente che cerca di trascinarmi via…ma il fondo è basso e ci sono dei sassi contro i quali punto i piedi ovviando al problema!
Dovevo venire in Francia per fare il bagno in un fiume…in Italia sarebbe pressoché impossibile, visto che sono quasi tutti inquinati!
Il tempo intanto inizia a minacciare pioggia (nuvoloni e tuoni in avvicinamento), così faccio una doccia, mi cambio e vado in giro a visitare il centro di Vinon!
dopodiché, per concludere al meglio la giornata, mi reco ad un locale ristorantino per cenare con:
mega insalatona francese (insalata, frutti di mare, cipolle, verdure tritate e non ricordo cos’altro!)…
…carpaccio di manzo, patatine e mezzo litro di vino rosso (per fare C’ncion, ovviamente!)…
…e per concludere, un bel tiramisù!
Il tutto, alla modica cifra di 25 euri!
E tornato al camping verso le 22, salutato dalla luna che si specchia nel Verdon…
…vado a riposare meritatamente, in vista della tappa di domani.
Ci sarà molta carne al fuoco!
Buona notte!