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In Giro Con Sara 9.2

Di Marco Frosali

Ingrippone 2013 – Seconda Tappa (Qui Il Tratto)

Dopo una nottata tranquilla trascorsa in tenda, domenica 21 Luglio mi sveglio alle 8 e inizio subito a smontare la stessa e caricare Sara.

Panoramica mattutina della Lunigiana

Dopo aver fatto colazione e salutato i gestori del camping (raccogliendo alcune informazioni turistiche relative alla Lunigiana che mi torneranno utili al ritorno), alle 9.15 parto per la seconda tappa di giornata.
Inizio così ad attraversare piccoli paesini caratteristici di quella zona.

Casola in Lunigiana - Pieve di Codiponte (VIII secolo)

Gragnola in Lunigiana - Castel dell'Aquila(X secolo)

Intanto inizio ad incontrare le prime difficoltà del viaggio, impiegando molto più tempo del previsto a raggiungere Aulla a causa del recente sisma che ha danneggiato alcuni ponti, per cui alcune strade erano chiuse.
Così ho dovuto allungare il percorso seguendo delle deviazioni forzate.

Dopo aver raggiunto Aulla, mi dirigo verso La Spezia…

Panoramica di La Spezia

Panoramica di La Spezia

…e da qui vado a fare un giretto verso le 5 Terre, potendo osservare il panorama in tutta la sua bellezza incontaminata!

Panoramica delle 5 Terre

Panoramica delle 5 Terre

Panoramica delle 5 Terre

Il mare visto dalle 5 Terre

Ad una piazzola noto uno strano trabiccolo: è uno di quei piccoli trattori a rotaia che servono ai contadini a raggiungere le loro vigne a strapiombo sul mare.
Sara le è parcheggiata proprio accanto per cui…quale migliore occasione per scattare una foto?

Chi è Sara?

Inizio a dirigermi verso Riomaggiore, da cui avrei dovuto imboccare una strada che ricongiunge sull’Aurelia.
Avrei dovuto, appunto…perché anche questa strada era chiusa a causa degli smottamenti dovuti all’alluvione dello scorso anno.
Inizio così a perdermi in un groviglio di stradine strette fin quando non riesco a venirne fuori, dopo circa un ora e mezza, decidendo di prendere l’autostrada a La Spezia e dirigermi così verso Genova mantenendo Sara alla media di circa 105 km/h, così dopo nemmeno un ora (abbiamo fatto una piccola pausa di circa 15 minuti per far riposare Sara, mentre io ho preso un gelato e sono andato in bagno) riusciamo a percorrere i 92 km di distanza tra le 2 città.
A questo punto avremmo dovuto prendere l’Aurelia fino a Savona…ma dopo aver percorso nemmeno 10 km in oltre mezz’ora (traffico, semafori e code di turisti) lascio perdere questa soluzione e riprendiamo l’autostrada ad Arenzano dirigendoci verso Torino, mantenendo Sara sempre a velocità di crociera (100-110 km/h) e uscendo all’altezza di Ceva.
Da qui ci dirigiamo verso Mondovì e, all’altezza di Vicoforte, un grosso cupolone richiama la mia attenzione: era l’imponente santuario…

Piazzale del santuario di Vicoforte

Santuario di Vicoforte

Santuario di Vicoforte

…risalente alla fine del XVII secolo.
Qui scambio 4 chiacchiere con una coppia di motociclisti torinesi e, dopo le foto di rito, mi rimetto in sella…ma Sara non dà segni di vita!
Porc!

Che sarà successo?
Non sarà mica perché sono 7 ore che stiamo trottando ed è stanca?

Smuovendo alcuni cavetti il quadro riprende vita…e Sara si rimette in moto!
Meno male!
Ci dirigiamo così verso Cuneo e da qui verso Borgo San Dalmazzo, dove mi fermo un’altra volta per controllare la carta stradale, ma anche qui al momento di ripartire…Sara non dà di nuovo segni di vita!
‘Non fare scherzi che oggi è pure domenica!’ inizio a riprenderla…e anche stavolta, smuovendo alcuni cavetti, riesco a rimetterla in moto.
Iniziano ad assalirmi dei dubbi: che sia la batteria?
Strano, perché non mi ha mai dato avvisaglie di cedimenti!

Da Borgo San Dalmazzo riprendiamo il cammino e ci fermiamo a Vinadio…

Ponte di ingresso della strada a Vinadio

Forte di Vinadio

Forte di Vinadio

…dove metto benzina e ‘pranzo’ alle 17 con un bel paninazzo casareccio con prosciutto crudo!
Stavolta Sara riparte al primo colpo, così iniziamo a dirigerci verso il passo della Maddalena…

Passo della Maddalena visto dal basso

…dove a 2000 metri di quota, alle 18.15, lasciamo l’Italia ed entriamo in Francia!
SI!
SIAMO IN FRANCIA…ED IO NON SO UN C…O DI FRANCESE!!!

E mo so' c...i nostri!

Iniziamo così a discendere la montagna in territorio francese, rendendomi subito conto che le strade francesi sono tenute molto meglio che in Italia!
Arrivati nei pressi di Barcellonette, prendiamo una strada a caso (non c’erano indicazioni relative alla nostra tappa) sbagliando direzione!
Per fortuna me ne sono accorto dopo pochi km e sono tornato indietro, imboccando stavolta la giusta direzione…solo che erano già le 19 e mancavano almeno altri 70 km alla meta di giornata.
“Vabbè…se le strade sono così scorrevoli, dovrei farcela” pensavo…e pensavo male!
Io e Sara ricominciamo a salire attraverso stradine strette e tortuose dove al massimo si andava a 40 km/h!
“See, vabbè…non ce la farò mai ad arrivare per le 20 (orario di termine dell’accettazione al camping)!

Vuoi vedere che stanotte mi tocca dormire fuori?”

Raggiungiamo così la cima del Col d’Allofs (circa 2000 metri) e iniziamo a ridiscendere.
Vista l’ora tarda e un cartello che indicava che mancavano 28 km alla meta, e considerato che eravamo in viaggio da ben 11 ore (comprese 3 soste per un totale di un’ora!) e 510 km, verificata la presenza di un camping, decido di fermarmi nei pressi del piccolo borgo di Colmars.

Colmars: Castello

Entro nel parcheggio e vado in cerca di qualcuno con cui poter parlare per vedere se era possibile pernottare.
Si avvicina un signore dall’aria burbera e mi chiede qualcosa in francese…e mo che gli dico?
Provo con l’inglese: “Sorry, it’s possible to stay here just for tonight?”
Ma il tizio non parlava l’inglese…!
Va verso la moto a vedere la targa: “Italy!”
Forse avrà capito tutto!
Guarda l’orologio…sbuffa un po’ e poi mi chiede “Une nuit?”
E qui riesco a capire! “Oui!”
Lui mi fa vedere il prezzo: 7,80 per una notte….sti ca..i!!
E mi indica il posto dove piazzare la tenda.
Mi va benissimo!
Dopo aver montato il tutto e scaricato Sara, mi faccio una bella doccia rilassante e mi dirigo a cenare nel piccolo centro di Colmars, dove prendo una pizza margherita (buona, per essere in Francia) e una birra media per un totale di 10 euro!

Colmars: Centro storico di sera

Colmars: Centro storico di sera

Colmars: Centro storico di sera

Verso le 22.30 vado a dormire…dopo 11 ore di viaggio un bel sonno ristoratore è quello che mi ci vuole!
E accompagnato dal rumore del Verdon che scorre a pochi metri dalla mia tenda, riesco a prendere sonno in pochi minuti.
Che giornata tribolata!
Per fortuna che Sara è stata stoica e mi ha portato fin qui senza grossi problemi!
E domani come andrà?

Buona notte!