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La Vera Forza Di Chi Ha Potere

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

Per La Serie: “Ragazzini, Lasciateci Lavorare!”

(PUBBLICITA’)

Caffè Sindona: Il Caffè Che Non Perdona!

Oggi, in attesa della “SENTENZA” che a dire di alcuni, dovrebbe decidere del nostro futuro, voglio farneticare come vorrei fare più spesso, senza aggiungere foto, senza video o audio e senza pezze d’appoggio che devono giustificare il mio blaterare, fatta eccezione per l’omaggio che si deve a chi, con la pubblicità e non solo, è arrivato a crearsi quella posizione di dominio, invidiata da chi, provando a togliergliela, sta rischiando grosso.
Oggi vorrei approfittare di quanto propone la nostra Costituzione in tema di libero dire, per sparlare su qualcosa che finalmente sta venendo a galla: La Vera Forza Di Chi Ha potere.

Già a suo tempo io parlai di quanto può contare chi conta e non canta, perché in tutt’altre faccende affaccendato: (Qui qualcosa che richiama anche una precedente farneticazione ed insieme spiegano il mio pensiero in merito al tema).

Oggi, se tutto va bene, ci verrà detto di che colore è il cavallo bianco di Napoleone; in altre parole, dovremmo sapere in che modo Re Silvio, ancora una volta, riuscirà a sfangarla.
I segnali sono chiari: Il mese scorso, Re Giorgio mise in guardia dagli effetti che certe “Sentenze” possono avere ed il messaggio è chiaro: Qui, (in sintesi), si rischia la morte di Sansone con tutti i filistèi!
Sì, perché in caso di condanna, il problema della caduta del governo guidato dal “nipote dello Zio”, sarebbe il male minore, e non certo per una paventata rivolta quasi alla Junio Valerio Borghese, quanto per lo scoprir di altarini, base su cui si fonda quella spada di Damocle che si chiama ricatto che tiene insieme i fili del teatrino della politica, cosa normale in Italia, cosa ovvia nel resto del mondo.

Restando dunque in patria, se finora i comunisti hanno giocato sull’impressione che i giudici potessero fare sul popolino, ora, a meno di volontà suicide dovute alla calura estiva, anche costoro hanno capito che la corda, se troppo tirata, rischia di spezzarsi, facendo loro un male insperato e non gradito.
Per questo, se pur in maniera delicata, questi signori stanno cercando di fare macchina indietro, con una manovra non troppo dissimile da quella che si fa se si entra contro mano in via San Nicola a Gambatesa, sperando di arrivare con macchine di grossa cilindrata fino al castello, su consiglio del navigatore di bordo, cosa realmente successa e non una sola volta!

Per farla breve, ancora una volta sta vincendo chi è nato per farlo, e la cosa che mi fa più ridere è che lo stia facendo all’italiana, vale a dire, senza incontrare la benché minima resistenza, da parte di chi poi, visti gli effetti di tal vittoria, saprà come piagnucolare, in attesa di un improbabile “Salvatore della Patria” o direttamente del Messia.